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Dalla multa alla prigione: le conseguenze del guidare male

auto circola su binari di tram
Divieti, limitazioni, regole... come districarsi? Keystone / Salvatore Di Nolfi

Le regole della circolazione cambiano tra Italia e Svizzera e non è sempre facile capire il da farsi, soprattutto in caso d'infrazione. 

Si sa, c’è maretta tra automobilisti e automobiliste italiani e quelli svizzeri, tanto che su Facebook è stato creato il gruppo “Svizzeri che in Italia sfanc***no il codice della strada”, che contiene centinaia di fotografie di automobili con targhe svizzere (una maggioranza sono ticinesi, grigionesi e vallesane, a causa della vicinanza con il confine italiano) posteggiate nelle maniere più… “creative”. Su passaggi pedonali, davanti a cancelli, sugli isolotti tra due corsie, sui binari del tram, a spina di pesce su posteggi diritti, occupandone quattro in un sol colpo: la lista è lunga e la creatività non ha limite, ma nemmeno la rabbia di chi assiste a queste violazioni del codice stradale.  

Non mancano nemmeno ritagli di giornale di articoli che descrivono velocità folli raggiunte da automobili con targhe svizzere sulle autostrade italiane o di “furbetti” del telepass (ha fatto discutere negli scorsi giorni la storia dell’uomo svizzero che per ben 172 volte si è accodato alle automobili davanti a lui nella corsia TelepassCollegamento esterno per evitare di pagare il pedaggio).  

La teoria più diffusa, tra chi vede queste immagini, è che automobiliste e automobilisti rossocrociati si comportino così perché, una volta passato il confine, si sentono più liberi, meno “oppressi” dalle rigide regole che vigono nella Confederazione. A dimostrazione di questo vengono pubblicate anche fotografie scattate in Svizzera di radar mobili, cartelli di divieti e posteggi colmi di automobili parcheggiate di cartelli di divieti.  

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ganasce bloccano ruota di un auto

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A Como rischio carro attrezzi per le auto svizzere

Questo contenuto è stato pubblicato al Troppe multe non pagate da parte di conducente di auto con targa svizzera e a Como un candidato sindaco propone di intervenire sgomberando i veicoli con il carro attrezzi.

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C’è chi non ne può più di questi comportamenti: il sindaco di Como, Alessandro Rapinese, che ha deciso che agli automobilisti svizzeri irrispettosi delle regole venga “dedicato” un carro attrezzi apposito, il cui compito è quello di rimuovere i veicoli con targhe svizzere. “Quando avranno pagato la multa, e la rimozione, i precisetti elvetici potranno tornare a casa serenamente”, aveva scritto Rapinese nel 2022, quando ancora non era primo cittadino. Promessa che poi ha mantenutoCollegamento esterno.  

Ma cosa rischiano gli automobilisti svizzeri in Italia? E quelli italiani in Svizzera?  

Tempi burocratici  

Per quanto riguarda la prima categoria, c’è innanzitutto un problema di tempi burocratici, nonostante sia in vigore tra i due Paesi un accordo che prevede che le autorità possano comunicare liberamente i dati dei proprietari di automobili. Il Touring Club SvizzeroCollegamento esterno (TCS) consiglia ad automobiliste e automobilisti di pagare le multe nei termini prestabiliti, per evitare elevate tasse d’ingiunzione da una parte e avere uno sconto del 30% se lo fanno entro 5 giorni dalla contravvenzione. Quest’ultima è anche una “bella” sorpresa per gli svizzeri, che in patria non usufruiscono di nessuno sconto.  

In caso di mancato pagamento, poi, diversi Comuni italiani si rivolgono a servizi di riscossione privati, che possono passare l’incarto a uffici d’incasso elvetici. Alcuni però rinunciano a farlo a causa dei costi che questa procedura implica e dei lunghi tempi necessari all’attuazione. Soprattutto in caso di cifre di poca importanza: “Si rischia di dover sopportare spese dell’ordine di qualche centinaio di euro per singolo atto, non avendo la certezza di recuperare né la sanzione né tantomeno i relativi costi”, spiegava nel 2018 l’allora comandante della polizia di Como Donatello Ghezzo a tvsvizzera.it. Ecco spiegata la propensione a posteggiare dove e come capita. Attenzione, però: tutti i nodi, a un certo punto, vengono al pettine e con un accumulo di multe non pagate si rischia il sequestro del veicolo in dogana.   

