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La bandiera svizzera è quadrata, ma per molto tempo solo per tradizione

bandiera svizzera su una montagna
a bandiera svizzera più grande del mondo (80x80 metri) viene srotolata ogni anno in vista della Festa nazionale del 1° agosto sul Säntis, nella svizzera orientale. Keystone / Ennio Leanza

“The Swiss flag is a big plus”, recita una nota battuta. Il gioco di parole non funziona in italiano, ma sicuramente la bandiera elvetica ha parecchi punti di forza che vanno ben oltre quello di assomigliare al segno matematico dell’addizione. Storia e curiosità di un vessillo nazionale atipico.

bandiera svizzera
Una bandiera svizzera sottosopra. Creative Commons CC BY-SA

Unica bandiera nazionale di forma quadrata con l’eccezione di quella del Vaticano, la bandiera svizzera ha il vantaggio rispetto a quella dello Stato pontificio di essere più versatile: non importa quale lato si utilizzi come base, sarà sempre nel verso giusto. La prossima volta che qualcuno prende in giro la popolazione elvetica per avere una “mentalità quadrata”, potete ribattere con questa curiosità.

Inoltre, la croce svizzera (tecnicamente una croce greca) è un simbolo subito riconoscibile e minimalista, il che la rende anche molto apprezzata nel mondo del graphic design, specialmente se si parla di Swiss styleCollegamento esterno, corrente grafica che ha raggiunto la fama internazionale negli anni Cinquanta e Sessanta ed è caratterizzata da concisione formale e forza concettuale. La croce svizzera vi si adatta alla perfezione e molti esempi possono essere trovati anche sfogliando la più recente versione del passaporto elvetico.  

persona sfoglia passaporto
Croci svizzere per tutti i gusti nel nuovo passaporto biometrico. Keystone / Christian Beutler

Per quello che riguarda la simbologia, si sente spesso dire che il suo essere quadrata e uniforme sia un richiamo alla neutralità, alla democrazia e alla libertà e che le quattro braccia della croce rappresentino le quattro lingue nazionali, distinte ma unite. Per quanto suggestive, queste affermazioni non hanno alcun fondamento storico, come vedremo più sotto.

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La prima bandiera ufficiale: un tricolore

Le cose, però, sarebbero potute andare altrimenti. Nel 1798 la Svizzera divenne infatti una repubblica sotto la spinta francese, la Repubblica Elvetica. In quel periodo venne introdotto il franco svizzero e il Paese adottò la sua prima bandiera ufficiale, un tricolore (tricolori per i quali sembra proprio che Napoleone avesse un debole). Quello dell’Elvetica aveva gli stessi colori della bandiera dell’odierno Mali: verde, rosso e giallo.

Dipinto portabandiera
Portabandiera della Repubblica Elvetica, di Georg Leonhard Hartmann (1764-1828) Wikimedia Commons / Amt für Kultur des Kantons St. Gallen 2003

L’esperimento di voler far diventare la Svizzera uno Stato unitario durò poco. Lo stesso Napoleone disse: “La natura ha fatto il vostro Stato federativo. Volerla vincere non può essere da uomo saggio”.

Dopo soli cinque anni dalla creazione, la Repubblica elvetica ebbe fine e con essa il suo tricolore. Neanche lui aveva spazio nella natura svizzera (a differenza del franco, che invece rappresenta una storia di successo).

Un simbolo nato sul campo di battaglia

Non si è dovuto cercare lontano per il vessillo da adottare dopo il tricolore. Dopotutto, una croce bianca su sfondo rosso (anche se con proporzioni diverse e mai davvero ufficiale) era presente da secoli.

Il primo utilizzo attestato della croce che sarebbe evoluta nell’attuale simbolo della Svizzera risale al 1339 quando, durante la Battaglia di LaupenCollegamento esterno, le truppe bernesi e confederate, opposte a Friburgo e ai feudatari dei territori di Borgogna e degli Asburgo, si cucirono sulla cotta di maglia una croce bianca per riconoscersi e non trapassare (e soprattutto non farsi trapassare da) un alleato.

Come spiega il dizionario storico della SvizzeraCollegamento esterno, sull’origine di questa croce esistono tre ipotesi. In ordine di plausibilità crescente:

  • Dalla legione tebana e dal culto del suo comandante, San Maurizio.
  • Dalla bandiera di guerra del Sacro romano impero
  • Dai simboli della passione di Cristo, particolarmente venerati nella Svizzera centrale

Fatto sta che la croce, spesso su campo rosso (forse un riferimento al sangue di Cristo), si ritroverà per più di un secolo sotto diverse forme sulle armature e i vessilli dei soldati elvetici, nelle truppe miste formate da militi di cantoni diversi e in quelle mercenarie.

