Per gli analisti il corso euro-franco potrebbe raggiungere la parità, ma difficilmente si andrà al di sopra di questa soglia.
KEYSTONE/Martin Ruetschi
Il franco svizzero si sta indebolendo nei confronti di euro e dollaro. La sua debolezza è dovuta alla decisione della Banca nazionale svizzera che la scorsa settimana ha abbassato il tasso guida di 0,25 punti percentuali, portandolo all'1,50%. Ciò ha provocato un deflusso di capitali dal franco verso altre valute con tassi d'interesse più elevati, poiché gli investimenti rendono meglio.
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tvsvizzera.it/fra con Keystone-ATS
Il franco si sta indebolendo sui mercati valutari nei confronti di euro e dollaro. Stando ai dati Swissquote il corso della moneta europea ha toccato mercoledì 0,9820 franchi, vale a dire il livello più alto dal giugno 2023. Il dollaro è invece salito sino a 0,9072 franchi, cioè il massimo da novembre scorso.
Come noto un franco poco forte indebolisce il potere d’acquisto, in quanto rende più costosi i beni provenienti dall’estero. Di conseguenza è per esempio meno conveniente fare acquisti oltre i confini nazionali e le vacanze all’estero diventano più care. D’altro canto, l’economia nazionale ne trae vantaggio: le molte aziende elvetiche orientate all’esportazione vedono diventare più competitivi i loro prodotti.
La debolezza del franco svizzero era comunque iniziata già in dicembre, osserva Thomas Stucki, capo economista della Banca Cantonale di San Gallo. All’epoca la BNS aveva segnalato che si sarebbe astenuta da ulteriori vendite di valute estere contro il franco. “Questo è stato interpretato come un segnale della volontà dell’istituto di indebolire attivamente il franco”, ha dichiarato Stucki. Il taglio del tasso guida ha rafforzato ancora una volta questa valutazione.
Lo scarso vigore del franco è tuttavia limitato, secondo Thomas Flury, esperto di cambi presso UBS. A suo avviso, il corso euro-franco potrebbe raggiungere la parità, ma al di sopra di questa soglia, l’aria si fa più rarefatta. Questo perché la zona euro è ancora gravata dalla guerra in Ucraina e da una crescita molto debole, spiga lo specialista.
Come noto la fama di bene rifugio della valuta elvetica si è costruita nel tempo, parecchio dopo la sua nascita. Il franco svizzero ha infatti oltre 170 anni: è nato nel 1850 e allora era orientato al sistema francese. Non molto conosciuto è il fatto che le prime monete vennero coniate a Parigi: la Zecca federale di Berna entrò infatti in funzione solo nel 1853. E all’epoca probabilmente ben pochi sarebbero stati pronti a scommettere che quella valuta sarebbe un giorno diventata più preziosa di quelle delle grandi potenze vicine.
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