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I libri di testo svizzeri non affrontano abbastanza le questioni razziali

Lo studente legge il libro
Qualcosa è migliorato, ma molto resta da fare, secondo esperte ed esperti. © Keystone / Christian Beutler

Esperti ed esperte avvertono che le questioni di razza non sono sufficientemente affrontate nei libri di testo scolastici svizzeri.

La Commissione federale contro il razzismo ha presentato lunedì uno studioCollegamento esterno in cui si osserva che la normalità sociale è rappresentata in modo piuttosto omogeneo e bianco nei libri scolastici svizzeri. Secondo la Commissione, il razzismo è un argomento che dovrebbe far parte del curriculum scolastico.

Il dibattito sulle questioni di razza si è intensificato negli ultimi anni e i libri di testo scolastici si sono in qualche modo adattati. C’è una crescente sensibilità, per esempio, nei confronti di termini problematici come “indiano” o “eschimese”, non più considerati politicamente corretti in riferimento alle popolazioni indigene degli Stati Uniti e del Canada. La nozione di una Svizzera “coloniale” è ora affrontata in alcuni libri didattici, secondo lo studio che ha esaminato come i testi scolastici rossocrociati affrontano il razzismo e la rappresentazione della diversità sociale.

Severe accuse di Amnesty alla Svizzera

Questo, però, non è sufficiente, dice la Commissione. Il tema del razzismo non compare né nel “Plan d’études” (piano di studi) in lingua francese (come nemmeno in quello ticinese) né nel suo omologo in lingua tedesca (“Lehrplan 21”). I libri di testo non offrono una definizione esaustiva del razzismo. Viene presentato solo in una prospettiva storica o come fenomeno interpersonale. Manca però la sua dimensione strutturale, che contribuisce alla gerarchizzazione e alla categorizzazione degli individui.

Diversità limitata

L’analisi mostra anche che i libri di testo offrono poche possibilità di riflessione critica sul razzismo e solo occasionalmente rappresentano una società plurale risultante dalla migrazione. La norma sociale è generalmente presentata come bianca e la diversità è limitata alle pagine esplicitamente dedicate a questo tema.

Nel complesso, la rappresentazione della diversità è più marcata per la Svizzera e l’Europa che per i territori più lontani. Questi ultimi sono spesso presentati in modo stereotipato, con comunità culturalmente omogenee. Gli Inuit, per esempio, sono presentati nella loro dimensione tradizionale, senza ritratti individuali di Inuit moderni che offrirebbero una visione più sfumata.

Secondo la stessa fonte, il corpo insegnanti trova che i libri siano inadeguati e che la loro formazione sia carente in questo campo. La Commissione raccomanda quindi di includere il tema del razzismo nei programmi di studio e di rafforzare le competenze degli insegnanti.

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