Le piccole e medie imprese svizzere (Pmi) sono sotto pressione a causa della pandemia e, soprattutto ora, della guerra in Ucraina. Per far fronte all’aumento dei costi di energia e trasporti, che incidono sui margini di guadagno, il settore produttivo cerca nuove soluzioni.
Questo contenuto è stato pubblicato al
5 minuti
tvsvizzera.it/spal con Keystone-ATS
Tra di esse vi è l’intensificazione della collaborazione sul mercato indigeno, meno soggetto alle incertezze geopolitiche.
Le attuali tensioni geopolitiche rappresentano una sfida per le piccole e medie imprese svizzere, anche quando non operano in un paese a rischio come la Russia, secondo quanto emerge nello studio pubblicato negli scorsi giorni da Credit Suisse.
Contenuto esterno
Mercati esteri instabili
“Le tensioni geopolitiche in alcuni casi stanno mettendo in discussione interi modelli di affari”, ha affermato Andreas Gerber, responsabile della clientela aziendale svizzera del gruppo, in una conferenza stampa. È richiesta una grande flessibilità e un alto livello di adattabilità in tempi brevi. Ad esempio, quando entrano in vigore le sanzioni interi mercati possono chiudersi da un giorno all’altro.
E a livello di fornitori si preferisce ora rivolgersi a ditte vicine, anche se i prezzi risultano leggermente superiori. Ma la sicurezza della catena di rifornimenti, l’indipendenza e il controllo sulla filiera, spiega Andrreas Gerber, ha il suo prezzo.
Secondo i risultati della ricerca, negli ultimi tre anni le ditte elvetiche hanno registrato un aumento significativo dei rischi legati agli affari. Ciò è avvenuto in particolare in Russia e Ucraina, ma le difficoltà hanno superato le opportunità anche in Argentina, Iran e Nuova Zelanda.
L’elenco delle nazioni da cui le aziende svizzere si sono ritirate negli ultimi tre anni è, non a caso, guidato dalla Russia: circa il 6% di tutte le imprese interrogate nell’ambito di un sondaggio ha lasciato il paese. Tra le grandi società la quota raggiunge il 24%.
Svizzera dipendente dall’estero
Vi sono però alcune ditte – soprattutto fra le più grandi – che stanno pianificando di avviare o di riavviare attività commerciali nel paese di Vladimir Putin. Secondo Pascal Zumbühl, coautore dello studio, un allontanamento completo da alcuni Stati non è peraltro realistico nonostante l’aumento delle tensioni geopolitiche. Un esempio è la Cina, un mercato che offre ancora notevoli opportunità di affari.
“Più piccolo è il paese, più grande diventa l’estero”, ha osservato Zumbühl. Un’economia di dimensioni ridotte come quella elvetica dipende in molti modi da altre nazioni e dal commercio internazionale. Anche le aziende più piccole, quelle con meno di dieci dipendenti, sono spesso legate all’estero a vari livelli.
Secondo l’indagine gli effetti delle tensioni geopolitiche non sono affatto limitati alle aziende che hanno rapporti commerciali con stati ad alto rischio: circa il 40% delle 650 imprese intervistate ha per esempio percepito reazioni negative da parte dei partner commerciali a causa della decisione della Svizzera di sostenere le sanzioni internazionali contro la Russia.
“Quando la guerra in Ucraina è iniziata, nella primavera del 2022, il mondo era già in una situazione di tensione”, ha ricordato Zumbühl. L’ordine planetario basato sull’apertura dei mercati e sull’approfondimento delle relazioni commerciali era già stato incrinato dalla crisi finanziaria globale e dalla pandemia. “Il conflitto in Ucraina ha accelerato le tendenze emerse”.
Vulnerabilità delle catene di approvvigionamento
Il Covid e la guerra hanno dimostrato la vulnerabilità delle catene del valore. Le aziende stanno reagendo a questa situazione con la tendenza, tra l’altro, alla regionalizzazione. La maggior parte delle imprese sta aumentando le scorte, concentrandosi maggiormente sui fornitori geograficamente più vicini e diversificando maggiormente i propri punti di acquisto. Secondo il sondaggio, quasi una società su tre ha rilocalizzato le proprie attività in Svizzera negli ultimi tre anni.
