Almeno un’ora in più per raggiungere Milano attraverso il Sempione

Tornano anche quest’estate i cantieri sulla linea ferroviaria tra il Vallese e il Piemonte, con modifiche ai collegamenti e disagi per chi viaggia. Vane per ora le richieste di intervento rivolte alla politica.
Ieri è arrivato il comunicato stampa che conferma il preannunciato stop della linea ferroviaria Domodossola-Milano durante i mesi estivi. Le modificheCollegamento esterno alla circolazione ferroviaria di cui bisogna tenere conto nei prossimi mesi sulle tratte Ginevra-Milano e Berna-Milano concernono in due casi lavori sulla tratta italiana e, nel terzo caso, il cantiere svizzero della linea Ginevra-Briga.
Nei dettagli
Come già l’anno precedente, anche per tutto il 2025, dal lunedì al venerdì, ci saranno soltanto tre anziché quattro treni EuroCity (EC) per ciascuna direzione tra Basilea-Berna-Milano e Ginevra-Briga-Milano. Un treno EC per ogni direzione da e per Basilea e da e per Ginevra circola solo fino a Domodossola. Nel fine settimana l’offerta resta invece invariata, con quattro treni EC in ogni direzione tra Basilea-Berna-Milano e Ginevra-Briga-Milano.
Dall’8 giugno al 27 luglio e dal 30 agosto al 13 settembre 2025, inoltre, i treni EC non circoleranno del tutto tra Domodossola e Milano. Questo a causa di lavori sulla tratta Arona–Premosello che sarà quindi sbarrata. Nella tratta Domodossola-Milano, Trenitalia predisporrà un servizio di autobus sostitutivi, con un conseguente allungamento dei tempi di percorrenza e una minore disponibilità di posti a sedere.

Altri sviluppi
La chiusura della tratta Domodossola-Milano nei tre mesi estivi suscita malcontento anche in Svizzera
In queste finestre temporali estive, il tempo previsto per raggiungere Milano si allunga quindi di circa un’ora. A titolo di paragone, l’EuroCity più veloce da Berna a Milano, oggi ci impiega 3 ore e 16 minuti e quello che viaggia da Ginevra a Milano arriva in 4 ore e 23 minuti.
Inoltre, a causa dei lavori di costruzione sulla tratta Ginevra-Briga nello stesso periodo, i treni EC Ginevra-Briga-Milano saranno soppressi nella maggior parte dei casi anche in Svizzera.
Le alternative
Per attutire l’impatto degli inconvenienti per le viaggiatrici e i viaggiatori, le Ferrovie Federali svizzere (FFS) e Trenitalia offriranno bus di rimpiazzo fra Ginevra e il capoluogo lombardo, con fermata intermedia nel Canton Vallese, a Martigny.
Questi collegamenti eccezionali con gli autobus saranno disponibili due volte al giorno nei mesi di giugno e settembre e tre volte al giorno a luglio (nel mese di agosto non sono invece previste restrizioni). FFS e Trenitalia ricordano che i posti disponibili sono comunque limitati e occorre quindi prenotare.

