La Francia utilizza un’immagine svizzera per farsi pubblicità
Una panoramica della Val d'Hérens in Vallese.
Keystone / Jean-christophe Bott
La regione francese Provenza-Alpi-Costa Azzurra sta utilizzando un fotomontaggio con un paesaggio elvetico della Val d'Hérens, in Vallese, per promuovere la sua candidatura alle Olimpiadi invernali del 2030. Quel che è peggio che la Svizzera si è vista soffiare i Giochi proprio dalla Francia.
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tvsvizzera.it/fra con Keystone-ATS
Una gaffe davvero imbarazzante quella che ha fatto la regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra. Lo riferisce il quotidiano vallesano Le NouvellisteCollegamento esterno, grazie alla segnalazione di un attento lettore.
Il cartellone pubblicitario mostra uno chalet innevato in primo piano, con sullo sfondo la Val d’Hérens, una valle laterale del Rodano percorsa dal fiume Borgne. Non vi sono dubbi di sorta: un fotografo della testata si è anche recato sul punto esatto in cui è stata scattata la foto.
Il cartellone fonte di imbarazzo.
@La Nouvelliste
Il manifesto in questione, affisso un po’ in tutta la regione francese (vedi qui a lato), scandisce lo slogan “Il sogno olimpico e paralimpico sempre più vicino!” e porta anche le parole del presidente della PACA, Renaud Muselier: “Designando le Alpi francesi, il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) si affida a noi per organizzare giochi responsabili tra neve e chalet. Raccogliamo la sfida, prendiamo in mano il nostro destino!”.
Come noto il CIO ha scelto proprio la candidatura francese per il suo “dialogo mirato”, scartando fra l’altro la proposta elvetica: la decisione definitiva, una formalità, giungerà quest’anno.
Ma cosa è successo? “Il soggetto è stato inizialmente utilizzato per gli auguri per il 2024”, ha indicato l’ufficio stampa della regione francese al giornale vallesano. “L’obiettivo era illustrare il concetto di ‘neve e chalet’. L’immagine è stata trovata in un database a nostra disposizione”.
L’immagine “autentica” del fotografo della Nouvelliste.
@La Nouvelliste, Sacha Bittel.
A causa di “scadenze molto strette” la Val d’Hérens è così finita sul poster olimpico. “È stato uno sfortunato errore dovuto a una comunicazione troppo rapida: avremmo dovuto controllare tre volte”, ammettono i responsabili, che promettono di “non utilizzare più questa immagine”.
“Non sarà un errore grave, ma in Vallese fa un po’ male”, commenta Le Nouvelliste. Soprattutto se si pensa al 29 novembre, quando il CIO ha votato a favore della candidatura francese a scapito di quella svizzera.
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