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UBS in perdita ma l’integrazione di Credit Suisse funziona

Sergio Ermotti.
Per il CEO di UBS Sergio Ermotti è tornata la fiducia attorno alla banca. © Keystone / Ennio Leanza

UBS ha chiuso il terzo trimestre con una perdita consistente, a causa dei costi dell’integrazione di Credit Suisse: senza contare questi costi, la banca registra un utile di 844 milioni. Annunciato un forte afflusso di denaro e la perdita rispetto alla fine del 2022 13'000 posti di lavoro.

Secondo i dati diffusi lunedì mattina nel periodo preso in considerazione – il primo trimestre che tiene completamente conto dell’integrazione di Credit Suisse – la perdita netta si attesta a 785 milioni di dollari (705 milioni di franchi). Il risultato prima delle imposte è negativo per 255 milioni: senza contare i costi legati a Credit Suisse si registra per contro un utile di 844 milioni.

Altro fatto positivo: la raccolta netta trimestrale dell’amministrazione patrimoniale di Credit Suisse è tornata a registrare un valore positivo per la prima volta da un anno e mezzo a questa parte, a quota 3 miliardi. Un successo considerato che nel primo trimestre di quest’anno Credit Suisse ha ancora subito un deflusso di capitali per un ammontare di 61,2 miliardi di franchi, dopo che nel 2022 ben 123,2 miliardi di franchi avevano lasciato la banca.

La raccolta netta del corrispondente segmento di UBS, pari 18 miliardi di dollari, rappresenta il secondo miglior risultato registrato nel terzo trimestre da oltre dieci anni a questa parte, sottolinea l’istituto.

Intervista all’amministratore delegato di UBS, Sergio Ermotti:

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Tagli al personale

La futura UBS dovrà però avere costi minori: la banca parla di risparmi per 3 miliardi di dollari nel trimestre. Il movimento in atto è ben visibile a livello di personale: nel terzo trimestre sono stati tagliati 4’000 posti a livello di gruppo a livello mondiale. Rispetto a un anno prima (e considerando insieme UBS e Credit Suisse, all’epoca separate) la soppressione di impieghi raggiunge quota 13’000.

In Svizzera, qualche tempo fa, sono stati annunciati 3’000 licenziamenti. UBS non ha voluto dire, al momento, quanti di questi sono già stati realizzati.

Il giudizio degli analisti sulle novità odierne è stato positivo, cosa che si è riflessa anche nel corso dell’azione UBS in borsa, che nella prima mezz’ora di contrattazione è arrivata a guadagnare oltre il 4%.

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