I contribuenti elvetici non potranno aumentare le detrazioni per i premi di cassa malati nella loro dichiarazione dei redditi per l’imposta federale diretta. Dopo il Consiglio degli Stati, il Nazionale ha bocciato martedì mattina la proposta governativa con 103 voti a 72 e 8 astenuti.
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tvsvizzera.it/fra con Keystone-ATS
Il disegno di legge, frutto di una mozione del vodese Jean-Pierre Grin inoltrata nel 2017, proponeva, in particolare, di portare la deduzione per le persone sole a 3’000 franchi (attualmente 1’700 franchi), quella per i coniugi a 6’000 franchi (oggi 3’500 franchi) e a 1’200 franchi quella per ogni figlio o persona bisognosa (oggi 700 franchi). Il mancato introito per le casse federali era stimato in 400 milioni di franchi l’anno.
Il voto di non entrata nel merito è giunto alla fine di un dibattito non lungo, ma acceso, con liberali e democentristi che si sono battuti per un aumento delle deduzioni e il campo rosso-verde, sostenuto dal Centro e dai Verdi-liberali, che ha invece perorato la bocciatura per ragioni essenzialmente finanziarie, ma anche di equità fiscale.
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Un progetto per pochi “ricchi”, per la sinistra
Alla luce del previsto calo delle entrate, non riteniamo opportuno sgravare in primo luogo le fasce di reddito più elevate, mentre il 40% circa dei contribuenti – che a causa del loro basso reddito non pagano l’imposta federale diretta – non ne trarrebbe alcun vantaggio, ha affermato in aula a nome della commissione il socialoista Samuel Benhadan.
Un gesto per il ceto medio
Il democentrista Thomas Aeschi – che ha attaccato il Centro per aver sostenuto il progetto governativo in procedura di consultazione per poi cambiare idea – pensa invece che, in considerazione del crescente onere finanziario che grava sulla popolazione a causa dell’aumento costante dei premi di cassa malattia, uno sgravio fiscale sia opportuno, soprattutto per il ceto medio-superiore, ovvero la fascia di reddito che garantisce gran parte del gettito fiscale.
Finanze sotto pressione
Nel suo intervento, la “ministra” delle finanze, Karin Keller-Sutter, ha ammesso che la situazione tesa delle finanze federale è motivo sufficiente per sostenere la bocciatura del progetto, tanto più che l’aumento delle deduzioni non andrebbe a vantaggio dei ceti più bisognosi: il 40% delle economie domestiche non paga nemmeno l’imposta federale diretta, ha sottolineato il consigliere federale liberale.
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