Un lavoratore su tre dichiara di essere spesso troppo esausto per occuparsi dei propri affari personali.
Keystone / Andree-noelle Pot
Cala la paura di perdere l’impiego, aumenta lo stress sul posto di lavoro. È quanto indica il "Barometro delle condizioni di lavoro 2023" presentato giovedì da Travail.Suisse e dall'Università di Scienze Applicate di Berna. Molti ritengono inoltre che i datori di lavoro non investano abbastanza nella formazione e sempre più persone pensano che la parità salariale non sia rispettata nella propria azienda.
Questo contenuto è stato pubblicato al
3 minuti
tvsvizzera.it/fra con Keystone-ATS
Cala la paura di perdere l’impiego, aumenta lo stress sul posto di lavoro. È quanto indica il “Barometro delle condizioni di lavoro 2023” presentato giovedì da Travail.Suisse e dall’Università di Scienze Applicate di Berna. Molti ritengono inoltre che i datori di lavoro non investano abbastanza nella formazione e sempre più dipendenti pensano che la parità salariale non sia rispettata nella propria azienda.
Secondo il Barometro, attualmente più di 820’000 persone stanno pensando di cambiare impiego a causa dell’eccessivo stress e del carico sul posto di lavoro. Nel 2022 erano decisamente meno: 650’000. (In Svizzera le persone occupate sono circa 5,3 milioni) Inoltre, più di un lavoratore e una lavoratrice su tre dichiara di essere spesso o molto spesso troppo esausto per occuparsi dei propri affari personali o familiari nel tempo libero. Un dato già di per sé molto alto che continua ad aumentare negli anni.
C’è però anche una buona notizia: il basso tasso di disoccupazione e la marcata carenza di manodopera qualificata contribuiscono ad alzare il livello di sicurezza del posto di lavoro. Più della metà delle persone intervistate non teme per il proprio impiego, con un aumento di oltre 10 punti percentuali rispetto al 2019. Inoltre, giudicano molto buone le possibilità di trovare un nuovo lavoro.
Travail.Suisse ritiene che, nonostante la carenza di lavoratori qualificati, le aziende non investano abbastanza nella formazione professionale iniziale e continua. In particolare, i datori di lavoro tendono a non investire sulla formazione continua delle persone poco qualificate e di quelle che lavorano a tempo parziale.
La “farsa” della legge sull’uguaglianza
L’indagine annuale rivela anche che una percentuale crescente di dipendenti ritiene che la parità salariale non sia rispettata nella propria azienda. Due terzi dichiarano di non essere a conoscenza dei risultati delle analisi salariali che i datori di lavoro con più di 100 dipendenti dovevano effettuare e comunicare al personale entro lo scorso 30 giugno nell’ambito della revisione della legge sulla parità.
Il sondaggio rappresentativo viene condotto ogni anno dal 2015 tra 1500 persone di età compresa tra i 16 e i 64 anni, di cui 1400 in Svizzera tedesca e francese e 100 in Ticino.
Anche Brienz potrebbe scomparire sotto una grande frana
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il villaggio di Brienz nei Grigioni passa nuovamente alla fase rossa: l'accesso al paese è da ora vietato. Stando ai geologi, una grossa frana rischia di cadere nelle prossime settimane.
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'ambasciata elvetica in Iran è stata chiusa: la situazione non consentiva di garantire la sicurezza dello staff e dei locali.
La Confederazione investe sulla Ginevra internazionale
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il Consiglio federale ha stanziato 269 milioni di franchi per rafforzare la Ginevra internazionale, rispondendo alla concorrenza internazionale sempre "più agguerrita".
Sessant’anni di abusi all’abbazia di Saint-Maurice in Vallese
Questo contenuto è stato pubblicato al
Per decenni, nell'abbazia di Saint-Maurice, in Vallese, si sono verificati casi di abusi sessuali sotto varie forme. Solo sotto la pressione dei media e dell'opinione pubblica la direzione ha preso coscienza dei propri doveri.
Gli abitanti di Davos vogliono rimpossessarsi della loro cittadina
Questo contenuto è stato pubblicato al
Un'iniziativa popolare chiede che "chi ristruttura edifici esistenti con più appartamenti riservi almeno la metà della superficie abitabile alle case primarie".
I consumatori svizzeri non boicottano i prodotti “made in USA”
Questo contenuto è stato pubblicato al
Smettere di comprare prodotti americani per segnalare la propria opposizione alle politiche del presidente Donald Trump? Così volevano fare gli svizzeri, ma la realtà appare diversa.
I tempi lunghi per lo smantellamento di una centrale nucleare
Questo contenuto è stato pubblicato al
Lo smantellamento della centrale nucleare di Mühleberg nel Canton Berna è a metà dell'opera. Tutto procede secondo i piani: sono già state rimosse 6'700 delle complessive 13'000 tonnellate di materiale.
La Svizzera ha restituito all’Italia beni culturali di diverse epoche
Questo contenuto è stato pubblicato al
A Berna, la direttrice dell'Ufficio federale della cultura Carine Bachmann ha consegnato all'ambasciatore italiano in Svizzera Gian Lorenzo Cornado dei beni culturali della vicina penisola.
Niki de Saint Phalle e Jean Tinguely in mostra al Grand Palais di Parigi
Questo contenuto è stato pubblicato al
Si apre venerdì al Grand Palais di Parigi una retrospettiva consacrata all'universo di Niki de Saint Phalle e del suo compagno, lo scultore svizzero Jean Tinguely.
Aumento dei salari medio del 2,5% nei rami convenzionati nel 2023
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nei settori in cui è in vigore un contratto collettivo di lavoro, nel 2023 le buste paga sono cresciute mediamente del 2,5%.
“Meno flessibilità sul lavoro porterebbe a meno stress”
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il 40% dei lavoratori e delle lavoratrici in Svizzera si sente esausto. I sindacati chiedono misure legislative per combattere il fenomeno.
La paura di perdere il posto di lavoro diminuisce in Svizzera, ma non lo stress
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nella Confederazione solo una persona su dieci è preoccupata per il proprio posto di lavoro. Per contro, lo stress rimane un problema.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Travail.Suisse vuole sostenere maggiormente i lavoratori e i pensionati con bassi redditi, fortemente toccati dall'inflazione.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Mentre gli uomini hanno già ricevuto la loro paga il primo gennaio, le donne in Svizzera hanno lavorato gratis fino a oggi.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.