Scatta oggi, mercoledì, in Italia l’obbligo del Green Pass anche per salire a bordo di bus, aerei, navi e treni a lunga percorrenza. I cosiddetti No Green Pass hanno minacciato di bloccare le stazioni di oltre 50 città, oggi blindate per evitare problemi.
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tvsvizzera.it/mrj
I toni assunti negli scorsi giorni sono violenti: il ministro degli esteri Di Maio, minacciato di morte, ha dichiarato che “bloccare la possibilità di muoversi vuol dire reprimere la libertà”. Ha anche fatto sapere che ci sarà tolleranza zero per l’interruzione di trasporti pubblici, considerata reato.
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Le persone contrarie alla certificazione verde si sono date appuntamento alle 14.30, davanti alle stazioni ferroviarie di 54 città italiane per una protesta sincronizzata, da nord a sud, via Telegram, tramite il canale “Basta dittatura!”, che conta oltre 40’000 membri e il cui slogan è “Non ci fanno partire con il treno senza il passaporto della schiavitù? Allora non partirà nessuno!”
La protesta, che si vuole pacifica, si aggiunge a quelle portate avanti da sei settimane nelle piazze italiane, dove ogni sabato si riuniscono tutti coloro che non accettano le imposizioni sanitarie decise dal Governo. Governo che però è preoccupato dalla deriva aggressiva di alcuni esponenti di questo movimento, costituito da cosiddetti no vax, militanti dell’estrema destra, organizzazioni di difesa della Costituzione e semplici cittadine e cittadini. Nel fine settimana, infatti, rappresentanti della stampa hanno subito aggressioni e minacce nel corso delle manifestazioni. Minacce di cui è stato vittima anche l’infettivologo Matteo Bassetti, inseguito fin sotto casa.
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