Le donne vengono uccise, perché donne, ovunque. Sabato sarà la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, un tema più che mai attuale in Italia, dopo il caso della 22enne Giulia Cecchettin, ma che riguarda da vicino anche la Svizzera.
Questo contenuto è stato pubblicato al
5 minuti
tvsvizzera.it/fra con RSI
Nella Penisola su 60 milioni di abitanti, vengono uccise una media di otto donne al mese. Nella Confederazione invece i femminicidi al mese sono 2, ma su una popolazione di 9 milioni. Parliamo di donne uccise da uomini che sono o sono stati i loro compagni, o che non le hanno mai potute avere.
Il patriarcato nelle nuove generazioni
“Il femminicidio non è un delitto passionale, è un delitto di potere, è un omicidio di Stato, perché lo Stato non ci tutela e non ci protegge”, così si è espressa la sorella di Giulia Cecchettin, Elena, sui social media. La 22enne, studentessa prossima alla laurea, è stata trovata in un dirupo, in provincia di Pordenone, pugnalata a morte dal suo ex ragazzo, anche lui 22enne. Anche lui è stato ritrovato, lunedì in Germania, dove si era recato in fuga dopo l’omicidio.
Molti di questi casi durano nell’immaginario collettivo qualche giorno. Poi per la maggior parte vengono dimenticati, anche dai media. Ma con Giulia sembra essere diverso: “Credo che questo caso colpisca soprattutto per la giovane età dei due ragazzi – racconta ai microfoni della RSI Gabriela Giuria Tasville, giurista, direttrice della Fondazione Azione Posti Liberi e attiva presso la Fondazione diritti umani – Per anni abbiamo avuto l’illusione che le nuove generazioni potessero essere più sensibili su determinati argomenti.
Confrontarsi col fatto che un ragazzo di 22 anni possa uccidere una sua fidanzata è qualcosa di tragico e fa riflettere tantissimo sul fatto che sulle donne, ancora oggi, c’è questo retaggio culturale. Le donne sono ancora considerate di proprietà di qualcuno”.
Secondo dei dati raccolti dall’istituto nazionale di statistica italiano, il 17,7% degli intervistati, senza grosse differenze fra uomini e donne, ritiene accettabile che l’uomo controlli in qualche modo la compagna guardando, per esempio, il telefono abitualmente. “Nel 30% degli uomini, tra i 18 e i 29 anni, c’è addirittura un aumento della necessità del controllo, ovvero nelle giovani generazioni, e questo è molto inquietante – spiega Cinzia Sciuto, filosofa, saggista, capo-redattrice di Micromega, che si occupa di diritti civili, laicità e femminismo – Alla base del femminicidio ci sono degli uomini che non riescono a tollerare di dover fare i conti con l’emancipazione delle donne”.
“L’Ufficio federale di statistica svizzero sono anni che fa una distinzione tra i reati violenti e quelli in ambito domestico. Le cifre mostrano che nel 2022 la maggior parte degli omicidi, degli attacchi, sono stati commessi da uomini nei confronti di donne. La violenza sulle donne provoca più morti degli incidenti stradali delle malattie. È questo il dato che non bisogna assolutamente perdere di vista”, puntualizza Tasville.
Per tentare di farvi fronte al fenomeno, da qualche tempo alcuni Cantoni romandi organizzano una formazione nelle farmacie, con l’obiettivo di permettere al personale di meglio identificare e aiutare le vittime. Si tratta di Vaud, Ginevra e ora anche Neuchâtel. Vediamo:
Contenuto esterno
Servono pene più severe
Solo in pochissimi Paesi in Europa esiste il reato specifico di femminicidio, questo rende difficile avere delle statistiche paragonabili tra i vari Paesi. Per le Nazioni Unite è infatti importante identificare un reato come femminicidio e non semplicemente come omicidio.
“L’aggravante di genere è fondamentale, le donne sono in pericolo nei luoghi che dovrebbero essere per loro sicuri. Spesso e volentieri è chi dovrebbe prendersi cura di te, amarti, essere un tuo compagno di vita – nel migliore dei casi – il responsabile di questi atti. Una cosa fondamentale potrebbe essere non far gravare sempre l’onere della prova sulla vittima, perché noi siamo in una situazione dove le donne devono dimostrare che sono vittime e questo rende ancora molto complesso il tutto perché c’è uno stigma sociale tremenda”, continua Tasville.
Delle pene molto più severe di quelle attuali, dove c’è l’aggravante del reato della donna uccisa proprio in quanto donna, potrebbero essere efficaci dal punto di vista del fattore culturale: “Potrebbero essere un segnale da parte della politica e della società per dire quanto seriamente si prende in considerazione il tema.
