“Too big to fail non andava bene per Credit Suisse”
Secondo la consigliera federale Karin Keller-Sutter, la normativa "too big to fail" non è adatta a una banca d'importanza sistemica come Credit Suisse.
Questo contenuto è stato pubblicato al
4 minuti
tvsvizzera.it/mrj con Keystone-ATS
Le normative svizzere “too big to fail” non si prestano facilmente alla liquidazione di una banca d’importanza sistemica attiva a livello mondiale. Lo ha afferma, in un’intervista concessa all’edizione della Neue Zürcher Zeitung in edicola sabato, la ministra elvetica delle finanze Karin Keller-Sutter, tornando sull’acquisizione di Credit Suisse (CS) da parte di UBS.
“Nella pratica, i danni economici sarebbero considerevoli”, ha dichiarato la consigliera federale. Anche se una liquidazione del numero due bancario elvetico sarebbe stata possibile da un punto di vista giuridico, “non era certo il momento di fare esperimenti”.
Keller-Sutter ha assicurato inoltre che nessuno da fuori ha fatto pressione sulla Svizzera durante le trattative. Non è vero che “siamo stati spinti verso una direzione”.
Altri sviluppi
Altri sviluppi
Ambasciatore USA a Berna: “Per Credit Suisse nessuna pressione da Washington”
Questo contenuto è stato pubblicato al
L’ambasciatore statunitense a Berna Scott Miller si dice soddisfatto della soluzione trovata per il salvataggio di Credit Suisse.
La ministra liberale-radicale ha poi respinto l’idea, peraltro avanzata dal suo stesso partito, di separare la divisione svizzera di CS dal resto del gruppo, così da mantenerla una banca indipendente. Ciò vorrebbe in effetti dire “mettere in pericolo l’operazione inserendo nuove condizioni, con tutte le conseguenze del caso per l’economia svizzera e i mercati finanziari internazionali. È troppo rischioso.”
La consigliera federale ha anche rispedito al mittente le critiche secondo cui le autorità di vigilanza del settore sarebbero restate a lungo spettatrici nel collasso di CS. L’istituto “ha sempre rispettato le esigenze in materia di capitale e liquidità”. A proposito del suo operato, si è difesa dicendo di aver informato l’insieme del Governo a inizio febbraio sugli scenari d’emergenza. “La decisione di principio di nazionalizzare Credit Suisse era pure stata preparata sotto forma di ordinanza”.
Keller-Sutter ha ribadito di essere convinta che l’acquisizione di CS da parte di UBS, con garanzie federali, sia la variante migliore. “Tutte le altre opzioni erano, ai nostri occhi, più rischiose per lo Stato, il contribuente, la nostra piazza finanziaria e i mercati”.
Quanto alla collera della popolazione per gli aiuti ai “grandi”, Keller-Sutter dichiara di capirla, aggiungendo di aver dovuto a sua volta ingoiare questo boccone amaro, considerando che sono stati errori dirigenziali a provocare tale situazione, e di essere personalmente da sempre contro le remunerazioni esorbitanti dei manager bancari.
La ministra delle finanze ha anche evidenziato come, malgrado questo maxi-salvataggio, l’intenzione resti quella di frenare la crescita delle spese della Confederazione. Le aeree prioritarie saranno quelle che dispongono di un buon cuscinetto, come il fondo per le infrastrutture ferroviarie e l’assicurazione contro la disoccupazione.
Contenuto esterno
Prelevata una somma miliardaria
La ministra delle finanze ha fatto sapere sabato nel corso della trasmissione “Samstagsrundschau” dell’emittente radiofonica svizzero-tedesca SRF che lo scorso fine settimana Credit Suisse ha già prelevato una somma miliardaria, attingendo alla garanzia concessa dalla Confederazione e dalla Banca nazionale svizzera (BNS).
