Non considerare i legami con la patria per l’espulsione di criminali stranieri

Un'iniziativa parlamentare democentrista chiede che possano venire espulsi dalla Svizzera gli autori d'infrazioni gravi anche se il loro ritorno nel Paese d'origine rappresenta per loro un pericolo.
La Commissione delle istituzioni politiche del Consiglio nazionale (CIP-N) ha dato seguito a un’iniziativa parlamentare del consigliere nazionale democentrista (UDC, destra conservatrice) vallesano Jean-Luc Addor (UDC/ VS) che chiede che gli stranieri colpevoli di crimini violenti andrebbero espulsi dalla Svizzera senza considerare il loro legame con il Paese di origine. Il dossier passa ora all’omologa commissione degli Stati.
Nel motivare la propria decisione, la CIP-N pensa che la clausola dei casi di rigore Collegamento esternosia applicata in modo troppo generoso dai giudici, in particolare quando si tratta d’infrazioni gravi per le quali l’interesse pubblico alla pronuncia dell’espulsione risulta molto grande. Di conseguenza, quello che doveva essere l’eccezione è divenuto la norma per la commissione, secondo cui questa tendenza dev’essere invertita, indica una nota odierna dei servizi parlamentari.
La Legge federale sugli stranieri e la loro integrazione (LStrI) e la Legge sull’asilo (LAsi) prevedono, a determinate condizioni, la possibilità di rilasciare un permesso di dimora a favore di un cittadino straniero qualora un suo allontanamento lo posizionerebbe in una situazione personale d’estrema gravità (Segreteria di Stato della migrazione – SEM).
A detta dell’autore dell’iniziativa parlamentare – tra l’altro ex giudice istruttore – nel canton Neuchâtel, per esempio, la clausola dei casi di rigore è applicata in quasi tre casi su quattro. A detta di Addor non si tratta nemmeno di un fatto isolato, “poiché in Svizzera il 40% delle persone condannate per un reato per il quale è prevista l’espulsione obbligatoria beneficia di questa clausola”, si legge nella motivazione che accompagna l’iniziativa.

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Sebbene non si tratti di abolire la clausola in questione, per Addor sarebbe opportuno rivedere la scala di valori su cui i giudici devono basarsi quando procedono alla ponderazione degli interessi prevista dalla legge. La formulazione attuale del testo è stata interpretata in modo tale da rendere quasi impossibile l’espulsione quando l’autore ha pochi legami con il proprio Paese.

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