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Alain Berset tenta la fortuna in Europa

Alain Berset.
L'ex consigliere federale tenta la sorte in Europa. KEYSTONE/KEYSTONE / ANTHONY ANEX

Alain Berset è in corsa per diventare Segretario generale del Consiglio d'Europa. A contendergli il posto il belga Didier Reynders e l'estone Indrek Saar.

La conferma è arrivata lunedì nel tardo pomeriggio. L’ex consigliere federale Alain Berset figura sul ticket per l’elezione del segretario generale del Consiglio d’Europa. Lo ha annuncia il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE). L’Assemblea parlamentare europea procederà all’elezione il prossimo 25 giugno.

La candidatura di Berset era stata annunciata in gennaio. Segretaria generale dal 2019, la croata Marija Pejcinovic Buric non ha voluto ripresentarsi. Il suo mandato, che scade in settembre, è stato marcato dalla crisi in Ucraina, seguita dall’esclusione della Russia dal Consiglio nel marzo 2022.

+ Consiglio d’Europa: Alain Berset si candida alla carica di segretario generale

Il 51enne friburghese, a capo del Dipartimento federale dell’interno (DFI) per tre legislature (tra il 2011 e il 2023) nonché presidente della Confederazione nel 2018 e nel 2023, è stato ascoltato mercoledì scorso dai ministri del Consiglio d’Europa

Altri due nomi sul ticket

In corsa, oltre a Berset, troviamo il 65enne belga Didier Reynders, commissario europeo della giustizia nella Commissione von der Leyen dal 2019. In precedenza, ha ricoperto per 20 anni diversi incarichi ministeriali all’interno del suo Paese: è stato ministro delle finanze, ministro degli affari esteri, ministro della difesa e vice primo ministro.

L’altro candidato è l’estone Indrek Saar, classe 1973, che invece è stato membro del Parlamento nazionale per dodici anni a fianco dei socialdemocratici. Il suo mandato parlamentare si è interrotto per quattro anni, per assumere la carica di ministro della cultura. Il 51enne è stato inoltre membro della delegazione estone al Consiglio d’Europa.

Il Consiglio d’Europa, che ha sede a Strasburgo, si occupa di promuovere i diritti umani, la democrazia e lo Stato di diritto nei suoi 46 Stati membri. Conclude accordi intergovernativi di diritto internazionale vincolanti, come la Convenzione europea dei diritti dell’uomo, allo scopo di incentivare il progresso economico e sociale e di salvaguardare il patrimonio comune sviluppato finora.

La Svizzera vi ha aderito il 6 maggio 1963 diventandone il 17esimo Stato membro.

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