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La Svizzera e i suoi 19 ex-presidenti in vita: un record del mondo

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Il ministro dell'Interno e presidente della Confederazione per il 2023 Alain Berset (seduto, al centro) circondato dagli altri sei consiglieri federali e dal cancelliere federale Walter Thurnherr (all'estrema sinistra) nella tradizionale foto ufficiale del Governo pubblicata all'inizio di ogni anno. Keystone / Matthieu Gafsou

La Gran Bretagna ne ha sette, gli Stati Uniti cinque, la Francia e la Germania due e l'Italia solo una. La Svizzera, invece, conta invece ben 19 persone che fanno parte del circolo degli e delle ex presidenti ancora in vita. Cosa dice questo record sulla stabilità politica e sulla leadership del Paese?

La risposta a questa domanda è piuttosto semplice: molto poco, a dire il vero. La presidenza svizzera, che dura solo un anno e si svolge seguendo un sistema di rotazione, non può essere paragonata a quella di nessun altro Paese.

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Sapevate, ad esempio, che il presidente svizzero non effettua mai una visita di Stato?

Sì, poiché non è né il capo di Stato né il capo del Governo. Nella Confederazione questa funzione è attribuita collettivamente al Consiglio federale, l’esecutivo composto di sette membri. Il presidente è solo un “primus inter pares”, il primo tra pari, ma non ha poteri particolari, se non quelli di dirigere le sedute del Governo e di appianare questioni controverse.

Inoltre, durante il suo anno di mandato, il presidente o la presidente della Confederazione rimane a capo del suo dipartimento. Ad esempio, nel corso del 2023 Alain Berset continuerà a dirigere il Dipartimento federale dell’interno.

Uno per tutti, tutti per uno: il motto, in latino, iscritto nella cupola di Palazzo federale vale anche e soprattutto per il Governo elvetico. I “sette saggi”, come a volte sono soprannominati forse un po’ pomposamente i membri del Consiglio federale, fanno tutto insieme: dalle prese di posizione sulle politiche da seguire alla firma dei trattati, passando per il ricevimento dei capi di Stato in visita (anche se non tutti e sette sono sempre presenti).

Quindi, a cosa serve il presidente svizzero? Cosa fa effettivamenteCollegamento esterno? Oltre a, come detto, dirigere le sedute del Consiglio federale, assume speciali funzioni di rappresentanza. Spetta a lui, ad esempio, pronunciare le allocuzioni di Capodanno o della Festa nazionale del 1° agosto, trasmesse alla radio e in televisione. Accoglie inoltre i membri del corpo diplomatico durante il ricevimento di Capodanno.

Gioco d’attesa

Rispetto ad altri Paesi, diventare presidente in Svizzera è relativamente facile. Bisogna farsi eleggere in Consiglio federale e aspettare il proprio turno. Vige la regola non scritta per cui il Parlamento nomina presidente il ministro o la ministra che non svolge questa funzione da più tempo. In altre parole, dal momento dell’entrata in Governo si dovranno aspettare al massimo sei anni.

Fatto curioso: qualsiasi cittadino o cittadina svizzera di età superiore ai 18 anni che ritenga di avere la stoffa può candidarsi per entrare in Governo. Il Parlamento può anche scegliere qualcuno che non si è proposto (da qui le regolari campagne scherzose per catapultare Roger Federer in Consiglio federale), ma nella quasi totalità dei casi sono elette persone che già ricoprono incarichi politici a livello federale o cantonale.

Karl Schenk ed Emil Welti hanno ricoperto la carica di presidente per sei volte, un record. Welti è stato consigliere federale per un totale di 24 anni e Schenk per ben 31 anni, entrambi nella seconda metà del XIX secolo.

Solo due volte un presidente eletto non è entrato in carica: Victor Ruffy, eletto per il 1870, morì il 29 dicembre 1869. Fridolin Anderwert, destinato a diventare presidente nel 1881, si suicidò il giorno di Natale del 1880, dopo una campagna mediatica contro di lui. Un presidente in carica non si è mai dimesso, anche se Wilhelm Hertenstein morì nel corso del suo mandato nel 1888.

