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Migros rinuncia alle etichette Nutri-Score

L'etichetta colorata di Nutri-Score.
La Fondazione per la protezione dei consumatori (FPC) critica fortemente la mossa di Migros. KEYSTONE

Migros, numero uno svizzero del commercio al dettaglio, ha deciso di rinunciare al sistema facoltativo di etichettatura nutrizionale di origine francese Nutri-Score. Una decisione fortemente criticata dalla Fondazione per la protezione dei consumatori.

Come comunica Migros, Nutri-Score sarà interrotto e gradualmente eliminato dai suoi prodotti. Secondo la direzione di Migros, l’esperienza maturata dall’introduzione di Nutri-Score, tre anni or sono, ha dimostrato che i benefici sono troppo limitati rispetto ai costi elevati. Informazioni esaurienti sui valori nutrizionali degli articoli in vendita continueranno però a essere presenti sulle confezioni di tutti i prodotti Migros.

Nutri-Score è un sistema sviluppato in Francia che classifica gli alimenti in 5 categorie che vanno da A (il migliore), con tonalità verde scuro, a E (il peggiore), in rosso, sulla base dell’applicazione di uno specifico algoritmo. Il vantaggio è che consente di confrontare a colpo d’occhio i valori nutrizionali dei prodotti e lo scopo è rendere il consumatore consapevole delle sue scelte in materia di cibo sano. Negli anni non sono però mancate le critiche, provenienti da più parti.

Forti critiche alla decisione di Migros

La Fondazione per la protezione dei consumatori (FPC) critica fortemente la mossa di Migros. si tratta di una grave sconfitta per chi si batte a favore di informazioni di facile comprensione sul contenuto nutrizionale degli alimenti e quindi per scelte alimentari più sane, afferma l’organizzazione.

+ Nutri-Score in Svizzera preoccupa l’industria agroalimentare italiana

Oltre il 40% della popolazione elvetica è in sovrappeso e quasi un bambino su sei è confrontato con il problema, ricorda l’organismo. Il Nutri-Score va considerato una leva importante nella lotta contro l’obesità e l’alimentazione non sana.

Negli ultimi anni l’opposizione è cresciuta però in modo massiccio, il che è incomprensibile agli occhi della FPC. “L’etichettatura nutrizionale è stata screditata con molti argomenti polemici e falsi. La resistenza è stata particolarmente forte negli ambienti dell’agricoltura, della produzione e dell’industria alimentare. Una mozione approvata in parlamento in primavera è la prova della massiccia attività di lobbying da parte dei produttori”.

Per l’organizzazione il Nutri-Score non è uno strumento perfetto: uno standard senza difetti non è semplicemente possibile nell’ambito di un argomento così complesso come la nutrizione. Si tratta però di uno strumento scientificamente valido e di facile comprensione che è di grande aiuto per fare scelte alimentari più sane. Le associazioni di difesa dei consumatori e della salute nell’UE e in Svizzera si battono da molti anni per una migliore informazione sui valori nutrizionali degli alimenti trasformati: malgrado l’etichettatura sul retro del prodotto è infatti difficile per i consumatori valutare il contenuto di un articolo alimentare.

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