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“È triste dire addio a un ghiacciaio che muore”

Person sitting above the Aletsch glacier in Switzerland
Il ghiacciaio dell'Aletsch, uno dei più grandi in Europa e iscritto nel Patrimonio mondiale dell'UNESCO. Keystone / Anthony Anex

I ghiacciai svizzeri si stanno sciogliendo a un ritmo sempre più rapido: negli ultimi due anni hanno perso il 10% del loro volume.

Dopo aver registrato una perdita record del 6% nel 2022, quest’anno i ghiacciai svizzeri sono ulteriormente regrediti del 4%. Gli inverni secchi seguiti da estati calde stanno inesorabilmente facendo scomparire questi gioielli della natura.

Il glaciologo del Politecnico federale di Zurigo Matthias Huss, che da 20 anni si occupa del monitoraggio dei ghiacciai, sta assistendo in prima persona alla loro morte.

Matthias Huss
Matthias Huss, glaciologo del Politecnico federale di Zurigo e responsabile della rete di monitoraggio dei ghiacciai svizzeri GLAMOS. Copyright 2023 The Associated Press. All Rights Reserved.

Questa accelerazione dello scioglimento dei ghiacciai l’ha sorpresa?

L’anno scorso sono stati battuti tutti i record. Siamo rimasti scioccati, anche se i modelli scientifici avevano previsto che ciò sarebbe potuto accadere. Tuttavia, i risultati andavano al di là della nostra esperienza personale.

+ Perché la scomparsa dei ghiacciai riguarda tutti: il dossier di SWI swissinfo.ch.

Quest’anno lo shock non è stato così grande. Ed è preoccupante, perché questa situazione estrema sta diventando la normalità.

In che modo è colpito personalmente da questo fenomeno?

L’anno scorso abbiamo smesso di misurare i ghiacciai in tre siti e quest’anno in un altro. Sono diventati così piccoli che i dati non sono più rappresentativi. Inoltre, a causa della caduta di rocce i siti stanno diventando instabili e pericolosi per lavorare.

Nel corso degli anni si instaura un rapporto personale con ogni sito, si impara a conoscere ogni roccia.

Quindi, se da un lato è interessante scientificamente essere testimoni di questi cambiamenti drammatici, dall’altro è anche un’esperienza molto triste dal punto di vista personale quando si dice addio a un ghiacciaio morente per l’ultima volta.

Possiamo aspettarci lo stesso tasso di scioglimento dei ghiacciai ogni anno?

Non penso che le condizioni siano così negative ogni anno. Lo scioglimento dei ghiacciai è determinato da inverni secchi, con una conseguente copertura nevosa sottile, e da temperature elevate in estate. Possiamo aspettarci estati più calde, ma i modelli per quanto concerne le precipitazioni non prevedono così poche nevicate ogni anno.

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Qual è il futuro dei ghiacciai svizzeri?

I modelli scientifici prevedono che la Svizzera perderà tra l’80% e il 99% della sua massa glaciale entro la fine del secolo, a seconda di una serie di possibili condizioni. Ritengo che il risultato più probabile sia una perdita dell’80-90% della massa glaciale svizzera entro il 2100.

Potremmo salvare circa un terzo dei ghiacciai svizzeri se raggiungessimo gli obiettivi dell’Accordo di Parigi [un impegno assunto da 196 Paesi nel 2015 per contenere il riscaldamento globale al di sotto dei due gradi Celsius rispetto ai livelli preindustriali, e di 1,5 gradi se possibile].

Ma questo, a mio avviso, è praticamente impossibile. Occorrerebbe una completa inversione di rotta nei comportamenti a livello globale. Le emissioni di C02 dovrebbero essere ridotte a zero nei prossimi 30 anni.

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I ghiacciai possono rigenerarsi alle giuste condizioni?

Sì, potrebbero. A patto che si assista a un miglioramento del clima. Ma ci vorrebbe molto tempo. I ghiacciai più grandi impiegherebbero diversi decenni, o addirittura secoli, per recuperare la loro massa.

Per raggiungere le condizioni giuste, le temperature dovrebbero raffreddarsi di due o tre gradi Celsius e sarebbero necessarie abbondanti nevicate. Tutto ciò è estremamente irrealistico.

Qual è l’impatto del riscaldamento globale sulla Svizzera?

L’impatto del riscaldamento globale è amplificato in Svizzera a causa degli effetti locali. La Svizzera è troppo lontana dagli oceani per beneficiare del loro effetto di smorzamento delle temperature. Anche la perdita di copertura nevosa sulle montagne amplifica l’aumento delle temperature, perché la neve riflette le radiazioni nell’atmosfera.

Ciò significa che la Svizzera subisce il doppio degli aumenti di temperatura osservati a livello globale.

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