Altri sviluppi
Un altro anno di fuoco per chi transita sulla linea ferroviaria del Sempione
Partendo da Berna o Basilea verso Milano Centrale, invece, si può sempre optare per AlpTransit e attraversare quindi il San Gottardo. Il tempo di percorrenza è simile a quello previsto via Briga prendendo poi il bus di rimpiazzo, ma senza l’inconveniente dei posti da prenotare e dell’imprevedibilità del traffico stradale, maggiore rispetto a quella del traffico ferroviario.
Rimostranze elvetiche…
Questo tipo di modifiche estive alla circolazione ferroviarie non sono tuttavia una novità. Restrizioni ai collegamenti erano già state applicate lo scorso anno e ci saranno pure nel 2026, nel 2027 e verosimilmente nel 2028.
Una situazione a cui molti cercano una soluzione, anche in politica. Già lo scorso anno, la questione aveva suscitato l’interesse di alcuni deputati del Parlamento elvetico che, secondo le informazioni raccolte dalla Radiotelevisione svizzera in lingua francese (RTS), hanno valutato se richiedere l’intervento del Consiglio federale o quello dell’Ufficio federale dei trasporti in seno alle autorità italiane.
“Stiamo valutando di chiedere l’attivazione di un collegamento alternativo che passi da Borgomanero e Novara. Questa linea esiste già, quindi potrebbe essere utilizzata”, aveva spiegato un anno fa il consigliere nazionale ticinese Bruno Storni (Partito socialista). L’idea, tuttavia, si è finora risolta con un nulla di fatto.
…e richieste di intervento piemontesi
All’inizio di quest’anno, poi, il sindaco di Baveno (nella provincia piemontese di Verbano-Cusio-Ossola), Alessandro Monti, ha scritto una lettera indirizzata al ministro dei trasporti Matteo Salvini, alla ministra del turismo Daniela Santanchè, al presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e ai vertici di Rete ferroviaria italiana.
Nella missiva veniva richiesto di istituire al più presto un tavolo tecnico permanente in merito ai lavori sulla linea ferroviaria Domodossola-Milano.

Altri sviluppi
I guai del Sempione che fanno discutere Svizzera e Italia
“Scrivo per esprimere la mia profonda preoccupazione in merito alla chiusura totale della tratta ferroviaria” si legge nel testo, in cui il sindaco deplorava il fatto di aver ricevuto la notizia dalla stampa. “Ancora una volta non siamo informati direttamente – sottolineava Monti, che già a giugno dello scorso anno aveva sollecitato risposte – e tali decisioni hanno ripercussioni economiche e sociali sui nostri territori”.
“Non si tratta di un tavolo per opporsi ai necessari investimenti – ha concluso il primo cittadino del comune che si affaccia sul Lago Maggiore – ma un luogo dove coordinarsi, conoscere, approfondire e nel caso fare proposte su come ridurre al minimo i disagi, sia per turisti che per pendolari”. Non è noto se ci siano stati seguiti.
Lavori senza impatto su chi viaggia
Lo scorso mese di febbraio sono anche iniziati i lavori di risanamento su tutta la lunghezza della canna est della galleria del SempioneCollegamento esterno. A richiedere manutenzione sono parti della volta e il sistema di drenaggio.
Questa canna, che è la più vecchia delle due che compongono la galleria, è stata inaugurata nel 1905. Il tunnel è lungo quasi 20 chilometri e viene attraversato giornalmente da oltre 250 convogli.
Riguardo a questi lavori già iniziati, il traffico viaggiatori è rimasto invariato e non dovrebbe subire ulteriori modifiche fino a quelle sopra citate.
Ci saranno invece ripercussioni sui treni navetta per il trasporto veicoli: circoleranno infatti ogni due ore invece che ogni ora e mezza. L’impatto sarà più forte sul trasporto merci che “risente dei lavori nella misura in cui l’attività del corridoio di quattro metri nella galleria del Sempione è soggetta a forti limitazioni”.
La galleria stradale del San Bernardo, che collega il Vallese e la Valle d’Aosta, non ha ancora potuto essere riaperta. La chiusura si è imposta la scorsa settimana a causa delle forti nevicate che si sono verificate nella regione.
Una valanga che si è staccata giovedì scorso nei pressi del tunnel di Toules, sul versante svizzero della strada del Gran San Bernardo, ha travolto massi e alberi, danneggiando così circa 300 metri di galleria.
Intervistata negli scorsi giorni dall’agenzia di stampa svizzera Keystone-ATS, la società che gestisce il collegamento ha riferito che “non è ancora stata fissata una data di riapertura”. Poiché anche il valico è chiuso, attualmente non è possibile raggiungere l’Italia via Bourg-Saint-Pierre.

In conformità con gli standard di JTI
Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.