Martedì sono state consegnate a Berna 120'000 firme (di cui 103'000 certificate come valide) per l’iniziativa che vuole bloccare l’acquisto dei nuovi aerei da combattimento F-35.
Questo contenuto è stato pubblicato al
3 minuti
tvsvizzera.it/mrj
L’alleanza – composta da Partito socialista (PS), Verdi e Gruppo per una Svizzera senza esercito (GSsE) – che si oppone all’acquisto da patre dell’esercito svizzero dei nuovi caccia F-35 è riuscita a raccogliere 120’000 firme necessarie per presentare un’iniziativa popolare. Delle 120’000 sottoscrizioni presentate, 103’000 sono state certificate come valide. Lo ha annunciato in un comunicato il GSsE.
Il budget delle forze armate andrebbe poi adeguato di conseguenza. La disposizione transitoria sull’organizzazione, l’addestramento e l’equipaggiamento dell’esercito cesserebbe di essere applicata il 1° gennaio 2040: il veto all’utilizzo degli F-35 si applicherebbe quindi fino a quell’anno.
La consegna delle firme è avvenuta con sei mesi di anticipo sul termine ufficiale ma i tempi sono molto stretti. Il Parlamento infatti ha già deciso la firma dei contratti entro fine marzo 2023 (proprio quando scadrà l’offerta del produttore statunitense Lockheed Martin). Il voto popolare dovrebbe quindi precedere questa data ma l’iniziativa deve ancora passare al vaglio del Consiglio federale e delle due camere del Parlamento.
Anche il Consiglio federale vorrebbe mettere la parola “fine” in pochi mesi a quella che è ormai diventata una telenovela, chiudendo l’acquisto prima della scadenza dell’offerta, il 31 marzo 2023. Il comitato d’iniziativa vuole invece andare alle urne in anticipo rispetto a questa data. La coalizione ha stilato un calendario che dovrebbe permettere un voto popolare entro il 12 marzo dell’anno prossimo.
Contenuto esterno
Telenovela sul fuoco della quale la guerra in Ucraina Ucraina ha gettato ulteriore benzina: a inizio marzo, la ministra della difesa Viola Amherd ha lanciato un appello agli iniziativisti, domandando loro di ritirare il testo. Questi hanno però criticato la richiesta, considerandola un attacco alla democrazia. La sinistra non vuole che i diritti popolari siano aggirati. “Il popolo svizzero deve pronunciarsi sul programma d’armamento più caro della storia elvetica”, ha detto in occasione del deposito delle firme il consigliere nazionale Fabien Fivaz (Verdi). “È solamente una questione di volontà politica”, ha aggiunto a nome del GSsE Pauline Schneider.
Per i promotori del testo, il caccia statunitense è troppo caro, pericoloso e inadatto ai bisogni della Svizzera. “Non è un velivolo di polizia aerea, bensì”, ha affermato il consigliere nazionale Pierre-Alain Fridez (PS), “un jet della Nato pensato per fare fuoco in territorio nemico”.
Inoltre, le spese d’esercizio saranno elevate, anche se il prezzo d’acquisto è relativamente contenuto. A provarlo sono studi realizzati in Canada, negli USA e in Norvegia, ha evidenziato il deputato socialista.
Gran caldo anche nei laghi, il Ceresio tocca i 28 gradi
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'ondata di caldo non risparmia gli specchi d'acqua svizzeri, tanto che alcuni - come il Ceresio - hanno ormai raggiunto i 28 gradi.
La centrale nucleare di Beznau spegne un reattore a causa del calore
Questo contenuto è stato pubblicato al
La centrale nucleare di Beznau, nel cantone di Argovia, ha spento uno dei due reattori a causa del calore. Lo ha indicato oggi il gestore Axpo, aggiungendo che il secondo blocco funziona con una potenza del 50%.
Il Governo elvetico rivede completamente il piano pandemico
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il governo federale ha rivisto completamente il piano pandemico alla luce dell'esperienza con il coronavirus. L'attenzione non è più rivolta all'influenza; il nuovo piano si concentra pienamente su tutte le possibili pandemie e serve per prepararsi a minacce future.
