Cassis ha inaugurato la nuova ambasciata al Vaticano
Da sinistra a destra, il cardinale Pietro Parolin, l'ambasciatore svizzero Denis Knobel e il ministro degli esteri svizzero Ignazio Cassis.
Cc 3.0 By-nc-sa
Il capo del Dipartimento degli affari esteri ha inaugurato la nuova sede dell'ambasciata svizzera nella Santa Sede, attiva da un anno.
Questo contenuto è stato pubblicato al
6 minuti
tvsvizzera.it/MaMi
Il consigliere federale a capo del Dipartimento degli affari esteri (DFAE) Ignazio Cassis si trova da ieri a Roma per tre giorni di colloqui con le autorità della Santa Sede e della Repubblica Italiana.
Il ministro degli esteri ha inaugurato ufficialmente mercoledì la nuova sede dell’ambasciata svizzera al Vaticano. La sede diplomatica elvetica è presente nello Stato Pontificio da maggio 2022. La cerimonia di apertura dello scorso anno è stata però anche l’occasione per avviare la ristrutturazione della struttura che ospita la rappresentanza elvetica. Sede che, con l’inaugurazione, diventa quindi pienamente operativa.
Contenuto esterno
“A un ministro degli affari esteri svizzero non capita spesso di inaugurare una nuova ambasciata”, ha affermato Cassis.
Altri sviluppi
Altri sviluppi
Qui Svizzera
Le prudenti relazioni svizzere con il Vaticano
Questo contenuto è stato pubblicato al
La Svizzera ha nominato il primo rappresentante diplomatico presso la Santa Sede solo 30 anni fa. Ora Berna vuole aprire un’ambasciata in Vaticano.
Il Consiglio federale l’ha voluta “per sfruttare al meglio il potenziale di collaborazione bilaterale e internazionale nei settori prioritari della politica estera svizzera”, si legge in una nota del DFAE, e per rispondere all’aumento degli scambi registrati negli ultimi anni. “I nostri Paesi sono uniti da legami duraturi, fra tradizione e sfide future”, aveva scritto Cassis su Twitter nel maggio di un anno fa.
“Perché aprire un’ambasciata svizzera presso la Santa Sede? La domanda andrebbe posta al contrario: perché finora la Svizzera non aveva una rappresentanza in Vaticano”, ha dichiarato il consigliere federale”.
Le relazioni diplomatiche tra Confederazione e VaticanoCollegamento esterno hanno radici molto antiche. Dopo la Francia, la Santa Sede è il secondo Stato straniero a istituire una rappresentanza diplomatica permanente nel territorio della Confederazione. La presenza di un nunzio apostolico a Lucerna fin dal 1586 ha un ruolo importante nel consolidamento del cattolicesimo in Svizzera nel XVI e XVII secolo.
Salvo una temporanea interruzione dei rapporti diplomatici durante la Repubblica elvetica, tra il 1798 e il 1803, la nunziatura ha sempre svolto la sua attività diplomatica in Svizzera anche dopo la Rivoluzione francese. Il nunzio è però ora accreditato presso la Confederazione e non più solo presso i cantoni cattolici.
Per contro, dopo la pubblicazione dell’enciclica Etsi multa luctuosaCollegamento esterno da parte della Santa Sede, che critica aspramente la politica di cantoni e Confederazione verso la chiesa cattolica, nel dicembre 1873 il Governo svizzero ha rotto le relazioni diplomatiche con il Vaticano.
Nell’immediato dopoguerra l’ipotesi di nominare un rappresentante diplomatico in Vaticano è scartata sia per evitare “lotte confessionali in alcune zone del nostro paese”, sia perché “complicherebbe il problema delle nostre relazioni con l’URSS”.
L’unilateralità delle relazioni diplomatiche è rigorosamente rispettata anche durante e dopo la Seconda guerra mondiale. È solo con il clima di distensione ecumenica inaugurato dal Concilio Vaticano II all’inizio degli anni Sessanta che la Svizzera comincia a riconsiderare propria posizione.
L’offensiva diplomatica a tutto campo del pontificato di Giovanni Paolo II finirà per spingere anche la Svizzera a pensare concretamente dal 1987 la possibilità di una “normalizzazione graduale”.
Infine, c’è voluto il “caso Haas”, all’inizio degli anni Novanta, per smuovere le acque dei rapporti tra Berna e Città del Vaticano (ne abbiamo parlato qui). Le polemiche e le discussioni sorte attorno alla nomina dell’ultraconservatore Wolfgang Haas alla testa della diocesi di Coira hanno contribuito a rendere consapevoli le autorità federali della necessità di avere un rappresentante diplomatico in Vaticano.
Durante questa tre giorni romana, Ignazio Cassis ha in programma diversi appuntamenti bilaterali. Il consigliere federale incontrerà il segretario di Stato della Santa Sede, il cardinale Pietro Parolin, e il segretario per i rapporti con gli Stati, l’arcivescovo Paul Richard Gallagher.
Al centro delle discussioni tra le parti ci saranno le relazioni bilaterali fra Svizzera e Santa Sede, oltre all’attualità internazionale e a temi di interesse comune, come l’impegno per promuovere la pace e i diritti umani nel mondo. Ignazio Cassis visiterà inoltre la Comunità di Sant’Egidio, organizzazione cristiana internazionale attiva in particolare nei campi del sostegno ai più deboli e della mediazione tra parti in conflitto.