Non credo affatto al valore deterrente della pena, lo dimostrano tantissimi studi, non c’è sostanzialmente quasi nessuna correlazione tra la severità della pena e la quantità e il numero di delitti commessi e anche nei Paesi dove c’è la pena di morte, non c’è sicuramente un minor numero per esempio di omicidi. Non ha un valore deterrente in sé, ha un valore simbolico molto forte che però deve essere accompagnato a quello che si diceva prima, le donne devono essere innanzitutto credute – conclude Sciuto – Perché la maggior parte delle donne ha semplicemente paura di denunciare? Perché ha paura banalmente di non essere creduta e che gli elementi vengano sottovalutati”.
In Italia mancano infermieri e la colpa è (anche) della Svizzera
Questo contenuto è stato pubblicato al
La mancanza di personale infermieristico in Italia si sta facendo sempre più marcata e in estate rischia di esserci una vera e propria crisi.
Questo contenuto è stato pubblicato al
La consigliera federale Elizabeth Baume-Schneider, presente al Festival di Cannes, si dice fiduciosa per il futuro del cinema rossocrociato.
Questo contenuto è stato pubblicato al
In Ucraina è entrata in vigore sabato 18 maggio la legge che ha abbassato l'età del reclutamento militare da 27 a 25 anni.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Le trattative per la liberazione degli ostaggi in mano ad Hamas sono state sospese. Ad annunciarlo un'emittente israeliana.
Eurovision 2025, (quasi) tutto esaurito negli hotel delle grandi città elvetiche
Questo contenuto è stato pubblicato al
Data e luogo del prossimo Eurovision Song Contest non sono ancora noti, ma nei principali centri urbani della Confederazione gli hotel sono stati presi d'assalto per il mese di maggio dell'anno prossimo.
Per il Vaticano nessuno è obbligato a credere ai fenomeni soprannaturali
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il Vaticano ha presentato venerdì le nuove linee guida per valutare se e quando si può parlare di eventi soprannaturali.
Il Regno Unito inasprisce le regole per ottenere un permesso di lavoro
Questo contenuto è stato pubblicato al
Per cercare di contenere il fenomeno migratorio, il Regno Unito ha innalzato del 40% la soglia di reddito annuo minimo che serve per ottenere il permesso di lavoro.
Questo contenuto è stato pubblicato al
La città di Coira, capitale del canton Grigioni, è diventata uno dei maggiori centri di consumo di stupefacenti in Svizzera. Tra questi anche una "new entry": il Fentanyl.
Non considerare i legami con la patria per l’espulsione di criminali stranieri
Questo contenuto è stato pubblicato al
Un'iniziativa parlamentare democentrista chiede che possano venire espulsi dalla Svizzera gli autori d'infrazioni gravi anche se il loro ritorno nel Paese d'origine rappresenta per loro un pericolo.
In Svizzera il 45% delle api selvatiche è minacciato
Questo contenuto è stato pubblicato al
A pochi giorni dalla Giornata internazionale delle api, che cade il 20 maggio, l'Ufficio federale dell'ambiente (UFAM) ha pubblicato venerdì la nuova Lista rossa delle api, che fa il punto sulle specie minacciate.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Quanto c’è di italiano nella violenza sessuale giovanile?
Questo contenuto è stato pubblicato al
Due stupri di gruppo a Palermo e Caivano da parte di giovani sollevano interrogativi: Quale influenza hanno le tradizioni conservatrici? E quanto è diffusa la violenza sessuale?
Questo contenuto è stato pubblicato al
In Svizzera ogni due settimane una donna viene uccisa dal partner. Nel 96% dei casi, gli omicidi in ambito relazionale le vittime sono donne.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Un migliaio di persone ha manifestato domenica a Zurigo per chiedere misure più incisive contro la violenza domestica. Un tema che sarà oggetto questa settimana di una mozione in Parlamento.
Femminicidio in Svizzera, le statistiche sono fuorvianti
Questo contenuto è stato pubblicato al
La piaga degli omicidi di donne è drammatica in Svizzera,. Dall'inizio dell'anno sono stati segnalati già 21 casi.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Undici donne uccise in Svizzera nei primi tre mesi dell'anno. Uno specifico progetto volto a prevenire un fenomeno sempre più allarmante.
Uccide l’ex moglie e si spara, dramma a Bellinzona
Questo contenuto è stato pubblicato al
Un uomo di 53 anni ha ucciso domenica a colpi di pistola l'ex moglie lungo le sponde del fiume Ticino e poi si è suicidato.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Un'azione di protesta "da uomo a uomo" inscenata a Biella ha ispirato iniziative a Torino, Milano, Roma. Intervista all'ideatore del primo flashmob.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Un finale capovolto con un piccolo problema con la pistola: al momento dello sparo non ha funzionato come avrebbe dovuto. Gli applausi, calorosi, sono stati per cast, orchestra e coro, contestazioni all’uscita del regista. Una Carmen contro il femminicidio, quella portata in scena al Maggio, che già alla vigilia aveva suscitato reazioni per la modifica apportata…
Non è stato possibile registrare l'abbonamento. Si prega di riprovare.
Hai quasi finito… Dobbiamo verificare il tuo indirizzo e-mail. Per completare la sottoscrizione, apri il link indicato nell'e-mail che ti è appena stata inviata.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.