Ascoltare rumore rosa durante la fase di sonno profondo – come il suono della pioggia, dell'acqua di una cascata o del vento che fruscia tra le foglie – migliora la funzione cardiaca. Lo dimostra uno studio del Politecnico federale (ETH) e dell'Università di Zurigo (UZH).
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tvsvizzera.it/fra con Keystone-ATS
L’effetto è chiaramente misurabile già dopo una sola notte. La stimolazione mirata con il rumore rosa, un particolare tipo di rumore in cui le componenti a bassa frequenza hanno potenza maggiore, durante il sonno profondo ha migliorato sia la sistole (contrazione del muscolo cardiaco) sia la diastole (fase di rilassamento del cuore) dei soggetti che hanno partecipato allo studio.
La scoperta, spiegano i ricercatori dei due atenei zurighesi, potrebbe risultare interessante per gli atleti: negli sport di punta un simile sistema di stimolazione durante il sonno profondo potrebbe permettere una migliore funzione cardiaca, e magari consentire una rigenerazione più rapida e proficua dopo duri allenamenti.
Ma anche il trattamento di malattie cardiovascolari potrebbe venir migliorato con questo sistema di stimolazione o altri simili.
Per lo studio – pubblicato oggi sulla rivista specializzata “European Heart Journal” – i ricercatori hanno monitorato per tre notti non consecutive in un centro del sonno 18 uomini di età compresa tra i 30 e i 75 anni. In una di tali notti un computer ha riprodotto rumore rosa non appena i soggetti erano entrati nella fase di sonno profondo. Hanno così scoperto che quest’ultimo si rafforzava durante la stimolazione e che la frequenza cardiaca e la pressione sanguigna mutavano.
Soprattutto il ventricolo sinistro – viene ancora spiegato – ha cominciato a contrarsi e rilassarsi in maniera più marcata. Ciò significa che dopo un battito cardiaco rimane meno sangue nel ventricolo e ne entra di più nell’apparato circolatorio, cosa che ha effetti positivi sul sistema cardiovascolare. Il ventricolo sinistro approvvigiona la maggior parte degli organi, le estremità e il cervello con sangue arterioso, ricco di ossigeno.
Nonostante il piccolo numero di soggetti esaminati i risultati sono significativi, sostengono i ricercatori. Saranno comunque necessari altri studi, ad esempio per esaminare se si verificano gli stessi processi nelle donne e se anche persone con malattie cardiache traggono profitto da una simile stimolazione.
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