La canicola un pericolo anche per i senzatetto
Non è soltanto il freddo invernale, a costituire un pericolo per i senzatetto, ma anche il gran caldo. La città di Ginevra, in questi ultimi giorni di canicola, ha potenziato il suo programma di aiuto per chi passa tutta la giornata all'aperto.
Durante la crisi del coronavirus, Ginevra ha prontamente reagito allestendo un centro d’accoglienza da 400 posti in un’ex caserma e rinnovando un foyer da 130 letti un tempo usato per i rifugiati. Tali strutture hanno sostituito i rifugi sotterranei di solito utilizzati per ospitare persone senza fissa dimora in inverno e primavera, non adatti alle prescrizioni di distanza sociale. La caserma di Vernets ha invece offerto sufficiente spazio per creare suddivisioni e fornire assistenza differenziata.
Ma anche quando arrivano le ondate di calore, i servizi sociali della Città moltiplicano gli interventi per i senzatetto. Il rischio è che non si idratino abbastanza. E con il “pretesto” di consegnare una bottiglia d’acqua, spiega l’assistente sociale Kevin Walker, gli operatori si informano sullo stato di salute delle persone senza dimora.
Walker e un operatore della protezione civile sono le persone che Ginevra schiera sul terreno a favore dei senzatetto, che da cinque anni figurano sulla lista di persone vulnerabili da seguire in caso di canicola. A complicare le cose, spiega il capo dei servizi sociali Philip Schroft, c’è spesso il consumo di alcol, che nelle giornate calde può essere molto pericoloso.
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