Alla fine del Medioevo, però, questa usanza cadde in disuso, ma la croce bianca su sfondo rosso restò il simbolo riconosciuto in tutta Europa di quel bizzarro e complesso sistema di alleanze tra 13 Cantoni conosciuto come “Vecchia Confederazione”.  

Bachmann e Dufour, “padri” della bandiera svizzera moderna

Diversi storici attribuiscono il revival del XIX secolo a Niklaus Franz von BachmannCollegamento esterno, il quale era alla testa dei reggimenti di emigranti svizzeri al servizio di Austria e Gran Bretagna durante la Seconda guerra di coalizione. Nel 1800 assegnò alle sue truppe uno stendardo molto simile alla bandiera odierna. Nel 1802, era lui il comandante supremo delle armate federaliste che sconfissero l’esercito della già menzionata Repubblica Elvetica durante la Guerra dei bastoni. Nel 1814, la Dieta federale dichiarò che la Croce svizzera diventasse emblema ufficiale della Confederazione, simbolo che fa bella mostra di sé sul Patto federaleCollegamento esterno del 1815.

Da quel momento, le forze progressiste e nazionaliste della popolazione (in particolare club di ginnastica, associazioni di tiratori e cori) iniziarono a adottarla.

disegno bandiera rossocrociata con scritta "Zürich"
Disegno a penna acquerellato della prima bandiera federale, realizzato nel 1841 da Carl Stauffer. © Creative Commons CC BY-SA / Museo nazionale svizzero, Zurigo

La creazione della prima bandiera militare unitaria fu introdotta per iniziativa del futuro generale Guillaume-Henri Dufour nel 1840. Ogni contingente cantonale di fanteria era rappresentato da una croce su sfondo rosso formata da cinque quadrati uguali sulla quale lettere dorate indicavano il nome del Cantone (vedi immagine). La Costituzione federale del 1848 – che sancisce la nascita della Svizzera come la conosciamo oggi – ne impose l’uso a tutte le truppe.

Bandiera quadrata: per molto tempo, solo una tradizione

Questa origine militare è la causa della particolarità principale della bandiera svizzera odierna. Le bandiere di guerra dell’epoca, infatti, erano quadrate.

La forma della croce è indicata per legge dal 1889Collegamento esterno, quando il Consiglio federale stabilì che “lo stemma della Confederazione è una croce bianca verticale, libera, in campo rosso, i bracci della quale, eguali fra loro, sono di un sesto più lunghi che larghi”, diversa quindi dalla bandiera militare di Dufour, considerata da molti inestetica e su cui negli anni Ottanta del XIX secolo la stampa e la politica dibatterono in modo molto acceso, ricorda un articolo molto dettagliatoCollegamento esterno sul vessillo svizzero di Flags of the world.

Questa decisione mise finalmente nero su bianco la forma della croce. Tuttavia, niente indicava le sue proporzioni rispetto ai bordi, quale tipo di rosso andasse utilizzato e tantomeno che la bandiera dovesse essere quadrata. Per molto tempo, è stata solo una questione di tradizione.

Per avere finalmente delle direttive chiare si è dovuto attendere addirittura il 2017, con l’entrata in vigore di una modifica della Legge federale per la protezione degli stemmi pubblici e di altri segni pubbliciCollegamento esterno, che afferma:

1 La bandiera svizzera consiste in una croce bianca in un campo quadrato.

2 Per la forma, il colore e le proporzioni fa stato il modello raffigurato nell’allegato 2 (che riportiamo qui sotto)

Diagramma croce svizzera con indicazioni sul tipo di colore rosso
Legge sulla protezione degli stemmi Confederazione svizzera

Due eccezioni degne di nota

Prima di concludere, vale la pena aggiungere due precisazioni. Se mai doveste incrociare in alto mare un’imbarcazione battente bandiera svizzera, noterete che il vessillo è rettangolare. Non è una svista. Si tratta della bandiera marittima svizzera, introdotta dal Consiglio federale il 9 aprile 1941 per prevenire attacchi in tempo di guerra. Conformemente agli standard internazionali, è sempre stata rettangolare con proporzioni ben definite nella Legge federale sulla navigazione marittimaCollegamento esterno.

La seconda eccezione, come ricorda questo articolo di SWI swissinfo.ch, riguarda le Olimpiadi. Il Comitato olimpico internazionale (CIO), con sede a Losanna, ha infatti deciso che a partire dai Giochi di Atene del 2004 tutte le bandiere delle delegazioni dei Paesi partecipanti devono avere lo stesso formato rettangolare. L’obiettivo è fare in modo che nessun vessillo si differenzi, il che andrebbe contro lo spirito olimpico che aspira all’uguaglianza e al rispetto tra nazioni.

Non vogliamo fare polemica ricordando che sono state ammesse eccezioni per il Nepal, ma non per la Confederazione. Lasciamo correre. Dopotutto, non siamo così quadrati.

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