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Tassi di cambio: franco svizzero sempre più su nei confronti dell’euro

moneta da un franco e moneta da un euro
Era da otto anni che il franco svizzero non valeva così tanto. AFP

Giovedì è stato toccato un nuovo massimo dall'abolizione della soglia minima di cambio nel gennaio 2015: un franco svizzero si scambiava per 92,5 centesimi di euro.

Il franco svizzero si è rafforzato ulteriormente nei confronti dell’euro, toccando un nuovo massimo dall’abolizione della soglia minima nel gennaio 2015. Alle 17:15 di giovedì, la valuta comunitaria valeva appena 92,86 centesimi, dopo essersi avvicinata brevemente a 92,5 centesimi nel pomeriggio.

Tradizionalmente un bene rifugio, la valuta svizzera ha beneficiato delle aspettative del mercato di un taglio dei tassi d’interesse delle banche centrali, in un momento in cui l’impennata dell’inflazione sembra essere stata frenata.

+ Perché il franco svizzero si sta apprezzando così tanto?

Il minimo storico era stato toccato il 15 gennaio 2015: quel giorno un euro si scambiava con 85,8 centesimi di franco, sulla scia della decisione della Banca nazionale svizzera (BNS) di abbandonare il tasso minimo, fissato all’epoca a 1,20 franchi per un euro per sostenere le esportazioni.

Su anche nei confronti del dollaro

Il franco si è apprezzato anche nei confronti del dollaro. A 83,64 centesimi, il biglietto verde non era così a buon mercato dal settembre 2011.

“Il dollaro USA è sceso bruscamente rispetto alle principali valute, permettendo a euro, sterlina e yen di aumentare i loro guadagni”, ha spiegato Ipek Ozkardeskaya di Swissquote. Una tendenza incoraggiata dalle speculazioni secondo cui la Federal Reserve (Fed) statunitense sarà il primo istituto di emissione ad abbassare i tassi di riferimento.

Contattata dall’agenzia stampa AWP, la direzione della BNS ha rifiutato di commentare questo ulteriore apprezzamento del franco svizzero. A metà dicembre, il direttore della BNS Thomas Jordan aveva suggerito che ulteriori vendite di valuta non erano più una “priorità” per la BNS.

Nel 2023 la BNS aveva venduto valute per sostenere il franco e combattere così l’inflazione importata, mentre negli anni precedenti aveva acquistato diverse centinaia di miliardi per indebolire la valuta svizzera.

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