‘Ndrangheta, pesanti accuse contro un italiano residente in Svizzera
Un 58nne italiano residente nel canton Argovia è accusato di partecipazione e sostegno all'organizzazione criminale calabrese 'Ndrangheta.
Si torna a parlare dell’insediamento della ‘Ndrangheta in Svizzera. Il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) accusa un 58enne italiano residente nel Canton Argovia di partecipazione e sostegno all’organizzazione criminale calabrese.
Per la Procura federale, l’uomo avrebbe agito, almeno tra il 2001 e il 2020, quale referente della cosca di ‘Ndrangheta Anello-Fruci in territorio elvetico e avrebbe favorito lo sviluppo degli interessi di quest’ultima nella Confederazione.
L’imputato è pure accusato di una serie di reati, tra cui importazione, acquisto e deposito di monete false, ricettazione, infrazione alla legge federale sulle armi, gli accessori di armi e le munizioni e infrazione alla legge federale sugli stupefacenti.
Il servizio del TG 12.30 della RSI del 16 aprile 2025:
“Le estese e approfondite indagini effettuate da fedpol nell’ambito del procedimento penale condotto dal Ministero pubblico della Confederazione (MPC)”, scrive il Consiglio federale in un comunicatoCollegamento esterno, “hanno permesso di accertare la presenza in territorio elvetico dell’organizzazione criminale di stampo mafioso denominata ‘Ndrangheta, con centro nevralgico in Calabria e attiva a livello internazionale, come pure di appurare l’appartenenza e il sostegno dell’imputato a tale organizzazione”.
Il 58enne avrebbe intrattenuto stretti rapporti con i vertici della cosca Anello-Fruci, offrendo loro piena disponibilità, personale e di soggetti a lui vicini, nell’esecuzione di diverse attività illegali e legali e fornendo supporto logistico.
L’imputato avrebbe inoltre operato trasferimenti di denaro contante dalla Svizzera all’Italia, anche tramite terze persone, dopo aver effettuato in Svizzera operazioni di cambio valuta, denaro destinato in parte o integralmente alle casse dell’organizzazione criminale.
In conformità con gli standard di JTI
Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.