Le vittime della canicola del 2022
Lo scorso anno in Svizzera hanno perso la vita a causa delle alte temperature 474 persone. Tuttavia, il picco del 2022, benché elevato, è ancora di molto inferiore ai 1’402 casi di morte a causa del caldo registrati nel 2003. Lo sottolinea l'Ufficio federale dell'ambiente (UFAM) in un comunicato odierno.
Le alte - e prolungate - temperature registrate l'anno scorso, le maggiori dal 1864, sono risultate fatali per 474 persone. Si tratta di un picco superiore agli anni di caldo record 2017 e 2019, con rispettivamente 399 e 338 decessi.
Il 2022 è entrato nella storia come l’anno più caldo e il più soleggiato dall’inizio delle misurazioni nel 1864. Mentre la temperatura media nazionale nel periodo 1991-2020 raggiungeva i 5,8 °C, nel 2022 è passata a 7,4 °C, segnando il picco provvisorio di un rialzo osservato a partire dal 2010: in questo arco di tempo si collocano i sette anni più caldi dall’inizio delle misurazioni. Nel complesso, la temperatura media annuale è aumentata di 2 °C.
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Il periodo caldo più lungo si è avuto a Lugano, dove per 14 giorni consecutivi la temperatura ha raggiunto o superato i 30 °C. Con 63 giorni di canicola, Stabio ha persino superato il record del 2003. Da aprile a settembre Ginevra e Basilea hanno toccato il record di ore di sole registrate. Il 25 luglio le temperature elevate hanno fatto salire anche l’altezza dell’isoterma di zero gradi a un nuovo primato: 5184 metri.
Sete d'acqua e incendi
Le temperature torride del 2022 sono state accompagnate da precipitazioni scarse, in particolare a marzo, se non addirittura assenti, come nei mesi di maggio e luglio. Tuttavia, grazie alle piogge di fine estate, nel complesso l’anno non è stato così asciutto come si temeva nei primi mesi.
La siccità ha causato una grande scarsità d’acqua in estate. Alcune sorgenti sono andate in secca. Le falde freatiche e il livello dei corsi d’acqua hanno toccato minimi storici. La siccità ha fatto aumentare anche il pericolo di incendi boschivi. Con un totale di 131 roghi si è raggiunto un livello superiore rispetto agli anni precedenti (109 incendi in media fra il 2000 e il 2018), che hanno distrutto ogni anno una superficie di 168 ettari.
Ghiacciai, record scioglimento
Lo scorso anno si sono sciolti 3 chilometri cubi di ghiaccio, pari al 6%. Ciò corrisponde all’incirca alla superficie del lago di Zugo. Il 2022 diventa quindi un nuovo parametro di riferimento, dal momento che fino ad oggi era considerata estrema una perdita del 2% di ghiaccio.
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