Nutri-Score in Svizzera preoccupa l’industria agroalimentare italiana
Nutri-Score penalizzerebbe molti prodotti naturali sia italiana sia svizzeri.
Keystone / Christophe Gateau
Nutri-Score preoccupa l’industria agroalimentare italiana. Ne hanno discusso a Berna l’ambasciatore di Roma accreditato in Svizzera, Gian Lorenzo Cornado e il consigliere federale Guy Parmelin, capo del Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca.
Questo contenuto è stato pubblicato al
3 minuti
tvsvizzera.it/fra con Keystone-ATS
L’industria agroalimentare italiana e i produttori di alimenti tipici della dieta mediterranea sono seriamente preoccupati dalla legislazione in materia di etichettatura nutrizionale e la diffusione in Svizzera del Nutri-ScoreCollegamento esterno.
Durante il colloquio, Cornado e Parmelin hanno parlato delle relazioni economico-commerciali tra i due Paesi. La Confederazione, ricorda la nota, è un partner strategico per l’Italia, con un interscambio pari a 1 miliardo di euro a settimana e la presenza in Svizzera di più di 1’000 aziende italiane che impiegano 22’000 lavoratori con un introito annuale di circa 15 miliardi.
Il problema del Nutri-Score era già stato affrontato il 17 di ottobre scorso, quando Cornado ha presentato le credenziali al presidente della Confederazione, Alain Berset.
Introdotto in Svizzera su base volontaria e sostenuto dall’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria dal 2019, il Nutri-Score offre, tramite punteggi che vanno da A a E, una valutazione semplificata della qualità nutrizionale di un prodotto e consente un rapido confronto. Diverse grandi aziende e distributori in Svizzera – Nestlé o Lidl per esempio – lo adoperano già.
Nutri-Score è un’etichetta che i produttori possono apporre volontariamente sugli imballaggi degli alimenti. Essa mostra l’equilibrio della composizione di un prodotto tramite una scala di colori e valutazioni da A ad E e consente quindi di confrontare rapidamente alimenti simili.
Nutri-Score vorrebbe facilitare la spesa. La scala di colori consente un orientamento visivo rapido e semplice, offrendo quindi un aiuto pratico per prendere decisioni.
L’etichetta si trova sull’imballaggio di vari alimenti e mostra a colpo d’occhio una valutazione dei valori nutritivi che va da A per una composizione equilibrata a E per una non equilibrata.
Questo sistema di classificazione ha però sollevato diverse obiezioni e critiche, di cui si è fatto portavoce anche il parlamento. Il 6 giugno scorso, per esempio, il Consiglio degli Stati ha adottato una mozione con 33 voti a 8 con cui s’intendono evitare gli effetti negativi del Nutri-Score. A detta della maggioranza, il Nutri-Score è semplicistico poiché non tiene sufficientemente conto del grado di lavorazione dei prodotti, della presenza di additivi, del concetto di sostenibilità, del metodo di produzione e dell’origine.
Capita che prodotti altamente trasformati, contenenti grandi quantità di ingredienti sostitutivi e additivi, ricevano talvolta una valutazione migliore rispetto ai prodotti naturali. Insomma, il Nutri-Score penalizzerebbe molti prodotti naturali svizzeri, come il formaggio, che contiene molti grassi.
BNS: la priorità è la stabilità dei prezzi, ribadisce Schlegel
Questo contenuto è stato pubblicato al
Mantenere la stabilità dei prezzi è il compito principale della Banca nazionale svizzera. Lo ha ribadito oggi, il presidente della direzione Martin Schlegel.
Iniziativa responsabilità ambientale, campagne dalle cifre modeste
Questo contenuto è stato pubblicato al
Circa 665'000 franchi sono stati spesi durante le campagne della votazione federale dello scorso 9 febbraio, data in cui gli svizzeri hanno respinto l'iniziativa per la responsabilità ambientale.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nel giro di una settimana, la polizia vallesana ha sequestrato due monopattini in grado di superare i 100 km/h. Le trottinette sono state confiscate e i proprietari denunciati.
Dazi, la Svizzera è tra i partner prioritari degli USA
Questo contenuto è stato pubblicato al
La Svizzera figura tra i 15 Paesi con cui gli Stati Uniti intendono trovare rapidamente una soluzione alla questione dei dazi doganali. Lo ha affermato la ministra delle finanze e presidente della Confederazione Karin Keller-Sutter.
Fermati a Sils due uomini con gioielli e orologi rubati nell’auto
Questo contenuto è stato pubblicato al
Dipendenti dell'Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (UDSC) hanno scoperto orologi, gioielli e monete rubati durante un controllo di un veicolo a Sils in Engadina (GR) all'inizio di aprile. I due occupanti dell'auto con targhe italiane sono stati consegnati alla polizia cantonale.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Negli ultimi dieci anni, la forza lavoro svizzera è invecchiata: dal 2014 al 2024 l'età media delle persone attive è passata da 41,2 a 42,3 anni.
Erasmus+ costerebbe il triplo a Berna rispetto alla soluzione attuale
Questo contenuto è stato pubblicato al
Se sarà associata al programma dell'Unione europea Erasmus+ dal 2027, come nelle intenzioni del Consiglio federale, la Svizzera dovrà pagare tre volte di più rispetto a quanto fa per l'attuale soluzione nazionale.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
La Svizzera mercato privilegiato dei prodotti alimentari italiani
Questo contenuto è stato pubblicato al
La Svizzera è uno dei mercati d’esportazione dei prodotti alimentari italiani più importanti: importati prodotti per oltre 2 miliardi di euro.
Le associazioni della salute dichiarano guerra allo zucchero
Questo contenuto è stato pubblicato al
Un'ampia alleanza di organizzazioni sanitarie chiede misure contro il consumo di zucchero, soprattutto da parte dei bambini.
Nutri-Score, l’etichetta nutrizionale francese che irrita gli italiani
Questo contenuto è stato pubblicato al
In Svizzera è raccomandato, ma poco diffuso. In Italia è perlopiù osteggiato. Pregi e difetti del sistema di classificazione di alimenti Nutri-Score.
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'etichetta nutrizionale "a semaforo" sarà introdotta in modo coordinato da Svizzera, Belgio, Francia, Germania, Lussemburgo, Paesi Bassi e Spagna.
La nuova politica agricola tra clima e sostenibilità
Questo contenuto è stato pubblicato al
La Svizzera lancia la sua nuova strategia per l'adattamento della filiera agroalimentare al riscaldamento globale e per la riduzione dei gas serra.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.