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Cassis, “Escalation militare in Ucraina, negoziati lontani”

Ignazio Cassis non vede sbocchi positivi a breve nel conflitto in Ucraina.
Ignazio Cassis non vede sbocchi positivi a breve nel conflitto in Ucraina. Keystone / Teresa Suarez

Il capo della diplomazia elvetica, Ignazio Cassis, ha espresso a margine della Conferenza sulla sicurezza di Monaco di Baviera un parere pessimistico riguardo all’evoluzione in corso del conflitto nell’Europa dell’Est e al possibile ruolo di Berna nella vicenda.

Il politico ticinese, sollecitato dall’emittente pubblica SRF, ha detto di ritenere che al momento non ci sia spazio per i negoziati. “Ci troviamo di fronte ad un’escalation militare. Lo si percepisce bene qui”, ha affermato il consigliere federale, aggiungendo che la Svizzera non è al momento in grado di contribuire al raggiungimento di soluzioni positive.

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Questo ultimo aspetto è da addebitare al fatto che agli occhi della Russia, ha precisato Ignazio Cassis, la Confederazione non si sta comportando in modo abbastanza neutrale. La cronaca degli scorsi mesi ha offerto diversi spunti a conferma di questa tesi.

In particolare, nello scorso mese di agosto l’ambasciata russa a Berna aveva dichiarato che il governo elvetico, avendo aderito alle sanzioni internazionali contro Mosca, non era più considerato neutrale.

I diplomatici russi accreditati avevano aggiunto che la Russia non è pronta a considerare, nel quadro dei negoziati con l’Ucraina, offerte di mediazione dei Paesi che hanno adottato sanzioni nei suoi confronti.

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