Gerber considera le Pmi – spina dorsale dell’economia della Confederazione – in una posizione relativamente buona. Le aziende hanno dovuto essere flessibili e adattabili già in passato: lo hanno imparato con lo shock del rapporto fra il franco e l’euro. Utile è anche il fatto che l’economia elvetica sia generalmente più attiva nei settori dove i margini sono più ampi.
Nel servizio del Tg il caso emblematico di una società con il portafoglio degli ordini pieno.
Sergio Ermotti: i nuovi requisiti patrimoniali per UBS sono “sproporzionati ed estremi”
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il presidente della direzione di UBS Sergio Ermotti critica duramente i previsti inasprimenti dei requisiti patrimoniali per la grande banca: sono sproporzionati ed estremi, ha affermato in una conferenza telefonica di commento ai risultati trimestrali.
La popolazione elvetica si serve dell’aereo soprattutto per viaggiare in Europa
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'anno scorso, i quattro quinti (79%) delle persone che sono partite da un aeroporto svizzero avevano una destinazione a corto raggio, ossia un paese in Europa: sul podio vi sono Spagna (3,10 milioni di persone), Regno Unito (2,89 milioni) e Germania (1,50 milioni).
Tratta di esseri umani, 201 casi in Svizzera nel 2024
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nel 2024 la Piattaforma svizzera contro la tratta di esseri umani - Platforme Traite - ha identificato 201 nuove vittime di tratta in tutta la Svizzera, in leggero aumento rispetto al 2023.
Lupi, l’autorizzazione di abbattimento concessa dalle autorità di San Gallo è illegale
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il Tribunale federale ha accolto un ricorso dell'associazione ambientalista Pro Natura, che contestava l'autorizzazione di abbattere un lupo rilasciata nel novembre 2023 dalle autorità sangallesi e confermata dalla giustizia cantonale.
Kamchatka, sisma 8.8: allerta tsunami in tutto il Pacifico
Questo contenuto è stato pubblicato al
Un terremoto di magnitudo 8.8 ha colpito la Kamchatka, nell’estremo oriente della Russia, generando un’allerta tsunami in tutto il Pacifico.
Svizzera tra unità e divergenze, il ritratto di una nazione al 1° agosto
Questo contenuto è stato pubblicato al
Secondo uno studio pubblicato a ridosso della Festa nazionale, la narrazione di una Svizzera capace di costruire compromessi e riforme gode di un ampio consenso tra la popolazione.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il gruppo bancario UBS ha registrato nel secondo trimestre un utile netto di 2,40 miliardi di dollari, raddoppiando la cifra su base annua. I capitali in gestione sono saliti a 6'618 miliardi, contro 6'153 miliardi a fine marzo.
Karin Keller-Sutter sui dazi statunitensi: “Negoziare è sempre possibile”
Questo contenuto è stato pubblicato al
Mentre prosegue l'attesa sulle decisioni del governo statunitense riguardanti i dazi applicati alle importazioni dalla Svizzera, Karin Keller-Sutter si mostra relativamente ottimista. Le decisioni sono però nelle mani di Donald Trump.
Mercato del lusso rallenta nel mondo, ma non in Svizzera
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il mercato del lusso sta rallentando a livello mondiale, sulla scia del calo della domanda in regioni importanti come la Cina, ma continua a tirare in Svizzera.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Le piccole e medie imprese svizzere ottimiste malgrado tutto
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nonostante l'accumularsi di rischi economici negli ultimi mesi, le piccole e medie imprese (PMI) elvetiche guardano al futuro con una certa fiducia.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il 6,5% delle piccole e medie imprese interpellate da un sondaggio ha già ridotto il personale a causa della crisi e un altro 8% prevede di farlo.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Le piccole e medie imprese (PMI) svizzere rimangono ottimiste: tutti i settori preannunciano infatti per i prossimi mesi esportazioni in crescita. Gli impulsi principali dovrebbero giungere dagli Stati Uniti. Il barometro delle esportazioni di Credit Suisse e di Switzerland Global Enterprise, che misura la domanda estera di prodotti svizzeri, si attesta attualmente al valore di…
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.