Pesanti critiche di “Mister Dati” al Consiglio federale per aver impedito, mediante la legislazione d'urgenza, l'accesso ai documenti ufficiali riguardanti i prestiti e la garanzia sul rischio di insolvenza concessi in relazione all'acquisizione di Credit Suisse da parte di UBS.
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tvsvizzera.it/fra con Keystone-ATS
Nel rapporto d’attività per il 2022/23 pubblicato martedì, “Mister Dati” non ha mancato di criticare il Consiglio federale per aver impedito, mediate la legislazione d’urgenza, l’accesso ai documenti ufficiali relativi alla recente acquisizione di Credit Suisse.
Questa deroga alla legge sulla trasparenza è problematica agli occhi di Adrian Lobsiger, Incaricato federale della protezione dei dati e della trasparenza. Il Governo è tra l’altro recidivo poiché, appoggiandosi sempre al diritto di necessità, aveva già impedito la visione delle proprie carte durante la pandemia o il salvataggio di Axpo. Per Lobsiger, si tratta di decisioni criticabili poiché sono in gioco miliardi di franchi di denaro pubblico.
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La legge sulla trasparenza garantisce a cittadini e cittadine l’accesso ai documenti ufficiali. La limitazione di questo diritto, sottolinea Lobsiger, attraverso il diritto di necessità solleva questioni legali fondamentali.
Il fatto che il ricorso al diritto di necessità sia stato invocato per sostenere il settore dell’elettricità o il settore finanziario non giustifica, a suo avviso, il mancato coinvolgimento della popolazione da queste operazioni: la gente ha il diritto di comprendere le azioni dell’amministrazione, si legge nel rapporto.
In considerazione del crescente numero di eccezioni alla legge sulla trasparenza, Lobsiger ha deciso di pubblicare una tabella che elenca tutte le deroghe a partire da quest’anno. A detta del preposto alla protezione dei dati, simili particolarità indeboliscono il principio della trasparenza.
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