L'ambasciatore statunitense a Berna Scott Miller si dice soddisfatto della soluzione trovata per il salvataggio di Credit Suisse. Critica però la Svizzera riguardo al divieto di riesportazione di armi, considerandolo un aiuto indiretto alla Russia.
Questo contenuto è stato pubblicato al
3 minuti
tvsvizzera.it/mrj
In un’intervista rilasciata alla Radiotelevisione della Svizzera italiana RSI, l’ambasciatore degli Stati Uniti a Berna Scott Miller ha sottolineato come l’operazione di salvataggio di Credit Suisse da parte di UBS sia stata accolta positivamente negli USA e ha escluso che ci siano state pressioni da parte di Washington.
“Siamo contenti che tutti gli attori in gioco siano arrivati a una soluzione per Credit Suisse”, ha dichiarato. “Le conseguenze di un fallimento della banca sarebbero state enormi per i mercati finanziari [di tutto il mondo], quindi sono contento che sia stata trovata una soluzione.”
Incomprensione per il divieto di riesportare armi
Per quanto riguarda la grande pressione esercitata sulla Svizzera da parte degli USA, Miller nega: “Vista la dinamicità e la velocità con cui si è sviluppata la situazione, non c’è stata pressione da parte mia o della mia squadra”. Gli Stati Uniti, ha aggiunto, “rispettano la capacità della Svizzera di gestire queste situazioni finanziarie complesse. Non penso serva della pressione”. Ci sono però stati contatti e chiamate tra la segretaria al tesoro statunitense Janet Yellen e la ministra a capo del Dipartimento federale delle finanze Karin Keller-Sutter: “È normale che il ministro del tesoro americano si preoccupi della salute dei sistemi finanziari globali. Posso quindi immaginare che queste chiamate tra colleghe ci siano state.”
Altri sviluppi
Altri sviluppi
Caccia ai beni degli oligarchi, Ucraina e USA premono su Berna
Questo contenuto è stato pubblicato al
Chiesto uno sforzo maggiore nella ricerca dei patrimoni nascosti nelle banche elvetiche riferibili ai russi colpiti dalle sanzioni internazionali.
L’ambasciatore si è poi soffermato sui fondi russi, la cui presenza nella Confederazione è importante: “Con i nostri alleati europei stiamo cercando di trovare i fondi di russi sanzionati. Secondo i dati forniti l’anno scorso dall’Associazione delle banche svizzere, oltre 100 miliardi si trovano in Svizzera. Non sono tutti soldi sotto sanzione certo, ma credo che possiamo ancora fare molto ancora per identificare – attraverso società e holding – i beneficiari di questi averi”.
Infine, sempre riguardo al conflitto tra Russia e Ucraina, il diplomatico ha detto di non capire la posizione elvetica riguardo alla riesportazione di armi: “Gli Stati Uniti capiscono la neutralità svizzera al 100%. Abbiamo invece delle difficoltà a capire perché ai nostri alleati non sia permesso di riesportare armi acquistate in Svizzera 10-15 anni fa. Gli USA sono preoccupati per la sicurezza dell’Europa e della possibilità dell’Ucraina di difendersi. Secondo me e secondo il mio Paese il divieto di riesportazione favorisce l’aggressore, impedendo a Kiev di difendere sé stessa, la sua popolazione e le sue infrastrutture.
“No” del Tribunale federale all’indennizzo degli azionisti di Credit Suisse
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il Tribunale federale respinge il ricorso contro la Confederazione presentato da una coppia che aveva acquistato 38'000 azioni del Credit Suisse tra il 10 e il 15 marzo 2023.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Harvard fa causa all'amministrazione Trump per il blocco delle iscrizioni degli studenti stranieri. Nell'azione legale l'ateneo spiega che la decisione dell'amministrazione viola il primo emendamento.
Differenze importanti fra cantoni e regioni nell’apprendimento delle lingue
Questo contenuto è stato pubblicato al
Non tutte le allieve e gli allievi svizzeri raggiungono le competenze di base di comprensione scritta nella lingua di scolarizzazione: la media nazionale è dell'82%, con quote cantonali che variano tra il 69% e l'87%.
Nel 2024 in Svizzera si è lavorato otto minuti in meno per settimana
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nel 2024 gli svizzeri hanno lavorato in media 40 ore e 4 minuti per settimana, cioè otto minuti in meno che l'anno prima. Nello spazio di cinque anni la flessione è stata di 50 minuti, emerge dai dati pubblicati oggi dall'Ufficio federale di statistica (UST).
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nell'area della frana di Blatten, nella Lötschental in Vallese, stasera è crollata un'altra parte dell'area gravemente instabile sul Kleines Nesthorn. Due terzi del materiale instabile si sono ormai staccati.
Philippe Lazzarini si rammarica che la Svizzera non faccia di più per Gaza
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il Commissario generale Unrwa Philippe Lazzarini ritiene "deplorevole" che la Confederazione "non si metta in prima linea" per chiedere l'immediata ripresa degli aiuti umanitari alla Striscia di Gaza.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Come il suo predecessore, anche il nuovo presidente dalla Conferenza dei direttori cantonali della pubblica educazione (CDPE), Christophe Darbellay, si è espresso a favore del divieto dei telefoni cellulari nelle scuole.
Obiettivi climatici, alla Svizzera servono molti più impianti solari
Questo contenuto è stato pubblicato al
Per raggiungere i suoi obiettivi climatici, la Svizzera ha bisogno nettamente più energia da vento e sole. È la conclusione a cui giunge un nuovo rapporto di un consorzio di ricerca elvetico.
Questo contenuto è stato pubblicato al
La Giornata nazionale sui problemi legati all'alcool, che si tiene oggi, mira a sensibilizzare le persone sulle conseguenze negative della stigmatizzazione sociale per chi ha un consumo problematico di bevande alcooliche.
Smantellato il radar per il monitoraggio continuo del Pizzo Cengalo
Questo contenuto è stato pubblicato al
La montagna nella Val Bondasca in Bregaglia (canton Grigioni), da dove si staccarono oltre tre milioni di metri cubi di roccia nel 2017, non verrà più monitorata continuamente. La conferma è stata data ieri dal vicesindaco Ueli Weber ai microfoni della RSI.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Società svizzere sanzionate per il loro sostegno all’apparato militare russo
Questo contenuto è stato pubblicato al
Molte delle sanzioni toccano direttamente la Svizzera. L’Ufficio di controllo dei beni stranieri (OFAC) del Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha dichiarato di aver identificato “una rete globale di facilitatori finanziari, sostenitori e altri soggetti associati a due membri dell’élite legata al Cremlino, le cui fortune sono intrecciate con l’Occidente”. Il cittadino svizzero Alexander-Walter…
UBS e Credit Suisse indagate negli USA per aiuti agli oligarchi russi
Questo contenuto è stato pubblicato al
Si profilano nuovi guai per UBS e Credit Suisse, che è stata appena rilevata dalla prima. Le autorità statunitensi stanno infatti indagando sui loro rapporti con facoltosi personaggi russi vicini al Cremlino.
USA, multa da 98,5 milioni per la Banca cantonale zurighese
Questo contenuto è stato pubblicato al
“Siamo sollevati perché siamo riusciti, dopo sette anni, a porre fine all’inchiesta con un dialogo obiettivo con le autorità americane”, sottolinea il presidente del consiglio della banca, Jörg Müller-Ganz, citato in una nota. Due collaboratori, uno dei quali ormai in pensione, devono ancora concludere i procedimenti che li concernono dal 2012. La banca assicura che…
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.