Sarà chiusa la sede ginevrina della Gaza Humanitarian Foundation
Questo contenuto è stato pubblicato al
La sede ginevrina della Gaza Humanitarian Foundation sarà sciolta per il mancato rispetto di obblighi legali. Registrata in Svizzera a inizio anno, la filiale non è mai stata operativa. La decisione arriva tra forti critiche internazionali alla fondazione per la gestione degli aiuti a Gaza.
Ritrovato dopo 14 anni il relitto del “Lady Jay” nel Lago di Costanza
Questo contenuto è stato pubblicato al
Dopo 14 anni, il relitto dello yacht "Lady Jay", affondato nel 2011 nel lago di Costanza con 12 persone a bordo, è stato localizzato a 170 metri di profondità
Il capo dell’esercito svizzero rinuncerebbe ad alcuni F-35
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'esercito ha bisogno esattamente degli F-35 e, in caso di bisogno, si potrebbe ridurre la quantità di aerei acquistati. È quanto ha dichiarato il dimissionario capo dell'esercito Thomas Süssli in un'intervista rilasciata alla Radio SRF.
Janssen studia la chiusura del suo sito bernese, a rischio in 300
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'azienda produttrice di vaccini Janssen sta valutando la possibilità di chiudere il suo stabilimento di Berna-Bümpliz. Ieri ha avviato una consultazione con i dipendenti per trovare soluzioni alternative: la misura potrebbe avere ripercussioni su 300 persone.
Condannati a 10 anni di carcere due genitori che uccisero la figlioletta disabile
Questo contenuto è stato pubblicato al
Dieci anni di carcere ed espulsione dal Paese per omicidio intenzionale e tentato omicidio: è la pena inflitta dal Tribunale cantonale di Argovia a una coppia di genitori che nel 2020 uccise la figlia di 3 anni gravemente disabile a Hägglingen (AG).
Questo contenuto è stato pubblicato al
In diverse città svizzere è ufficialmente iniziata la febbre per gli europei femminili di calcio, con i tifosi che si sono riversati nelle fan zone, accompagnati da temperature decisamente estive.
Nel 2024 in Svizzera meno infortuni sul lavoro, ma di più nel tempo libero
Questo contenuto è stato pubblicato al
Lo scorso anno in Svizzera il numero degli infortuni è lievemente salito rispetto all'anno precedente, a 908'313 (+0,7%). Mentre gli incidenti e le malattie professionali sono nuovamente diminuiti, gli infortuni nel tempo libero sono cresciuti.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Riuscita l’iniziativa contro l’acquisto degli F-35
Questo contenuto è stato pubblicato al
I promotori dell'iniziativa "Stop F-35 comunicano che sono state raccolte le 100'000 firme necessarie per dare l'ultima parola al popolo.
Saranno costruiti in Italia gli F-35 per l’aviazione elvetica
Questo contenuto è stato pubblicato al
i futuri caccia F-35A dell'esercito svizzero verranno prodotti a Cameri, in Piemonte, nello stabilimento di Leonardo.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Si dicono tuttavia piuttosto favorevoli all'acquisto dei caccia F-35. È quanto emerge da un sondaggio pubblicato dai giornali di Tamedia.
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'Unione democratica di centro, il partito di maggioranza relativa, chiede un aumento della spesa per la difesa di due miliardi di franchi.
I nuovi jet F-35A costeranno oltre 6 miliardi di franchi
Questo contenuto è stato pubblicato al
I contratti con il governo statunitense per l'acquisto dei velivoli della difesa sono ora pronti, manca solo la convalida elvetica.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Si tratta della Nozomi Networks, nata in Ticino nel 2013 e specializzata in sicurezza informatica. L’azienda è stata individuata dal costruttore americano Lockheed Martin, produttore dei caccia militari, per un compito particolare. “Si tratta di realizzare un centro di eccellenza a Mendrisio dove verrà realizzata una rete di simulazione simile a quella che connette tutti…
Questo contenuto è stato pubblicato al
La decisione del Governo di puntare sul caccia americana F-35A per rinnovare la sua flotta suscita una certa incomprensione su parte della stampa.
Nuovi caccia: il Governo svizzero opta per gli F-35A americani
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il Consiglio federale proporrà al Parlamento di acquistare 36 aerei da combattimento F-35A della Lockheed Martin. Un'operazione da 5 miliardi.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.