Ecco le sette votazioni in Svizzera più strane di tutti i tempi

La Svizzera organizza di gran lunga il maggior numero di votazioni popolari al mondo. Non c'è quindi da stupirsi che alcune riguardino questioni singolari: il rumore degli aerei da combattimento nelle località turistiche, le autostrade senz’auto o le corna delle vacche.
La Svizzera è il paradiso dei diritti popolari.
Ogni idea che trova il sostegno di almeno 100’000 persone viene messa al voto. Ogni proposta di legge a cui si oppongono almeno 50’000 elettori ed elettrici viene messa al voto. E ogni volta che il Governo e il Parlamento vogliono cambiare la Costituzione, si va alle urne.
Dal 1848 il popolo svizzero ha preso parte a circa 650 decisioni. Qui vi presentiamo le più singolari e quelle che oggigiorno sembrano le più bizzarre.
7. Nuova legge sul diritto matrimoniale (1985)
Prima del 1985 il marito era l’unico a decidere all’interno della coppia. Poteva disdire il contratto di affitto o vendere la casa senza che la moglie potesse dire la sua. Poteva persino gestire i beni posseduti dalla consorte prima del matrimonio. Il marito poteva anche vietare alla moglie di lavorare.
Il Governo e il Parlamento volevano cambiare questa situazione con il nuovo diritto matrimoniale. La legge è stata sottoposta a votazione popolare perché un comitato conservatore aveva lanciato con successo un referendum.
Il 54% delle persone che si sono recate alle urne nel settembre 1985 ha accolto la nuova legge sul matrimonio e sull’ereditàCollegamento esterno. Se avessero votato solo gli uomini, il vecchio diritto matrimoniale sarebbe rimasto in vigore.
6. Iniziativa “Per 12 domeniche all’anno senza veicoli a motore e aerei” (1978)
Le immagini delle autostrade svizzere vuote nel 1973 stupiscono ancora oggi. Durante la crisi petrolifera, le tre domeniche senz’auto erano un tentativo per risparmiare risorse.
Un gruppo di studenti voleva che questa diventasse una nuova normalità in Svizzera. La seconda domenica di ogni mese non sarebbero state vietate solo le auto, ma tutto il traffico motorizzato “sulla terra, sull’acqua e nell’aria”. Poiché la modifica costituzionale proposta includeva tutti i “veicoli con motore ausiliario”, probabilmente oggi sarebbero state vietate anche le biciclette elettriche.
Se l’iniziativa fosse stata accettata, in Svizzera si sarebbero pubblicati libri di sport ricreativi quali “Tour in bicicletta sulla corsia di sorpasso”, “Le dodici escursioni più belle sull’autostrada” e – per le menti contemplative – “Oasi di pace sugli spartitraffico”.
Ma così non è stato. I piccoli partiti di destra, di sinistra e di centro hanno sostenuto l’iniziativa “Per 12 domeniche all’anno senza veicoli a motore e aereiCollegamento esterno”. Tuttavia, oltre il 63% delle persone votanti si è espresso contro nel maggio 1978.
5. Iniziativa per vietare l’assenzio (1908)
Un “panico morale” alle soglie del XX secolo portò la gioventù svizzera a credere che l’assenzio fosse paragonabile alla cocaina o all’LSD.
Il distillato ad alta gradazione alcolica è nuovamente legale in Svizzera dal marzo 2005. In questo modo è stata eliminata una “regolamentazione speciale divenuta anacronistica”, ha scrittoCollegamento esterno l’Ufficio federale della sanità pubblica all’inizio di febbraio 2005. L’autorità, pignola come ci si aspetterebbe da un funzionario pubblico, ha però puntualizzato che “l’assenzio rimarrà illegale fino al 1° marzo 2005″.
Dopo che un giovane aveva ucciso moglie e figli sotto l’effetto dell’alcol dell’assenzio, nel 1905 ci furono i primi divieti e petizioni in alcuni Cantoni. Questa dinamica trovò il favore di organizzazioni che si battevano contro l’alcolismo o addirittura per l’astinenza e di una lobby del vino e della birra che trovava una spina nel fianco il fatto che l’assenzio fosse più economico delle loro bevande.
A livello politico, i socialisti e i conservatori cattolici appoggiarono l’iniziativa. La disputa sull’alcol della Val de Travers si scatenò soprattutto nella Svizzera francese. Stranamente, in proporzione, erano molti gli abitanti della Svizzera tedesca che volevano togliere l’alcol agli abitanti della Svizzera francese.
Nel Canton Nidvaldo e nei Grigioni, oltre l’80% ha votato a favore del divieto dell’assenzio. In tutta la Svizzera, oltre il 63% degli uomini sostenne la proposta nel luglio 1908.