Ci sono stati cinque presidenti donna. Ruth Dreifuss è stata la prima donna ad accedere a questa carica nel 1999. A lei sono seguite Micheline Calmy-Rey (2007 e 2011), Doris Leuthard (2010 e 2017), Eveline Widmer-Schlumpf (2012) e Simonetta Sommaruga (2015 e 2020).

Il più giovane presidente svizzero è stato Jakob Stämpfli, che aveva 35 anni quando è entrato in carica nel 1856 (la prima di tre volte). Il più anziano è stato Adolf Deucher, che aveva 77 anni quando è diventato presidente per la quarta volta nel 1909.

L’elezione del nuovo presidente della Confederazione avviene sempre in dicembre. La competenza è del Parlamento e la popolazione svizzera non ha voce in capitolo. Le Camere federali nominano pure il vicepresidente, anche in questo caso sulla base del principio di anzianità di servizio. Ciò fa sì che l’attuale vicepresidente Viola Amherd l’anno prossimo prenderà il posto di Alain Berset.

Finché il Parlamento continuerà come ora a riconfermare ogni quattro anni i consiglieri federali uscenti (le probabilità sono buone: solo quattro ministri e ministre non sono stati rieletti dal 1848) e non essendoci un limite alla durata della permanenza nell’Esecutivo, si può diventare presidente quante volte si vuole. Il record è di sei. Tuttavia, sono pochi coloro che ricoprono un terzo mandato. L’ultimo a farlo è stato Kurt Furgler nel 1985.

Quindi, se si diventa consiglieri federali e si sta lontani dai guai, la presidenza è praticamente garantita. Solo tre ministri oggi ancora in vita non sono diventati presidente: Elisabeth Kopp, prima donna ad entrare in Governo nel 1984, si è dimessa nel 1989 dopo essere rimasta coinvolta in uno scandalo; Ruth Metzler, eletta nel 1999, non è stata confermata nel 2003; Christoph Blocher, eletto proprio a scapito di Ruth Metzler nel 2003, è stato a sua volta estromesso dal Parlamento quattro anni dopo.

Una questione di punti di vista

Infine, un ultimo aspetto interessante: un presidente svizzero non effettua mai una visita di Stato, ma può comunque essere ricevuto per una visita di Stato. Come mai?

Come detto, il presidente della Confederazione non è il capo di Stato, quindi, dal punto di vista elvetico si dovrebbe parlare di “visita presidenziale”. Tuttavia, come spiega il Governo, per lo “Stato ospite la situazione è diversa. Se in Svizzera la funzione di capo di Stato non è ricoperta da nessuna persona singolarmente, all’estero il presidente della Confederazione deve tuttavia poter incontrare le più alte cariche da pari a pari”.

“Per questa ragione – prosegue il documento – i capi di Stato esteri possono senz’altro invitare il presidente della Confederazione svizzera per una ‘visita di Stato’ o ‘riceverlo in visita di Stato’: queste espressioni sono dunque corrette. Spetta allo Stato che invita un rappresentante di un altro Paese decidere se invitare il suo ospite per una visita di lavoro, una visita ufficiale oppure una visita di Stato con i più alti onori protocollari”. Insomma, è una questione di punti di vista.

Gli ex presidenti svizzeri ancora in vita e l’anno o gli anni in cui sono stati in carica:

  • Arnold Koller 1990, 1997
  • Adolf Ogi 1993, 2000
  • Kaspar Villiger 1995, 2002
  • Ruth Dreifuss 1999 (prima donna presidente)
  • Moritz Leuenberger 2001, 2006
  • Pascal Couchepin 2003, 2008
  • Joseph Deiss 2004
  • Samuel Schmid 2005
  • Micheline Calmy-Rey 2007, 2011
  • Hans-Rudolf Merz 2009
  • Doris Leuthard 2010, 2017
  • Eveline Widmer-Schlumpf 2012
  • Ueli Maurer 2013, 2019
  • Didier Burkhalter 2014
  • Simonetta Sommaruga 2015, 2020
  • Johann Schneider-Ammann 2016

Ex presidenti ancora in Governo:

  • Alain Berset 2018, 2023
  • Guy Parmelin 2021
  • Ignazio Cassis 2022



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