La televisione svizzera per l’Italia

La Russia rifiuta la mediazione elvetica nel conflitto con l’Ucraina

Mezzo busto di donna bionda vestita di nero. Di fronte a lei due microfoni.
La portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova. Copyright 2023 The Associated Press. All Rights Reserved

Per Mosca, la Confederazione non può fare da mediatrice nella guerra contro l'Ucraina a causa delle sanzioni che ha introdotto contro la Russia. 

La Russia rifiuta la Svizzera come mediatrice nella guerra in Ucraina. Il ministero degli Esteri di Mosca cita come motivo il coinvolgimento della Confederazione nelle sanzioni contro la Russia.

”La Svizzera, che si è unita alle sanzioni unilaterali e illegittime dell’Occidente contro la Russia, non è più uno Stato neutrale e non può svolgere alcun ruolo di mediazione nel contesto della crisi dell’Ucraina”, ha affermato la portavoce ministeriale Maria Zakharova, rispondendo sul sito del ministero degli Esteri russo alla proposta di mediazione del capo della diplomazia svizzera Ignazio Cassis.

Venerdì a New York, davanti al Consiglio di sicurezza dell’ONU, Cassis ha proposto un incontro “nello spirito delle Convenzioni di Ginevra”. La Confederazione, ha dichiarato il capo del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) “è pronta in ogni momento a riunire tutti attorno a un tavolo e a lavorare per un migliore rispetto del diritto internazionale e, in ultima analisi, per la pace”.

La Svizzera non favorisce nessuna delle parti in guerra dal punto di vista militare, “ma la neutralità non significa indifferenza”, ha aggiunto il ticinese.

Manifestazioni a Zurigo e Ginevra per la pace

Intanto continuano le manifestazioni della popolazione elvetica contro il conflitto in corso: sabato diverse centinaia di persone hanno preso parte a Zurigo e a Ginevra a manifestazioni per la pace in Ucraina. Entrambe erano autorizzate e si sono svolte nella calma. Nella Svizzera tedesca si sono riunite 300 persone (500 secondo gli organizzatori) che, oltre a chiedere un cessate il fuoco, hanno rivendicato anche la fine delle sanzioni contro la Russia. Pur condannando l’invasione dell’Ucraina, gli organizzatori hanno lanciato appelli “contro il fascismo e il nazionalismo” e “contro un ulteriore avvicinamento della Svizzera alla NATO “, che è considerata una “alleanza di guerra imperialista”.

Sono 200 le persone che a Ginevra hanno partecipato a una marcia di solidarietà per l’Ucraina nel corso della quale hanno chiesto alla Confederazione e alle autorità ginevrine a prendere una posizione più dura contro Mosca e a sostenere Kiev. Con lo slogan “Fermate la guerra, sostenete l’Ucraina” hanno chiesto in particolare il congelamento dei beni degli oligarchi russi e un maggiore sostegno a rifugiate e  rifugiati ucraini in Svizzera, soprattutto nella ricerca di un alloggio e di un lavoro.

Attualità

insegna UBS

Altri sviluppi

UBS, Credit Suisse, Julius Bär e LGT multate a Singapore

Questo contenuto è stato pubblicato al L'autorità di vigilanza dei mercati di Singapore ha multato nove banche per violazione delle norme antiriciclaggio. Tra gli istituti sanzionati figurano UBS, Credit Suisse, Julius Bär e LGT del Liechtenstein.

Di più UBS, Credit Suisse, Julius Bär e LGT multate a Singapore
Andrea Gmür-Schönenberger

Altri sviluppi

Chiesto un miliardo in più per l’esercito

Questo contenuto è stato pubblicato al L'esercito svizzero dovrebbe disporre di un miliardo di franchi in più per le munizioni destinate ai sistemi di difesa terra-aria (DTA).

Di più Chiesto un miliardo in più per l’esercito
colona di fumo

Altri sviluppi

Esplosione in un distributore a Roma, 40 feriti

Questo contenuto è stato pubblicato al Una esplosione ha scosso questa mattina il quartiere Prenestino di Roma ma l'impatto è stato talmente violento che il boato si è sentito in molte zone della capitale italiana.

Di più Esplosione in un distributore a Roma, 40 feriti
gioelli in oro

Altri sviluppi

L’Italia smantella un traffico di metalli preziosi verso la Svizzera

Questo contenuto è stato pubblicato al Gli investigatori italiani hanno annunciato venerdì di aver smantellato un traffico di 600 chili di oro e argento verso la Svizzera. Diciassette persone sono state rinviate a giudizio in un caso che ha fruttato oltre 26 milioni di euro ai suoi autori.

Di più L’Italia smantella un traffico di metalli preziosi verso la Svizzera
il segretario di Stato della migrazione, Vincenzo Mascioli,

Altri sviluppi

Basta ai centri speciali per richiedenti l’asilo renitenti

Questo contenuto è stato pubblicato al Secondo il segretario di Stato della migrazione, Vincenzo Mascioli, in futuro non dovrebbero più esserci centri speciali per richiedenti asilo renitenti. Tuttavia, a suo avviso, il fatto di separare gli elementi problematici dagli altri asilanti rimane una buona cosa.

Di più Basta ai centri speciali per richiedenti l’asilo renitenti
persone sotto una struttura che spruzza acqua dall'alto

Altri sviluppi

La densità edilizia non rende necessariamente le città più calde

Questo contenuto è stato pubblicato al L'edilizia ad alta densità non comporta necessariamente un aumento del calore nelle città. L'importante è come vengono organizzati gli spazi, afferma un ricercatore del Politecnico federale di Zurigo (ETH).

Di più La densità edilizia non rende necessariamente le città più calde
reattori centrale nucleare di beznau

Altri sviluppi

Troppo caldo per il nucleare: Beznau si ferma

Questo contenuto è stato pubblicato al La centrale nucleare di Beznau, nel canton Argovia, è stata completamente spenta a causa del caldo. Ieri sera è stato fermato anche il secondo reattore, ha comunicato oggi il gestore Axpo.

Di più Troppo caldo per il nucleare: Beznau si ferma
libretti di permessi di soggiorno

Altri sviluppi

Un ritratto dell’immigrazione dal 1966 per guardare al futuro

Questo contenuto è stato pubblicato al Uno studio mostra che il 60% dell persone immigrate con permesso B o C in Svizzera ha una formazione universitaria. Il profilo tipico è giovane, qualificato e resta solo pochi anni: la sfida è trattenerli.

Di più Un ritratto dell’immigrazione dal 1966 per guardare al futuro
casa sepolta da rocce

Altri sviluppi

A un anno dall’alluvione, “la Mesolcina si è rimboccata le maniche”

Questo contenuto è stato pubblicato al Il vallo di protezione di Sorte nel Comune di Lostallo (canton Grigioni) proteggerà la frazione in modo completo, hanno detto oggi le autorità in una conferenza stampa a un anno dall'alluvione. I costi per il ripristino lievitano ancora e ammontano a quasi 84,2 milioni.

Di più A un anno dall’alluvione, “la Mesolcina si è rimboccata le maniche”

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR