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La minaccia terrorista in Svizzera è elevata da tempo

Peter regli
L'ex capo sei servizi segreti elvetici Peter Regli. Keystone / Walter Bieri

Secondo i servizi segreti elvetici, l'attacco avvenuto in Belgio e la guerra in Israele non hanno cambiato la situazione: il rischio di attacchi terroristici in Svizzera è elevato da diverso tempo ormai.

L’attentato avvenuto lunedì sera in Belgio – nel corso del quale hanno perso la vita due cittadini svedesi, uno dei quali residente in Svizzera, più tardi, anche l’attentatore, un uomo tunisino di 42 anni, sostenitore del sedicente Stato islamico – porta a interrogarsi anche sulla situazione in Svizzera.

Secondo i servizi segreti elvetici, la minaccia terroristica nella Confederazione è elevata. Lo era già prima dell’attacco a Bruxelles e dall’aggravarsi del conflitto israelo-palestinese, ha sottolineato ai microfoni della Radiotelevisione della Svizzera italiana RSI Peter Regli, ex capo dell’intelligence rossocrociata. “Il terrorismo islamista è sempre e ancora una grande sfida per le democrazie”, ha detto.

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La minaccia terroristica per la Svizzera arriva, secondo il Servizio delle attività informative della Confederazione (SIC), dai movimenti jihadisti. “Lo scenario più plausibile è quello di un atto di violenza perpetrato con modalità semplici da una singola persona d’ispirazione jihadista”, si legge sulla pagina del Servizio.

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Una minaccia, secondo Regli, che rischia però di essere ulteriormente esasperata dagli attuali eventi in Medio Oriente: “Hassan Nasrallah, il capo degli islamisti in Libano, e i leader di Hamas parlano di ‘guerra generale'”, nel corso della quale si sentono in dovere di combattere contro chi, secondo loro, li ha attaccati. “Questo vuol dire che la popolazione ebrea e israeliana, anche all’estero, deve fare molta attenzione. Per questa ragione le democrazie adesso hanno aumentato la sorveglianza”.

In Svizzera, per esempio, il dispositivo di sicurezza per l’ambasciata israeliana, per i cimiteri ebraici e per le sinagoghe è stato rafforzato.

Per quanto riguarda la decisione del Consiglio federale di considerare Hamas un’organizzazione terroristica, secondo Regli non avrà un influsso negativo “perché tutta l’Europa lo ha ormai designato come un movimento terrorista e ci sono degli Stati che sono più esposti a eventuali atti terroristici”. A dimostrazione di questa sua ultima osservazione c’è il fatto che il SIC attualmente non ha individuato nessun indizio di un possibile attacco di questo tipo in Svizzera.

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