Keller-Sutter non ha però rivelato la cifra esatta del prelievo, affermando di non esserne a conoscenza. La BNS sarebbe tuttavia al corrente dell’ammontare, ha aggiunto. Il prelievo si è reso necessario poiché clienti sia svizzeri che esteri hanno continuato e continuano a ritirare denaro e perché altri istituti bancari hanno a loro volta richiesto delle garanzie.
80 anni fa, 20 persone persero la vita nel Lago dei Quattro Cantoni
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nell'ottobre del 1944, una festa di matrimonio sfociò in un grave incidente navale, il peggiore mai avvenuto in Svizzera.
La soddisfazione sul posto di lavoro si misura con la frequenza di risate
Questo contenuto è stato pubblicato al
A chi ride di rado viene inviata una mail per risollevargli il morale, per esempio con un video divertente. Sembra una barzelletta ma l'apparecchio viene davvero testato negli uffici dell'assicurazione Baloise.
Aumenta la fiducia dei consumatori, ma crolla la sicurezza sull’impiego
Questo contenuto è stato pubblicato al
Gli svizzeri e le svizzere guardano al futuro economico con un po' meno apprensione: la fiducia dei consumatori è in lieve aumento.
La Svizzera condanna l’attacco israeliano alle forze di pace in Libano
Questo contenuto è stato pubblicato al
Due caschi blu dell'UNIFIL sono stati feriti dal fuoco delle Forze armate israeliane suscitando reazioni, oltre che dall'ONU stessa, anche, tra gli altri, da Berna, Cremlino e Pechino.
Questo contenuto è stato pubblicato al
AutoPostale deve risparmiare e prevede fino a un massimo di 70 licenziamenti, soprattutto in ambito amministrativo.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Aurore poari sono state ben visibili localmente ieri sera nei cieli svizzeri. Sono state immortalate da diverse webcam, tra cui quella del Weisshorn di Arosa, nei Grigioni. A causa della copertura nuvolosa variabile, lo spettacolo non è stato avvistato ovunque.
Zurich Film Festival, premio alla carriera a Emil Steinberger
Questo contenuto è stato pubblicato al
Tra le molte cose fatte, il 91enne cabarettista lucernese annovera il ruolo principale ne "Il fabbricasvizzeri", film cult del 1978 sull'immigrazione in Svizzera e record di incassi.
Venerdì è (forse) il giorno migliore per osservare la cometa Tsuchinshan-Atlas
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nei prossimi giorni l'orbita della cometa Tsuchinshan-Atlas raggiungerà il punto più vicino alla Terra. A causa delle condizioni meteorologiche, domani sarà probabilmente il giorno migliore per osservare il corpo celeste a occhio nudo.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
UBS e Credit Suisse indagate negli USA per aiuti agli oligarchi russi
Questo contenuto è stato pubblicato al
Si profilano nuovi guai per UBS e Credit Suisse, che è stata appena rilevata dalla prima. Le autorità statunitensi stanno infatti indagando sui loro rapporti con facoltosi personaggi russi vicini al Cremlino.
Matrimonio UBS-CS, gli studi d’avvocatura affilano le armi
Questo contenuto è stato pubblicato al
Importanti studi legali contestano le modalità con cui è stata condotta, sotto la regia delle autorità elvetiche, l’acquisizione della banca.
Credit Suisse, il mercato del lavoro svizzero si appresta ad incassare un duro colpo
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il tracollo di Credit Suisse sta suscitando molte preoccupazioni per il numero di persone che perderanno il posto di lavoro dopo la fusione con UBS.
UBS-Credit Suisse, tutto il mondo reagisce (con stupore)
Questo contenuto è stato pubblicato al
Dopo l’acquisizione lampo di Credit Suisse da parte di UBS, i quotidiani esteri cercano il motivo che ha spinto la seconda banca elvetica al tracollo.
Non è stato possibile registrare l'abbonamento. Si prega di riprovare.
Hai quasi finito… Dobbiamo verificare il tuo indirizzo e-mail. Per completare la sottoscrizione, apri il link indicato nell'e-mail che ti è appena stata inviata.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.