Un sondaggio mostra per la prima volta l'impatto che diversi gruppi della popolazione svizzera hanno sul clima. La percezione si discosta molto dalla realtà.
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tvsvizzera.it/mar/SRF
Quanto rispettiamo l’ambiente e come valutiamo il nostro impatto sul clima? È in sostanza la domanda che l’istituto di ricerca Sotomo ha posto a 2’998 persone in tutto il Paese. Le risposte sono poi state confrontate con l’impatto reale. Il risultato: una sopravvalutazione del proprio comportamento ecologista da parte di tutte le fasce della popolazione.
Per chi guadagna di più (oltre 16’000 franchi svizzeri al mese) la disparità tra autovalutazione e comportamento effettivo è particolarmente grande. Solo un quarto di loro dichiara di emettere più CO₂ rispetto al resto della popolazione.
La realtà è diversa: infatti, il 79% di chi fa parte di questa categoria emette in realtà più CO₂ della media. Secondo Sotomo, ciò indica una mancanza di consapevolezza da parte di chi guadagna molto.
Sebbene gran parte della popolazione abbia una percezione distorta delle proprie emissioni di diossido di carbonio, secondo l’istituto di ricerca esiste comunque un forte legame tra valutazione e comportamento effettivo. Le persone che valutano il proprio comportamento come rispettoso del clima hanno effettivamente un’impronta di CO₂ contenuta.
Il gruppo che si considera come “molto” rispettoso del clima, invece, sopravvaluta il proprio comportamento. Questo gruppo ha un valore basso quando si tratta di consumi, ma non quando si tratta di voli e mobilità in generale.
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Volare, indiziato numero uno
Secondo Michael Hermann, responsabile di Sotomo, coloro che si considerano particolarmente esemplari sottovalutano l’importanza del volo per la loro impronta carbonio e, al contrario, sopravvalutano l’importanza del consumo. “Il volo non può essere compensato mangiando un po’ meno carne”, afferma.
Il fatto di volare rimane il principale imputato per quanto concerne l’impatto climatico. Questo è chiaro anche confrontando le impronte ecologiche di uomini e donne. In media, le donne seguono una dieta vegetariana molto più spesso degli uomini, ciò che però ha un impatto minimo sul loro impatot ambientale.
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Oltre alla mobilità, lo stile di vita è responsabile di molte emissioni di CO₂. Tuttavia, secondo Herrmann, puntare il dito contro le persone che guadagnano di più perché vivono in appartamenti più grandi è sbagliato. Sebbene le persone con un reddito elevato consumino più metri quadrati pro capite, vivono più spesso in appartamenti nuovi e ben isolati e spesso si riscaldano con energie rinnovabili. “È per questo che le persone più povere devono ricevere un sostegno per potersi permettere le ristrutturazioni”, afferma Herrmann.
La popolazione svizzera è consapevole del cambiamento climatico: quasi tre quarti degli intervistati e delle intervistate credono nel cambiamento climatico causato dall’Uomo e sono consapevoli di dover dare il proprio contributo per combatterlo.
Tuttavia, quasi due terzi sono allo stesso tempo infastiditi dalla questione. Per quanto devastante sia il cambiamento climatico, molte persone preferiscono non affrontare il tema.
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