Dopo la Santa Sede, Roma
Al termine della visita nella Città del Vaticano, per il capo degli Affari esteri sarà anche la prima occasione ufficiale in Italia dopo la costituzione del nuovo Governo. Il consigliere federale si intratterrà con il suo omologo Antonio Tajani. I due, che si erano già incrociati in febbraio all’Assemblea generale dell’ONU a New York, discuteranno in particolare delle relazioni bilaterali fra i due Paesi, oltre a temi di carattere internazionale come la guerra in Ucraina, il seggio non permanente della Svizzera nel Consiglio di sicurezza dell’ONU e le relazioni fra Svizzera e Unione Europea.
A seguire, sul tavolo dell’incontro con il ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti vi saranno invece i dossier ancora aperti fra i due Paesi in ambito finanziario.
Altri sviluppi
Altri sviluppi
Qui Italia
Le Guardie svizzere avranno una nuova casa
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il progetto di una nuova caserma per le Guardie del Papa si fa più concreto: firmata a Roma una convenzione che dà di fatto il via all’iniziativa.
Abbassare il riscaldamento per ridurre la dipendenza dal gas russo: è una proposta che vi convince? Quali altri soluzioni sarebbero attuabili?
Contrariamente ad altri Paesi europei, la Svizzera dipende solo in minima parte dal gas naturale. Questa fonte rappresenta infatti circa il 15% dei consumi energetici complessivi della Svizzera e viene usata soprattutto per il riscaldamento. Quasi la metà del gas consumato in Svizzera viene però dalla Russia e anche nella Confederazione si cercano soluzioni per…
Il Tribunale federale ha accolto 1’200 persone per i suoi 150 anni
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nel fine settimana circa 1'200 persone hanno visitato il palazzo di giustizia di Mon Repos a Losanna: giudici e collaboratori erano a disposizione del pubblico per rispondere alle domande.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il 16enne Cla Meier ha vinto l'edizione di quest'anno dello "Knabenschiessen", la tradizionale gara di tiro degli adolescenti zurighesi.
Una serie di monete d’argento per celebrare l’aviazione svizzera
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'ha coniata Swissmint, la prima sarà disponibile dal 18 settembre sul negozio online della Zecca federale, annuncia questa in un comunicato odierno, ed è dedicata ai "Pionieri dell'aviazione svizzera".
Temu apre la piattaforma per i commercianti svizzeri
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il colosso cinese del commercio online Temu apre anche in Svizzera un canale di vendita secondo il modello "Local-to-Local".
Il sindacato Unia denuncia importanti divari salariali
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'anno scorso i quadri dirigenti delle grandi imprese svizzere hanno guadagnato 143 volte più dei loro impiegati meno remunerati.
Galleria di base del San Gottardo, anticipata la sostituzione binari
Questo contenuto è stato pubblicato al
I 228 chilometri di binari dovranno essere sostituiti prima del previsto. I lavori dovrebbero svolgersi tra il 2032 e il 2034. Non è prevista un'interruzione totale della linea.
Abbattuta una giovane lince nel canton di Neuchâtel
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'animale, che era in condizioni di salute preoccupanti e faticava ad abituarsi alla vita selvaggia, aveva dato una zampata a una passante.
Archiviato il caso sulla fuga di dati del dipartimento di giustizia zurighese
Questo contenuto è stato pubblicato al
La procura zurighese ha archiviato il caso riguardante la fuga di dati del Dipartimento di giustizia avvenuta nel 2022. In seguito alle indagini, le accuse non sono risultate imputabili ad alcuna persona o sono ormai in prescrizione.
Studenti stranieri all’ETHZ, nessun calo nelle iscrizioni nonostante l’aumento delle tasse
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'aumento delle tasse universitarie presso il Politecnico federale di Zurigo (ETHZ) per le studentesse e gli studenti stranieri non ha finora comportato alcun calo nel numero d'iscrizioni.
Si levano voci critiche contro le nuove prescrizioni sul traffico merci
Questo contenuto è stato pubblicato al
Le misure annunciate ieri dall'Ufficio federale dei trasporti (UFT) per aumentare la sicurezza del trasporto merci, in seguito all'incidente nel tunnel di base del San Gottardo del 2023, scontentano l'Associazione svizzera proprietari raccordi e carri privati (VAP).
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Dal Vallese a piedi per incontrare Francesco
Questo contenuto è stato pubblicato al
Dopo 12 settimane di camminata - dall'Ospizio del Gran San Bernardo a Città del Vaticano - Magnum, il cane San Bernardo, ha incontrato Papa Francesco.
Inaugurata la nuova ambasciata svizzera in Vaticano
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il presidente della Confederazione ha inaugurato la nuova ambasciata. Nel pomeriggio 36 nuove guardie svizzere presteranno il loro giuramento.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Se vi siete mai chiesti come scandisce le sue giornata il Pontefice nella sua residenza vaticana? Qi troverete molte risposte.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Durante il Concistoro che si è tenuto nella basilica di San Pietro Papa Francesco ha creato venti nuovi cardinali, portando il loro totale a 226.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il progetto di una nuova caserma per le Guardie del Papa si fa più concreto: firmata a Roma una convenzione che dà di fatto il via all'iniziativa.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.