4. Aumento della puntata massima per i giochi nei casinò (1958)
Ecco un’altra votazione della categoria “L’intero Paese discute di dipendenze malsane”. I casinò erano vietati in Svizzera dal 1874. Dopo un po’ di tira e molla negli anni Venti, nel 1928 fu introdotta una puntata massima che oggi sembra la paghetta standard di genitori preoccupati: due franchi.
La votazione alla fine degli anni CinquantaCollegamento esterno ha poi liberato l’anima dei giocatori d’azzardo: in seguito è stato permesso loro di puntare fino a cinque franchi.
I piccoli partiti moderati e gli ambienti ecclesiastici si opposero alla regola dei cinque franchi. Tuttavia, quasi il 60% degli elettori (maschi) si pronunciò a favore nel dicembre 1958.
Oggi, cinque franchi è la puntata minima alla roulette del Grand Casinò di Berna.
3. Iniziativa “Per vacche con le corna” (2018)
Ballando nella sua stalla sulle note di Jimi Hendrix davanti ai media internazionali, il contadino di montagna Armin Capaul ha conquistato il cuore del pubblico svizzero.
L’iniziativa popolare del suo comitato “IG Hornkuh” voleva sancire nella Costituzione federale che i proprietari di mucche e capre che lasciano le corna ai loro animali adulti ricevano poi un sostegno finanziario. Lo schietto contadino ha sensibilizzato molte persone sul fatto che la decornazione è dolorosa per gli animali e che le corna sono importanti per le mucche.
Tuttavia, anche chi si opponeva ha fatto leva sul benessere degli animali: gli allevatori, incoraggiati a lasciare le corna alle vacche, avrebbero potuto decidere di rinunciare alla stabulazione libera, limitando la possibilità di movimento degli animali per guadagnare spazio ed evitare ferite.
Non è noto quale ruolo abbia avuto nella decisione di voto di alcuni il fatto che Armin Capaul riteneva che le mucche con le corna sono un “bene culturale prezioso”.
Il Partito socialista, i Verdi, il Partito verde liberale e il Partito evangelico svizzero erano a favore dell’iniziativa “Per vacche con le cornaCollegamento esterno”, così come molte organizzazioni per la protezione degli animali e della natura. Tuttavia, nel novembre 2018 oltre il 54% del popolo si è opposto.
2. Monopolio dei fiammiferi (1895)
La proposta di affidare allo Stato il monopolio della produzione di fiammiferiCollegamento esterno risale a un’altra epoca, il 1895. Tuttavia, il motivo per cui il Governo voleva un monopolio statale era serio: il fosforo bianco utilizzato nella produzione non solo era altamente infiammabile, ma causava anche una malattia mortale tra i lavoratori e le lavoratrici.
L’innocuo fosforo rosso era già stato scoperto, ma era più costoso. Dopo un divieto iniziale, il contrabbando di fiammiferi fiorì. Il monopolio di Stato sarebbe stato un approccio alternativo al problema.
I liberali radicali, i democratici e i socialisti erano favorevoli, ma nel settembre 1895 oltre il 56% dell’elettorato respinse la proposta.
1. Iniziativa “Contro il rumore degli aerei da combattimento nelle regioni turistiche” (2008)
Lotta contro l’inquinamento fonico! Il nome dell’iniziativa popolare “Contro il rumore dei velivoli da combattimento nelle regioni turisticheCollegamento esterno“, in votazione nel 2008, sollevava sostanzialmente la questione se i jet da combattimento fossero autorizzati a fare rumore.
Nella piccola Svizzera, sono infatti poche le regioni che non sono turistiche. Quasi tutte le autorità comunali tra Kreuzlingen e Ginevra o tra Basilea e Chiasso credono di avere qualcosa da offrire a turisti e turiste.
All’origine dell’iniziativa c’è stato il progetto di stazionare i caccia F/A-18 a Meiringen, nell’Oberland bernese. La fondazione che gestiva un hotel di lusso nella regione e un’organizzazione per la tutela dell’ambiente volevano scrivere nella Costituzione svizzera che “in tempo di pace nei luoghi di riposo turistici sono vietate le esercitazioni militari con velivoli da combattimento”.
I movimenti contro l’esercito e i partiti di sinistra erano favorevoli, ma oltre il 68% delle persone votanti ha bocciato la proposta nel febbraio 2008.

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A cura di Samuel Jaberg/jg
Tradotto con il supporto dell’IA/lj

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