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Credit Suisse ha rimborsato tutti gli aiuti federali

bandiera svizzera davanti a un edificio con il logo credit suisse
Per ora l'operazione di salvataggio di Credit Suisse ha avuto risvolti positivi per le casse dello Stato. © Keystone / Michael Buholzer

La garanzia statale di 100 miliardi di franchi varata dal Governo svizzero per sostenere Credit Suisse è stata interamente rimborsata.

A darne la notizia è stata la ministra delle finanze Karin Keller-Sutter, in un’intervista alla Radiotelevisione svizzera. “Il Credit Suisse ha interamente rimborsato questa liquidità”, ha dichiarato la consigliera federale.

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Qualche giorno fa, Karin Keller-Sutter aveva indicato che gli aiuti di liquidità ancora in sospeso, assicurati da garanzie della Confederazione, ammontavano a cinque miliardi. La pendenza è nel frattempo stata regolata. Per le casse della Confederazione, l’operazione di salvataggio ha fin qui dato esiti positivi, poiché la banca ha anche rimborsato interessi per circa 100 milioni di franchi.

Il dossier dell’acquisizione di Credit Suisse da parte di UBS è però lungi dall’essere concluso. Il Governo svizzero ha infatti varato una garanzia per complessivamente nove miliardi di franchi a favore di UBS per coprire eventuali perdite dall’operazione.

Se le due Camere del Parlamento daranno il loro nullaosta, del tema si occuperà inoltre verosimilmente una commissione parlamentare d’inchiesta (CPI). Questa dovrebbe essere composta da 14 membri delle Camere federali, stando a quanto specificato martedì dall’Ufficio del Consiglio nazionale.

La CPI indagherà sull’operato del Consiglio federale, dell’amministrazione e di altri enti statali in relazione alla fusione dei due istituti.

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