Posteggiare in un parcheggio
per disabili
168-672 euro / -6 punti 
Lasciare l’auto in divieto di sosta41-344 euro
Passaggio al semaforo rosso167-655 euro / -6 punti 
Accesso in ZTL (zone a traffico
limitato) senza autorizzazione
80-350 euro
Aria condizionata accesa
in auto in sosta con allontanamento
del/la conducente (in vigore dal 2007)
223-444 euro

Per quanto riguarda gli eccessi di velocità, le regole sono meno rigide: la legge italiana non distingue esattamente le zone in cui si viene “pizzicati”, a differenza della Svizzera (zone urbane, strade extra-urbane e autostrade). Vige inoltre  un margine di tolleranza che è di 5 km/h per velocità inferiori a 100 km/h e del 5% per velocità superiori. 

Fino a 10 km/h41-168 euro
Da 10 a 40 km/hDa 10 a 40 km/h
Da 40 a 60 km/h527-2’108 euro / -6 punti dalla patente
Oltre 60 km/h821-3’287 euro / -10 punti dalla patente

Certo, chi possiede una patente rossocrociata ha un vantaggio evidente rispetto a italiane e italiani: non rischia di farsi togliere punti dalla patente, poiché questo sistema non è in vigore nella Confederazione. Un ritiro, invece, viene trattato diversamente dalle autorità competenti: perdere la patente per due mesi in Italia, per esempio, non significa perderla automaticamente due mesi in Svizzera. Come ci spiega il capo della Sezione della circolazione del canton Ticino Elia Arrigoni, “in caso d’infrazione di una certa gravità commessa all’estero e che ha comportato un divieto di condurre da parte dell’autorità estera, l’autorità svizzera di domicilio, che di regola è avvisata, adotta a sua volta una misura di revoca della licenza di condurre sul proprio territorio sulla base delle disposizioni vigenti nel proprio Paese. Per stabilire la durata della revoca della licenza si tengono in considerazione le conseguenze, per la persona interessata, del divieto di condurre pronunciato all’estero. Per le persone sul cui conto non figurano precedenti, la durata della revoca non può eccedere la durata del divieto di condurre pronunciato all’estero nel luogo dell’infrazione”.  


Nella Confederazione le regole sono molte e non rispettarle può costare caro. La più economica è quella per non avere con sé la patente durante un controllo (20 franchi, circa 21 euro), mentre le più costose (escluse quelle per eccesso di velocità) sono, a pari merito con 250 franchi, il superamento a destra in autostrada e passare con il rosso.  In quest’ultimo caso, la sanzione può essere anche più salata, a seconda del pericolo che l’automobilista ha creato. Fermarsi su un passaggio pedonale (mentre si aspetta in colonna), per esempio, può costare 80 franchi. Non avere la vignetta autostradale, 200.  

+ Automobilista beccato a 303 chilometri all’ora sulla A13

È però quello di eccesso di velocità il reato che miete più vittime. Se in Italia il pirata della strada, per definizione legale, è chi si rende colpevole di omicidio stradale, in Svizzera basta un eccesso di velocità: oltre 40 km/h nelle zone urbane limitate a 30 e oltre 50 km/h nelle zone limitate a 50; oltre 60 km/h su strade extraurbane; oltre 80 km/h in autostrada. Anche le multe variano in base a dove l’eccesso è stato registrato.

