Ignazio Cassis chiede l’aiuto della Cina nei colloqui di pace in Ucraina
Il "ministro" degli Esteri svizzero Ignazio Cassis ha dichiarato mercoledì di sperare che la Cina "ci dia una mano" nei colloqui di pace in Ucraina, dopo che il mese scorso la Svizzera ha accettato di ospitare un vertice di pace globale.
Questo contenuto è stato pubblicato al
4 minuti
tvsvizzera.it/mrj con Keystone-ATS
Il Consigliere federale Ignazio Cassis ha dichiarato mercoledì che Cina e India si sono dichiarate disponibili a contribuire alla conferenza sulla pace in Ucraina che la Svizzera sta organizzando. Inoltre, sul fronte degli accordi di libero scambio con questi due Paesi, le cose potrebbero migliorare nel prossimo anno. Cassis si trova in Asia in missione diplomatica. Nell’ambito di questo viaggio il capo del DFAE ha visitato, oltre a Cina e India, anche la Corea del Sud e giovedì è atteso nelle Filippine, ultima tappa.
La Cina ha “preso nota” dell’invito della Svizzera al vertice sulla pace in Ucraina e si è detta pronta a “dare una mano”, ha dichiarato il capo del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) in una conferenza stampa a Pechino.
Contenuto esterno
Secondo Cassis, anche l’India è “aperta” al progetto svizzero. Pur essendo consapevole che la strada da percorrere è difficile e incerta, l’influente membro del gruppo BRICS+ concorda sul fatto che da qualche parte bisogna pur cominciare. Anche se non c’è tempo da perdere, vista la continua distruzione in Ucraina, è troppo presto per annunciare dove e quando si terrà l’evento, ha detto Cassis.
“La Cina ci ha detto molto chiaramente che il suo obiettivo è quello di porre fine a questa guerra. Quello che mi interessa è beneficiare del sostegno di Pechino nella ricerca di una soluzione, sapendo che questo Paese mantiene buone relazioni con la Russia”, ha aggiunto il ticinese. Ricordiamo che Mosca ha però ripetutamente respinto l’idea di un vertice di pace organizzato dalla Svizzera, che non considera più come un mediatore neutrale.
Altri sviluppi
Altri sviluppi
Il vertice per la pace in Ucraina ancora nel 2024, afferma Viola Amherd
Questo contenuto è stato pubblicato al
La conferenza organizzata dalla Svizzera si terrà il più presto possibile, quasi certamente ancora quest’anno, dichiara la presidente della Confederazione.
Durante i due giorni trascorsi in Cina, Ignazio Cassis ha discusso anche un’ampia gamma di questioni bilaterali, tra cui i legami economici, i visti e i diritti umani. In particolare, ha sottolineato il “successo” della visita del premier Li Qiang a Berna in gennaio. Per quanto riguarda la modernizzazione dell’accordo di libero scambio concluso 10 anni fa con il Regno di Mezzo, Cassis ha detto di poter “immaginare” che il 75° anniversario delle relazioni bilaterali tra Berna e Pechino, che si celebrerà l’anno prossimo, “potrebbe essere una buona data per rilanciare nuovi negoziati”.
Cassis ha inoltre ringraziato il suo omologo per la decisione cinese di abolire, nel prossimo futuro, i visti per i cittadini svizzeri che desiderano visitare il Paese. A questo proposito, ha ricordato che la Confederazione ha concesso un “piccolo ma graditissimo segno”, che consiste nel facilitare la concessione dei visti ai dipendenti delle aziende cinesi che operano in Svizzera.
Rispetto dei diritti umani
Per quanto riguarda la delicata questione dei diritti umani in Cina, che ogni Paese occidentale deve affrontare durante le visite a Pechino, Cassis ha assicurato di averne discusso a lungo con il suo omologo. Questi diritti e il rispetto delle minoranze sono questioni su cui la Cina intende “fare passi avanti”, ha detto.
La Società per i popoli minacciati ha dal canto suo criticato l’intensificazione delle relazioni tra i due Paesi nonostante il “massiccio e sempre più flagrante deterioramento” dei diritti umani in Cina. L’ONG svizzera condanna la repressione subita in particolare dalle minoranze tibetane e uigure. “Le preoccupazioni economiche non devono più avere la precedenza sui diritti umani”, secondo l’ONG.
