Dopo 12 settimane di camminata con più di mille chilometri nelle gambe - dall'Ospizio del Gran San Bernardo, in Vallese fino a Città del Vaticano - Magnum, il cane San Bernardo, ha finalmente potuto incontrare Papa Francesco.
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tvsvizzera.it/fra
Ad accompagnare Magnum Claudio Rossetti, direttore della Fondazione BarryCollegamento esterno. I due già nel 2016, quando il cane era solo un cucciolo, in una udienza generale promisero a Papa Francesco di ritornare con la famosa botticella attaccata al collo dei cani San Bernardo della Fondazione Barry.
Così dopo sette anni e dopo aver percorso la Via Francigena per circa mille chilometri, partiti dall’ospizio del Gran San Bernardo sulle alture di Martigny, in Vallese, Claudio e Magnum sono arriva a Città del Vaticano per mantenere la promessa.
Un progetto nato dallo stesso Carlo Rossetti che, così, ha voluto testimoniare, ancora una volta, l’importanza del San Bernardo – il cane che salva le vite e le anime – nonché per promuovere la Svizzera e i suoi valori, come appunto la Via Francigena, percorso di oltre 3’000 chilometri tra Canterbury e Roma e che attraversa quattro Paesi: Gran Bretagna, Francia, Svizzera e Italia.
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Durante l’ultima udienza generale Claudio e Magnum sono dunque riusciti a incontrare nuovamente il Papa al quale – come promesso – hanno donato la botticella con all’interno una grappa vallesana, uno dei simboli della tradizione umanitaria di questi cani.
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