L'acquisizione di Credit Suisse da parte di UBS non è stata la miglior scelta possibile, contrariamente a quanto affermano Consiglio federale e Banca nazionale svizzera. Lo sostiene la maggioranza degli economisti e delle economiste interpellate dalla Neue Zürcher Zeitung e dal Centro di ricerca congiunturale del Politecnico federale di Zurigo (KOF).
Questo contenuto è stato pubblicato al
3 minuti
tvsvizzera.it/mar/Keystone-ATS
Lo scetticismo emerso da precedenti rilevamenti demoscopici fra la popolazione svizzera è condiviso anche dagli specialisti: solo il 19% del campione considera l’acquisizione di CS da parte di UBS la migliore soluzione nella situazione di crisi che si era creata. Il 28% avrebbe voluto applicare le regole “too big to fail”, peraltro fino a due settimane or sono presentate dalle autorità come la risposta al problema costituto dalle banche sistemiche. Ancora più caldeggiata dai 167 ricercatori e ricercatrici in economia interpellati per il sondaggio è però un’altra via: l’acquisizione di CS da parte dello stato, combinata con una possibile vendita della banca in un secondo momento, un’opzione significativamente migliore per il 48% di chi ha risposto.
Secondo la NZZ quest’ultimo dato è degno di nota, in quanto gli economisti generalmente considerano le soluzioni del settore privato (e il Consiglio federale ha cercato di presentare l’acquisizione concordata come tale: un’operazione commerciale, non un salvataggio, ha affermato il 19 marzo la consigliera federale Karin Keller-Sutter) più favorevolmente di un intervento statale. Sommando il 48% al 28% si ottiene un 76% di specialisti che non sostengono la scelta dell’esecutivo federale.
Un capitolo a parte è il ricorso al diritto di necessità e l’ormai famoso azzeramento delle obbligazioni AT1, che è avvenuto malgrado l’azionariato abbia perso solo una parte del valore dei suoi titoli. L’80% delle persone interrogate ritiene che la reputazione della piazza finanziaria svizzera ne sia uscita danneggiata, per il 25% in modo addirittura grave. Dubbi emergono anche sul fronte della concorrenza: il 50% è convinto che l’accesso al credito, per i privati e le aziende, sarà più difficile, e oltre uno su due si aspetta un peggioramento dei servizi bancari.
Se sembra non essere stata un’operazione vantaggiosa per gli svizzeri, la fusione lo è almeno per UBS: il 78% degli interrogati pensa che la banca presto di nuovo guidata da Sergio Ermotti – che secondo notizie di stampa pianificava l’acquisizione già nel 2016 – abbia fatto un buon affare o addirittura buonissimo. Certo aiuta il fatto che la Finma – ricorda la NZZ – abbia cancellato con un tratto di riga 16 miliardi di obbligazioni AT1.
Merz: “In Germania nessuno stato di emergenza sull’immigrazione”
Questo contenuto è stato pubblicato al
"Stiamo effettuando controlli più intensi alle frontiere. Stiamo effettuando controlli più o meno come durante gli Europei di calcio dell'anno scorso. Continueremo anche a respingere le persone. Ma tutto questo è in linea con il diritto europeo".
Svizzera e USA vogliono accelerare il processo per l’intesa sui dazi
Questo contenuto è stato pubblicato al
La Svizzera e gli Stati Uniti hanno intenzione di accelerare il processo in corso per giungere a un'intesa sui dazi imposti da Washington, ma al momento congelati. Lo ha affermato durante un incontro coi media la presidente della Confederazione Karin Keller-Sutter.
Vecchie banconote, centinaia di milioni nelle casse di Cantoni e Confederazione
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il controvalore, pari a quasi un miliardo di franchi, delle banconote della sesta serie non cambiate finirà in buona parte nelle casse della Confederazione, dei Cantoni e del Fondo svizzero di soccorso per danni causati dalla natura.
Treni diretti fra Svizzera e Londra, firmata una dichiarazione d’intenti
Questo contenuto è stato pubblicato al
Dopo aver sottoscritto una sfilza di accordi di carattere soprattutto economico-finanziario, Londra e Berna intendono rafforzare ulteriormente le relazioni stabilendo, a medio termine, un collegamento ferroviario diretto fra i due Paesi.
Questo contenuto è stato pubblicato al
I fisici del Cern di Ginevra hanno trasformato il piombo in oro. Le collisioni ravvicinate tra nuclei di piombo nell'acceleratore di particelle generano campi elettromagnetici che trasformano brevemente quelli di piombo in oro, ha annunciato il Cern.
Karin Keller-Sutter a Ginevra per continuare il dialogo con Washington
Questo contenuto è stato pubblicato al
La Svizzera prosegue oggi il dialogo con Washington nel tentativo di evitare ulteriori dazi statunitensi del 31% sulle sue esportazioni.
Controlli alle frontiere, Beat Jans ha telefonato a Berlino
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il consigliere federale Beat Jans ha avuto ieri una conversazione telefonica con il ministro degli Interni tedesco Alexander Dobrindt, il cui Paese - mercoledì - ha inasprito la sua politica migratoria.
Sei crimini d’odio a settimana contro la comunità LGBTIQ+ in Svizzera
Questo contenuto è stato pubblicato al
In media in Svizzera si registrano quasi sei crimini d'odio a settimana nei confronti di persone LGBTIQ+: l'anno scorso ci sono stati 309 casi in totale, secondo la Helpline LGBTIQ. Dal 2020, le segnalazioni sono quintuplicate.
Raiffeisen corregge al ribasso previsioni PIL, pesano dazi e franco
Questo contenuto è stato pubblicato al
Sulla scia delle vertenze commerciali globali e del rafforzamento del franco Raiffeisen corregge sensibilmente al ribasso le stime sulla crescita dell'economia svizzera nel 2025.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Accolta la richiesta di garanzia da 109 miliardi di franchi per UBS
Questo contenuto è stato pubblicato al
Lo hanno deciso le commissioni delle finanze dei due rami del Parlamento che hanno raccomandato alle Camere di approvare i crediti urgenti.
Si profila una commissione d’inchiesta sul crollo di Credit Suisse
Questo contenuto è stato pubblicato al
Sull’acquisizione di Credit Suisse da parte di UBS potrebbe indagare presto una commissione parlamentare d’inchiesta (CPI).
Il presidente della Saudi National Bank si dimette dopo il commento su Credit Suisse
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il presidente della Banca nazionale saudita si è dimesso: i suoi commenti avevano contribuito a far crollare le azioni del Credit Suisse.
L’autorità di vigilanza svizzera esamina possibili misure contro i vertici di Credit Suisse
Questo contenuto è stato pubblicato al
La FINMA sta indagando per stabilire se i vertici di Credit Suisse possano essere chiamati a rispondere del tracollo.
UBS acquista Credit Suisse per tre miliardi di franchi
Questo contenuto è stato pubblicato al
La banca svizzera viene rilevata dalla sua storica rivale. Evitato un tracollo che avrebbe messo in difficoltà le piazze finanziarie internazionali.
Questo contenuto è stato pubblicato al
La stampa elvetica non ha apprezzato l'acquisizione da parte di UBS di Credit Suisse il cui titolo all'apertura della borsa è in caduta libera: - 62%.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.