Progressi economici in vista con l’India
Per quanto riguarda Nuova Delhi, secondo Cassis ci sono “buone probabilità” che l’accordo di libero scambio con l’Associazione europea di libero scambio (EFTA) venga firmato prima delle elezioni politiche di aprile. I quattro Stati membri dell’associazione, di cui fa parte anche la Svizzera, stanno lavorando al progetto da 16 anni.
Non solo cassa malati: nel 2025 aumenterà il costo di diverse assicurazioni
Questo contenuto è stato pubblicato al
Premi di cassa malati in aumento l'anno prossimo? Non solo loro, anche le altre assicurazioni diventeranno più care, riferisce oggi La Liberté.
Gaza, a un anno dal conflitto diverse manifestazioni in Svizzera
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il mondo ricorda le vittime di Hamas, ma punta il dito anche contro un aumento generalizzato dell’antisemitismo.
Crollano le vendite delle pompe di calore: “È scoppiata una bolla”
Questo contenuto è stato pubblicato al
Le vendite di pompe di calore sono in forte calo in Svizzera: le installazioni, essenziali per la decarbonizzazione del parco immobiliare, non attirano più come durante il periodo della crisi energetica.
Virus della rabbia individuato in un pipistrello del cantone Glarona
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il Centro svizzero della rabbia ha individuato il virus della rabbia in un pipistrello trovato nel cantone di Glarona in settembre. Dal 1992 sono stati diagnosticati solo sette casi in Svizzera.
Star di OnlyFans denunciata per un’evasione fiscale da un milione e mezzo di euro
Questo contenuto è stato pubblicato al
Una professionista del sesso che creava contenuti a pagamento su OnlyFans è stata denunciata per un'evasione fiscale da un milione e mezzo di euro. La donna risultava residente in Svizzera, ma con domicilio fiscale nel Varesotto.
Penuria mondiale di antidoto contro l’amanite phalloides
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'antidoto utilizzato in caso di avvelenamento da amanite phalloides non è disponibile né in Svizzera né all'estero, almeno fino a metà novembre. Tox Info Suisse invita quindi a far verificare i funghi raccolti a un organismo ufficiale di controllo.
Uccelli migratori a rischio, 50 anni fa Swissair ne salvò migliaia
Questo contenuto è stato pubblicato al
Ogni autunno, si stima, circa 50 miliardi di uccelli migratori volano verso le loro zone di svernamento in tutto il mondo. Sono cinque miliardi solo quelli che si spostano dall'Europa all'Africa.
Secondo un ex giudice svizzero, il genere nei documenti andrebbe soppresso
Questo contenuto è stato pubblicato al
Lo stato non dovrebbe più fare distinzioni tra uomini e donne in Svizzera, sostiene Thomas Geiser, ex professore di diritto all'università di San Gallo. "Fare una distinzione tra uomini e donne contraddice il principio di uguaglianza sancito dalla Costituzione".
SECO: “L’aumento della disoccupazione non sorprende, salirà ancora”
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il lieve incremento della disoccupazione in settembre (al 2,5%, dopo il 2,4% di agosto) non sorprende la Segreteria di stato dell'economia (Seco), che si aspetta un ulteriore rialzo, seppur non troppo forte.
Gli impianti di risalita registrano una robusta ripresa finanziaria dopo la pandemia
Questo contenuto è stato pubblicato al
Gli impianti di risalita hanno beneficiato di una robusta ripresa a livello finanziario dopo il periodo della pandemia.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Cassis in Cina per una missione diplomatica “impossibile”
Questo contenuto è stato pubblicato al
Ignazio Cassis difficilmente potrà convincere Pechino a impegnarsi per un vertice mondiale sulla pace per l'Ucraina da tenersi in Svizzera.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Contrazione delle vendite di prodotti svizzeri all'estero dell'1,2% nel 2023. Segna il passo anche l'import (-3,8%).
Primo passo tra Berna e Pechino per estendere l’accordo di libero scambio
Questo contenuto è stato pubblicato al
Berna e Pechino hanno sottoscritto una dichiarazione per aggiornare, estendendolo ad altri ambiti, l'accordo di libero scambio in vigore tra i due Paesi dal 2014.
Questo contenuto è stato pubblicato al
La presidente della Confederazione Viola Amherd riceve oggi il presidente ucraino, alla sua prima visita in Svizzera, e il primo ministro cinese.
Non è stato possibile registrare l'abbonamento. Si prega di riprovare.
Hai quasi finito… Dobbiamo verificare il tuo indirizzo e-mail. Per completare la sottoscrizione, apri il link indicato nell'e-mail che ti è appena stata inviata.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.