La televisione svizzera per l’Italia

Diritti umani, progressi in Svizzera ma non mancano critiche

Livia Leu durante l audizione davanti al Consiglio dei diritti umani
Livia Leu durante l'audizione davanti al Consiglio dei diritti umani © Keystone / Pierre Albouy

La Svizzera ha fatto progressi nell'ambito dei diritti umani ma restano alcuni aspetti critici. È quanto emerso nel corso dell'audizione tenutasi al Consiglio dei diritti umani dell'ONU. In particolare ci sono margini per miglioramenti nella lotta al razzismo e alla discriminazione razziale. Giudizi sostanzialmente condivisi dalla Segretaria di Stato Livia Leu.

Nel suo discorso di apertura, la segretaria di Stato del Dipartimento degli affari esteri Livia Leu ha affermato che la Svizzera, come altri Paesi, sta affrontando “crescenti disuguaglianze” dopo la pandemia, soprattutto per le minoranze e le persone più vulnerabili. Benché il Paese sia confrontato con alcune sfide, ha aggiunto, la situazione dei diritti umani in Svizzera “è relativamente favorevole”.

Contenuto esterno

La delegazione svizzera, ascoltata per diverse ore davanti al Consiglio come avviene ogni quattro anni, è stata confrontata con diverse critiche, alcune delle quali non del tutto esenti da intenti strumentali. I rappresentanti cinesi, che si sono detti “preoccupati” per la discriminazione delle minoranze, hanno chiesto modifiche legislative e amministrative puntuali da parte di Berna.

Minoranze discriminate?

In proposito c’è però anche da registrare che Pechino ha spesso messo in guardia la Svizzera per le sue critiche ai campi di rieducazione nello Xinjiang dove è internato più di un milione di uiguri.

Altri Paesi hanno invece auspicato un piano d’azione nazionale contro la discriminazione razziale, come richiesto da alcune ong, o un meccanismo indipendente per raccogliere le denunce contro la presunta “profilazione razziale” da parte della polizia. Su questo aspetto l’anno scorso la Svizzera è stata fortemente criticata da diversi membri del Gruppo di lavoro delle Nazioni Unite sulle persone di origine africana, che ha denunciato l’esistenza nella Confederazione di un “razzismo sistemico”.

Pur riconoscendo l’importanza della questione, l’ambasciatore svizzero alle Nazioni Unite, Jürg Lauber, ha parlato di “malintesi”. Livia Leu ha sottolineato che il governo federale e il parlamento ritengono che il diritto penale contro il razzismo offra una “protezione efficace”. Tuttavia, ha ammesso che c’è spazio per migliorare l’accesso alla giustizia per le persone che subiscono simili comportamenti. “La Svizzera considera un dovere permanente” combattere il razzismo, soprattutto online, ha dichiarato Leu.

Critiche da Russia e Iran

Da parte sua, la Russia ha nuovamente espresso “preoccupazione” per la discriminazione dei suoi cittadini in Svizzera dall’inizio della guerra in Ucraina. Tra le altre raccomandazioni ricevute, si chiede di impegnarsi a livello di disuguaglianze salariali tra uomini e donne, che Berna ammette, o sulla situazione delle donne più in generale.

Tra le voci critiche si è levata quella dell’Iran, che sta affrontando manifestazioni di massa dopo la morte della giovane Mahsa Amini durante la detenzione inflittale per aver indossato il velo islamico in modo inadeguato.

Anticipando queste critiche, Livia Leu ha dichiarato che “la Svizzera si impegna risolutamente per l’uguaglianza” con la nuova politica lanciata nel 2021 e il piano d’azione che l’accompagna. Soprattutto, ha promesso iniziative per cercare di aumentare la rappresentanza femminile a tutti i livelli in vista delle elezioni federali del prossimo ottobre.

Il nodo della Convenzione sui migranti

Diversi Paesi hanno anche chiesto alla Svizzera di ratificare la Convenzione internazionale sui lavoratori migranti. Ma dalla Segreteria di Stato per la Migrazione (SEM) è stato precisato che saranno difficili progressi significativi su questo tema, giacché Berna non intende rispondere favorevolmente a questa richiesta. Sono state inoltre espresse preoccupazioni anche per la situazione dei richiedenti asilo, dei detenuti e delle persone con disabilità.

Non sono comunque mancati attestati di stima e incoraggiamento. Molti Paesi hanno accolto con favore il lancio dell’Istituzione nazionale per i diritti umani, previsto per maggio. Su questa iniziativa c’è però chi ha criticato l’esiguità dei fondi messi a disposizione. Un timore condiviso dalla Commissione nazionale per la prevenzione della tortura aveva avvertito che l’istituzione non sarebbe stata in grado di adempiere al suo mandato a causa della mancanza di risorse.

Attualità

palazzo federale a berna

Altri sviluppi

Fondi giù del 10% per le ong svizzere attive all’estero

Questo contenuto è stato pubblicato al Nel 2025 e nel 2026 i contributi alle ong svizzere per la cooperazione internazionale all'estero subiranno un taglio del 10,5% rispetto al biennio precedente.

Di più Fondi giù del 10% per le ong svizzere attive all’estero
campagne di voto del 9 febbraio scorso.

Altri sviluppi

Iniziativa responsabilità ambientale, campagne dalle cifre modeste

Questo contenuto è stato pubblicato al Circa 665'000 franchi sono stati spesi durante le campagne della votazione federale dello scorso 9 febbraio, data in cui gli svizzeri hanno respinto l'iniziativa per la responsabilità ambientale.

Di più Iniziativa responsabilità ambientale, campagne dalle cifre modeste
monopattino

Altri sviluppi

A 100 chilometri l’ora sul monopattino elettrico

Questo contenuto è stato pubblicato al Nel giro di una settimana, la polizia vallesana ha sequestrato due monopattini in grado di superare i 100 km/h. Le trottinette sono state confiscate e i proprietari denunciati.

Di più A 100 chilometri l’ora sul monopattino elettrico
Karin Keller-Sutter

Altri sviluppi

Dazi, la Svizzera è tra i partner prioritari degli USA

Questo contenuto è stato pubblicato al La Svizzera figura tra i 15 Paesi con cui gli Stati Uniti intendono trovare rapidamente una soluzione alla questione dei dazi doganali. Lo ha affermato la ministra delle finanze e presidente della Confederazione Karin Keller-Sutter.

Di più Dazi, la Svizzera è tra i partner prioritari degli USA
La refurtiva.

Altri sviluppi

Fermati a Sils due uomini con gioielli e orologi rubati nell’auto

Questo contenuto è stato pubblicato al Dipendenti dell'Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (UDSC) hanno scoperto orologi, gioielli e monete rubati durante un controllo di un veicolo a Sils in Engadina (GR) all'inizio di aprile. I due occupanti dell'auto con targhe italiane sono stati consegnati alla polizia cantonale.

Di più Fermati a Sils due uomini con gioielli e orologi rubati nell’auto

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR