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Il fatturato di Migros nel 2024 è stato di oltre 32 miliardi

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Il gigante arancione ha voluto concentrarsi sulle sue attività di base. Keystone-SDA

Fatturato in aumento per Migros nel 2024, anno caratterizzato da ristrutturazioni e cessioni aziendali: il gruppo ha visto i ricavi salire dell'1,6% a 32,5 miliardi di franchi. Il comparto online ha registrato una forte espansione, ha indicato la cooperativa.

Il settore dei supermercati stazionari è rimasto sostanzialmente stabile: è stato osservato un incremento del giro d’affari pari allo 0,3% a 12,7 miliardi di franchi. “Questo andamento conferma che focalizzarci chiaramente sui nostri supermercati è la strada giusta”, afferma Mario Irminger, presidente della direzione generale della Federazione delle cooperative Migros, citato in un comunicatoCollegamento esterno.

Nel segmento non alimentare è proseguito il passaggio dalla vendita in negozio a quella online. Particolarmente colpiti sono stati i negozi specializzati, che attualmente Migros sta cedendo. Di conseguenza, sia le relative quote di fatturato che le fonti di perdita non saranno incluse nei risultati del 2025. Sono già stati trovati acquirenti per Melectronics, SportX e Bike World, mentre la ricerca di un proprietario adatto è ancora in corso per Micasa e Do it + Garden.

Migros si concentra sulle attività di base

Con la vendita dei negozi specializzati, di Hotelplan e di Mibelle, Migros punta a concentrarsi sulle sue attività di base. Il gruppo sottolinea anche di essere impegnato in un’offensiva nazionale relativa ai prezzi: in ottobre ha iniziato a ridurre il costo per i consumatori di oltre 1000 prodotti di uso quotidiano, allineandoli con quelli dei discount. “Migros investe 500 milioni di franchi all’anno nel perseguimento di questo obiettivo”, affermano i vertici. Nei prossimi anni, l’apertura di 140 nuove filiali e l’ammodernamento di 350 supermercati esistenti dovrebbero inoltre rafforzare la presenza dell’azienda in tutta la Svizzera.

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Il fatturato nel settore del commercio è salito del 3,3% a 9,0 miliardi di franchi. La crescita è stata trainata dalla sempre forte attività online, in particolare tramite il Gruppo Galaxus (+17,2% a 2,9 miliardi di franchi). Il più grande negozio online della Svizzera è presente anche in Germania dal 2018 e ha aumentato il fatturato per la 23esima volta consecutiva. Anche Denner (+0,1% a 3,8 miliardi) e Migrolino (+0,4% e 0,8 miliardi ) sono riusciti a incrementare il fatturato. L’attività di Migrol è stata invece caratterizzata da un calo dei volumi e del prezzo del petrolio (-9,7%, 1,4 miliardi di franchi).

Hotelplan Group ha visto i proventi aumentare del 3,0% a 1,8 miliardi di franchi, nonostante le incertezze geopolitiche nelle principali aree di vacanza. L’operatore turistico pubblicherà nel dettaglio le proprie cifre il 29 gennaio. L’11 febbraio toccherà per contro a Banca Migros informare sull’andamento degli affari.

I servizi nel settore della salute hanno realizzato una crescita del 2,7%, raggiungendo 1,5 miliardi di franchi, grazie soprattutto all’andamento del fatturato del gruppo Medbase, che ha registrato un +25,7%. Anche il settore della prevenzione sanitaria ha contribuito a tale incremento, grazie all’aumento degli abbonamenti presso la catena di centri fitness Movemi.

Per finire, le aziende di Migros Industrie hanno chiuso i conti con ricavi per 6,1 miliardi (+1,8%). Uno dei fattori di crescita è stata la forte domanda nazionale di prodotti alimentari, in particolare per i supermercati Migros, per Denner e per Migrolino.

UNIA: “Migros rinuncia ai licenziamenti”

Visti gli ottimi risultati annunciati venerdì, “Migros può permettersi di rinunciare ai licenziamenti e di investire maggiormente sul personale, oggi sotto pressione”: è la reazione di UNIA ai dati sul fatturato della cooperativa.

Il gruppo Migros ha annunciato vendite record, ma dietro ai buoni risultati finanziari si nasconde una realtà preoccupante per i dipendenti, afferma il sindacato in un comunicato odierno. L’anno scorso è iniziata la più grande ristrutturazione della storia aziendale, con la perdita di migliaia di posti di lavoro: si prevede che seguiranno altre ondate di licenziamenti. Anche le condizioni di lavoro nei negozi si stanno deteriorando in modo preoccupante: vi è pressione, in particolare sul personale più anziano, crescente densità di lavoro e le e i dipendenti sono confrontati con obiettivi insostenibili, sostiene l’organizzazione.

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