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snowboarder sulla neve

Oggi in Svizzera

Care lettrici e cari lettori, 

non c'è più la "swissness" di una volta… Se il traffico ferroviario elvetico resta campione indiscusso in Europa (per sapere di cosa sto parlando dovrete leggere le notizie del giorno qui sotto), non si può dire altrettanto di quello aereo. La "Global Airline Ranking", classifica internazionale dei servizi aerei, piazza la nostrana SWISS in 48esima posizione, ossia peggio di Easyjet (45). La prima in classifica, senza grandi sorprese, è la Qatar Airways.  

Insomma… Nella Confederazione il treno rimane ancora il mezzo di locomozione più affidabile (anche se non il più economico). 

Buona lettura delle altre notizie del giorno.  

specchio da incrocio in strada riflette parte di un edificio in costruzione e di una gru
Keystone / Arno Balzarini

La Svizzera da 10 milioni di abitanti sarà confrontata con una penuria di alloggi. Se il mondo politico non interviene, i prezzi degli immobili e, di conseguenza, gli affitti cresceranno più dei salari; in tal caso si costruirà di meno, e la popolazione sarà portata a “stringersi”, ossia a limitare il proprio spazio abitativo.  È quanto emerge da un’analisi pubblicata oggi da UBS. 

Stando agli esperti della banca guidata da Sergio Ermotti, la popolazione residente permanente supererà la barriera dei 9 milioni nella prima metà del 2024, mentre la soglia dei 10 milioni dovrebbe essere raggiunta entro la metà del 2030

Questo ulteriore milione di persone stabilirà probabilmente nuovi record: mai prima di allora la popolazione sarà aumentata così rapidamente. E mai questa crescita, dovuta alla forte immigrazione, sarà stata accompagnata da una così scarsa attività edilizia. 

La creazione di spazi abitativi più che sufficienti e la massiccia espansione dell’infrastruttura di trasporto, sono responsabili del fatto che gli affitti sono aumentati molto meno dei salari da quando la Svizzera ha raggiunto i 5 milioni di abitanti nel 1955. Il rischio è che si inverta la tendenza degli ultimi 70 anni, che ha visto la diminuzione del costo degli alloggi, l’ampliamento dello spazio per persona e un più elevato comfort abitativo. Vi sarà infatti una carenza cumulativa di almeno 150’000 appartamenti entro il 2034, dovuta al rallentamento dell’attività edilizia. 

pesona consulta prospetto su cambio lavoro
© Keystone / Christian Beutler

Tre lavoratori e lavoratrici su quattro (il 76%) in Svizzera sono aperti all’idea di cambiare impiego nel 2024. È quanto emerge da un sondaggio realizzato dalla multinazionale del reclutamento del personale Robert Walters. 

“Le persone cercano un cambiamento nella loro vita lavorativa per una serie di motivi”, spiega Christian Atkinson, direttore della filiale elvetica del gruppo, citato in un comunicato. “Un terzo delle intervistate e degli intervistati decide di cambiare per fare carriera, puntando a una crescita professionale attraverso nuove sfide e opportunità”. 

Due gli aspetti importanti messi in luce dai risultati dell’indagine: sia la leadership, che la cultura aziendale avrebbero un forte impatto sulla decisione di cambiare lavoro. La mancanza di leadership motiverebbe il 20% delle persone intervistate: “Le scarse pratiche in questo campo creano un ambiente di lavoro demoralizzante, spingendo i e le dipendenti a cercare condizioni di attività migliori altrove”, sostiene Atkinson. 

Il 39% si aspetta inoltre un aumento di stipendio dal proprio attuale datore di lavoro nel 2024 e il 17% prenderebbe in considerazione l’idea di cambiare impiego se questa aspettativa non venisse soddisfatta.  

snowboarder sulla neve
© Keystone / Gian Ehrenzeller

Sciare in Svizzera costa sempre di più: nel mese di febbraio la settimana bianca costerà in media il 24% in più rispetto al 2022. Per le famiglie l’aumento sarà del +33%, mentre per le coppie senza figli “solo” il +15%.  

I dati emergono da un’analisi condotta in novembre dalla Banca Cler e dall’istituto di ricerca economica BAK Economics, che ha tenuto conto di quattordici comprensori sciistici: Airolo (canton Ticino), St. Moritz (Grigioni), Davos-Klosters (Grigioni), Flims-Laax-Falera (Grigioni), Arosa-Lenzerheide (Grigioni), Andermatt-Sedrun (Uri e Grigioni), Engelberg-Titlis (Obvaldo), Gstaad (Berna), Jungfrau (Berna e Vallese), Adelboden-Lenk (Berna), Zermatt (Vallese), Aletsch-Arena (Berna e Vallese), Verbier (Vallese) e Saas-Fee (Vallese). 

Sono stati confrontati gli oneri comprensivi di skipass per otto giorni, sette notti in un appartamento di vacanza per una famiglia composta da due adulti e due bambini di 7 e 10 anni, o per una coppia in albergo, noleggio di scarponi e sci, tassa di soggiorno e scuola di sci per i bambini (cinque mezze giornate). Non sono invece stati presi in considerazione i costi variabili come vitto, divertimenti e spese di viaggio. A salire di più – fino al +41% – sono stati i prezzi degli alloggi

In vetta alla classifica delle mete più costose si trovano Verbier, Saas-Fee e Zermatt, dove una settimana bianca costa circa il 67% in più rispetto alle regioni più convenienti, ossia Airolo, Adelboden-Lenk e Aletsch-Arena. I prezzi degli skipass sono saliti in media del 9%, con un picco a Zermatt (+27%) e a Flims-Laax-Falera (+25%). Aumentati, anche se di poco, i costi delle scuole di sci (+3%) e del noleggio di materiale (+1%). 

entrata principale della stazione ferroviaria di zurigo
Keystone / Martin Ruetschi

La stazione ferroviaria di Zurigo è stata nuovamente eletta la migliore d’Europa, come già avvenuto nel 2022. L’European Railway Station IndexCollegamento esterno piazza Berna al terzo posto, dietro a Vienna e a pari merito con quella principale di Berlino. 

Per stilare la classifica sono state analizzate le 50 stazioni del Vecchio continente con il maggior numero di passeggeri. Determinanti per il punteggio sono fattori come la facilità di acquisire i biglietti, le possibilità di fare acquisti, l’accesso per persone disabili, i collegamenti nazionali e internazionali, la presenza di ristoranti e il Wi-Fi gratuito. 

Zurigo, ospite ormai quasi fissa nella Top 10, si è aggiudicata 102 punti, Vienna 94 e Berna e Berlino 90. Al settimo posto della classifica c’è anche una destinazione italiana: Napoli Centrale (86 punti), che si dimostra così essere meglio piazzata di Milano, che nel 2022 era al secondo posto, ma che nel frattempo ha perso numerose posizioni, piazzandosi alla 29esima.  

Il fondo della classifica è tedesco al 100%: le cinque stazioni meno accoglienti per passeggeri e passeggere sono Berlino Ostkreuz (54 punti), Berlino Gesundbrunnen (54), Berlino Zoologischer Garten (54), Monaco-Pasing (52) e Brema (39). Questi poco felici risultati sono dovuti agli enormi ritardi e ai quindi lunghi tempi di attesa che i viaggiatori devono affrontare quotidianamente. 

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