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Green Pass elvetico? Non c’è unanimità

Berna per ora non ha preso nessuna decisione e le opinioni tra ristoratori e clienti sono divergenti.

Preoccupato, per esempio, il presidente di GastroTicino Massimo Suter: “Io sono fortemente preoccupato perché la ripresa che abbiamo avuto in questa primavera è stata molto positiva. Se adesso ci ritrovassimo nuovamente confrontati con delle limitazioni proprie al nostro settore, andrebbe perso un’altra volta quello che abbiamo fatto di buono finora”.

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Se per alcuni ristoratori è il male minore da affrontare per poter tornare alla normalità, per altri potrebbe essere una misura che causerebbe la perdita di clientela poiché se, per esempio, una famiglia vuole uscire a cena, ma non tutti i membri sono vaccinati, il rischio è che sempre più spesso decidano di rinunciare al ristorante.

Non c’è unanimità nemmeno tra i clienti: per alcuni vaccinarsi non è solo un’azione personale, ma qualcosa che andrebbe fatto per proteggere la comunità. C’è però anche chi pensa che l’imposizione di questo tipo di obblighi sia una violazione delle libertà personali.

Il Green Pass è già realtà (o lo sarà a giorni) in Italia, Francia, Austria e Germania. 

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