Le forti precipitazioni degli scorsi giorni hanno fatto salire il livello di specchi e corsi d'acqua romandi a un livello preoccupante.
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tvsvizzera.it/mrj
Nella Svizzera romanda continua a preoccupare il livello di fiumi e laghi. Il lago di Neuchâtel è un sorvegliato speciale in queste ore poiché è a rischio di esondazione. Inquieti anche diversi agricoltori i cui campi si sono trasformati in veri e propri stagni: i suoli, saturi di acqua, non riescono più a drenare.
È il caso del contadino vodese Joël Bonny , che ai microfoni della Radiotelevisione della Svizzera italiana RSI spiega che le patate che coltiva “sono sott’acqua da giorni, sono molli e marciranno. Non si può fare niente”. Dal 13 ottobre fino a oggi, spiega, ha smesso di piovere solo per quattro giorni. Anche se la maggior parte della raccolta è stata conclusa, ci saranno comunque delle perdite economiche (Bonny stima una perdita tra i 100’000 e i 200’000 franchi). Ci si aspetta inoltre un aumento dei prezzi a causa del raccolto ridotto. Un problema che “non riguarda solo la Svizzera, ma tutta l’Europa”.
Come districarsi, quindi, tra periodi di siccità alternati a periodi di precipitazioni sovrabbondanti causati dai cambiamenti climatici in corso? “La soluzione è evolvere, adottando nuove tecniche di produzione, come per esempio iniziare a lavorare nei campi prima di quanto abbiamo fatto finora”.
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