Più strumenti per accertare l’identità dei richiedenti l’asilo
Per accertare l'identità, la cittadinanza o l'itinerario di viaggio di un richiedente l'asilo le autorità elvetiche potranno a partire dall'aprile 2025 esaminare i loro telefonini o eventuali personal computer. Il tutto sarà reso possibile da alcune modifiche della legge sull'asilo e le relative ordinanze approvate mercoledì dal Consiglio federale.
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tvsvizzera.it/fra con Keystone-ATS
Le modifiche di legge definiscono il tipo di dati personali che la Segreteria di stato della migrazione (SEM) può valutare e prevedono anche che qualsiasi valutazione dei dati personali si svolga in presenza dell’interessato e che quest’ultimo abbia in ogni caso la possibilità di esprimersi sui risultati.
I dati relativi all’identità e alla cittadinanza, stando all’ordinanza riveduta, contemplano nello specifico: indirizzi, numeri telefonici, registrazioni di suoni e immagini nonché documenti. Per quanto attiene all’itinerario di viaggio, le informazioni che possono essere esaminate sono: dati di navigazione, registrazioni di suoni e immagini nonché documenti.
Non possono invece essere valutati i dati personali rientranti nella sfera di protezione di un segreto professionale.
L’ordinanza precisa anche quali informazioni vanno obbligatoriamente fornite ai richiedenti l’asilo interessati e specifica le modalità di attuazione del principio di proporzionalità.
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A tale riguardo, allo scopo di garantire la proporzionalità occorre tenere conto delle informazioni e dichiarazioni fornite dall’interessato e dei documenti ufficiali quali atti di nascita o patenti di guida che permettano di trarre conclusioni inequivocabili sull’identità, la nazionalità o l’itinerario di viaggio.
Circa l’uso di programma informatici, la SEM invita l’interessato a consegnare i propri supporti elettronici di dati e a sbloccarli per la durata dell’impiego del software. Il richiedente asilo può presenziare all’impiego del software, mentre la SEM garantisce il programma non modificherà i dati personali. Cellulari o computer vanno restituiti non appena il trattamento dei dati personali è terminato.
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