Alcune città svizzere vietano i raduni a causa del conflitto in Medio Oriente
In considerazione delle tensioni sulla sicurezza in seguito alla guerra in Medio Oriente, diverse città svizzere hanno imposto il divieto di manifestare. Questa settimana a Zurigo non sono ammesse manifestazioni legate alla situazione tra Israele e Gaza, mentre Basilea ha vietato qualsiasi tipo di raduno.
Data la situazione tesa in materia di sicurezza in seguito alla guerra in Medio Oriente, vari enti pubblici hanno vietato manifestazioni per periodi di tempo più o meno prolungati. Basilea ha proibito ogni assembramento, di qualsiasi natura esso sia.
Nella città sul Reno, il divieto si applica quindi anche a una manifestazione programmata per sabato dagli oppositori alle misure per lottare contro il Covid-19, ha indicato a Keystone-ATS un portavoce della polizia cantonale. La "Dimostrazione per la pace, la libertà e la sovranità", inizialmente autorizzata, non potrà quindi tenersi, come nemmeno la controdimostrazione indetta da gruppi antifascisti.
A Zurigo, per questa settimana, sono state inoltrate sette richieste di manifestazioni legate al conflitto, ha dichiarato a Keystone-ATS un portavoce del dicastero della sicurezza. La probabilità che si verifichino danni a persone e cose è molto alta e le autorità cittadine hanno quindi deciso di prendere misure per evitare problemi.
+ Manifestazione filopalestinese a Berna
Lo stesso ha fatto Berna. Contattato da Keystone-ATS, il municipale Reto Nause (Centro), responsabile del dicastero della sicurezza, dell'ambiente e dell'energia, ha fatto riferimento a un'agenda fitta di impegni. La città "è piena questo fine settimana", ha sottolineato Nause. C'è la aprtita di calcio ad alto rischio tra la compagine di casa Young Boys e quella dello Zurigo, ci sarà la prima dello spettacolo di luci proiettate su Palazzo federale "Rendez-vous Bundesplatz" e, non da ultimo le elezioni federali.
Lo scorso sabato si è svolta nella capitale una manifestazione autorizzata a favore della Palestina. Si è trattato di un'opportunità per la città di mostrare la propria solidarietà, ha dichiarato Nause. Tuttavia, a causa dell'attuale situazione di sicurezza, non è possibile che siano organizzate dimostrazioni a ritmo settimanale legate al conflitto in Medio Oriente. Dopo il fine settimana, la Città valuterà eventuali nuove richieste "come sempre", caso per caso.
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