Centro urbano

1-5 km/h40 franchi
6-10 km/h120 franchi
11-15 km/h250 franchi
16-20 km/havviso, ammonimento
21-24 km/havviso, ritiro della patente
per almeno 1 mese
più di 25 km/havviso, ritiro della patente
per almeno 3 mesi
più di 40 km/h (zona 30)più di 50 km/h (zona 50)reato da pirata della stradareato per eccesso di velocità avviso,
ritiro della patente per almeno 2 anni,
esame di accertamento
dell’idoneità alla guida

Strade extraurbane 

1-5 km/h40 franchi
 6-10 km/h100 franchi
11-15 km/h160 franchi
16-20 km/h240 franchi
21-25 km/havviso, ammonimento
26-29 km/havviso, ritiro della patente
per almeno 1 mese
30–59 km/havviso, ritiro della patente
per almeno 3 mesi
più di 60 km/hreato da pirata della stradaavviso, ritiro della patente
per almeno 2 anni, esame di accertamento
dell’idoneità alla guida

Autostrada 

1-5 km/h20 franchi 
6-10 km/h60 franchi
11-15 km/h120 franchi
16-20 km/h180 franchi
21-25 km/h260 franchi
26-30 km/havviso, ammonimento
31–34 km/havviso, ritiro della patente
per almeno 1 mese
35–79 km/havviso, ritiro della patente
per almeno 3 mesi
più di 80 km/hreato da pirata della stradaritiro della patente
per almeno 2 anni,
esame di accertamento
dell’idoneità alla guida

I margini di tolleranza dipendono dalla velocità massima consentita, ma anche dallo strumento utilizzato per misurare la velocità in questione. Si va dai 3 km/h della pistola laser per velocità fino ai 100 km/h ai 9 km/h per velocità a partire da 151 km/h.  

E se non si paga…  

Alla questione aveva dedicato un’inchiesta anche la trasmissione Striscia la notizia nel 2018: “Come mai gli automobilisti svizzeri in Italia corrono quanto vogliono, mentre gli italiani in Svizzera rischiano (addirittura) l’arresto?”, si chiedeva il giornalista Valerio Staffelli? Abbiamo posto la stessa domanda alla Sezione della circolazione ticinese.  

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Una ragazza mentre telefono guidando.

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Fenomeni al volante (pericolo costante)

Questo contenuto è stato pubblicato al Dare un’occhiata allo smartphone alla velocità di 50 km/h equivale a percorrere ben 98 metri al buio, a 100 km/h equivale a percorrerne 400.

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“Va premesso che, in caso di violazione delle norme della circolazione stradale, nei confronti di un conducente proveniente dall’estero vengono applicate le medesime sanzioni previste per un conducente domiciliato in Svizzera”, scrive Elia Arrigoni. Nessun trattamento “di favore”, quindi. Cambiano, però, i metodi: “l’incasso – aggiunge Arrigoni – non è delegato ad alcun istituto privato di riscossione in quanto non è giuridicamente compatibile con il vigente diritto procedurale svizzero”.

Se il o la conducente viene colta in flagrante, dovrà pagare la multa immediatamente. Se invece la contravvenzione viene inviata per posta, ma non viene pagata, ha ragione Striscia la notizia: si rischia l’arresto. Che è però l’ultima ratio: “In caso di mancato pagamento l’autorità competente per l’esecuzione e l’incasso notifica dapprima una diffida di pagamento e in seguito, in caso d’insuccesso, l’autorità di emissione della multa procede alla commutazione della pena in giorni d’arresto notificando un nuovo decreto. L’autorità d’esecuzione dell’arresto sollecita nuovamente il pagamento”. Se, nonostante tutto, il pagamento non avviene, “la decisione di arresto viene registrata nel sistema di ricerca informatizzato di polizia (RIPOL) e il conducente “moroso” può essere intercettato in ogni momento in occasione di controlli di polizia e doganali ed essere posto in stato di arresto”.

Il carcere, però, può ancora essere evitato: l’effettiva espiazione della pena “può essere ancora evitata pagando in extremis la multa e i costi della procedura”. Ovviamente, più tempo è passato dall’emissione della multa e più passi sono stati intrapresi per far pagare la stessa al conducente, più le spese procedurali aumentano. Insomma: meglio pagare subito.  

Ma è ancora meglio rispettare le regole della circolazione, ovunque ci si trovi. Si evitano così multe, ritiri di patente, sequestri di veicoli, giorni di prigione. E la coscienza rimane pulita. 

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