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I treni specchio di un mondo in movimento

Due manifesti che invitano ad andare a sciare spostandosi in treno
Con il grande boom economico il treno diventa il mezzo con cui le famiglie vanno in vacanza. tvsvizzera.it

Al m.a.x. museo di Chiasso è in corso la mostra “Treni, fra arte, grafica e design”. Aperta fino al 24 aprile 2022, l'esposizione si inserisce nel ciclo di mostre che indagano i mezzi di trasporto attraverso la riflessione artistica. La mostra esce anche dal museo per abbracciare la stazione internazionale di Chiasso.

Curata da Oreste Orvitti – direttore del Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa, Napoli-Portici – e Nicoletta Ossanna Cavadini – direttrice del m.a.x museo – la mostra è un’intesa riflessione sulla creazione artistica legata al movimento, al mondo dei treni e della ferrovia, cogliendo l’occasione della messa in esercizio in Svizzera delle gallerie di base del San Gottardo e del Ceneri nonché l’avvio del cantiere che darà a Chiasso una nuova stazione ferroviaria.

Una stazione che ha contribuito in modo decisivo alla crescita urbana, sociale ed economica di Chiasso, città di confine. Come le lontane terre del vecchio Far West, così anche Chiasso, con la sua stazione internazionale, ha visto nella prima metà del XX secolo l’arrivo di centinaia e centinaia di persone al seguito della ferrovia.  Così la città di confine è cresciuta parallelamente alla sua stazione, elevata al rango di ‘stazione internazionale’ nel 1932. 

Oggi di questo fermento resta poco. Ma l’apertura delle gallerie di base, ha nuovamente portato il trasporto ferroviario in primo piano. Tanto che la direzione delle Ferrovie federali svizzere ha deciso, come anticipato, di ristrutturare completamente la stazione di Chiasso.

Proprio per questo motivo, l’esposizione esce dal museo per celebrare la storia della stazione di Chiasso, che in questi anni si sta riposizionando e si sta preparando per un nuovo futuro quale nodo intermodale del trasporto pubblico: un’installazione su pannelli con riproduzioni delle immagini in mostra al m.a.x museo è così “esposta” in stazione in una modalità di composizione grafica curiosa, nell’atrio e lungo il corridoio verso l’uscita per l’Italia.

Una sorta di viaggio nel tempo alla scoperta della storia e delle immagini del nodo ferroviario chiassese.

La mostra al m.a.x. museo

Negli spazi del museo sono esposte naturalmente le opere dei futuristi, il movimento artistico vicino ai concetti di movimento, dinamismo, progresso e velocità che dall’inizio caratterizza pure il treno e la strada ferrata. Si possono dunque ammirare le opere di Filippo Tommaso Marinetti, Giacomo Balla, Umberto Boccioni, Fortunato Depero.

Al museo sono poi esposte grafiche originali dei meravigliosi manifesti dell’epoca, oggettistica di design, dépliant, cartoline, modelli ferroviari, treni storici. In breve, si possono trovare tutti quegli oggetti che si sono sviluppati attorno al tema della ferrovia, dall’Ottocento a oggi. Persino il servizio da tè del Trans Europ Express.

Una sala è dedicata all’evoluzione grafica delle Ferrovie federali svizzere (FFS) che hanno giocato un ruolo di primo piano nella storia del design e della comunicazione in ambito ferroviario.

La sala ospita molti manifesti emblematici nati a partire dagli anni ’50 del secolo scorso fino arrivare ad oggi. Si pensi in particolare alle creazioni di Hans Erni e Paul Gusset, come pure al singolare manifesto di Augusto Giacometti e quello di Salvator Dalì.

Oltre ai manifesti vi sono molti oggetti di design. In particolare il famoso orologio FFS di Hans Hartmann nel redesign di Hans Hilfiker, divenuto ormai un’icona, accanto alla rinnovata ‘corporate image’ di Josef Müller-Brockmann che cambiò definitivamente la comunicazione delle FFS e che ancora oggi, a distanza di tanti anni, resiste all’usura del tempo. 

Un percorso, quello offerto dal m.a.x. museo di Chiasso, ricco e affascinante che sa sorprendere il grande pubblico. Dal fruitore del treno al visitatore che riscopre gli oggetti familiari legati alla ferrovia, dal collezionista al curioso: tutti diventiamo consapevoli di quanto la ferrovia abbia rappresentato la storia del progresso della società del XX secolo.

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