La settimana in Svizzera
La pandemia si è riflettuta sulla cronaca settimanale in ambito economico (dati in calo del Pil) e politico (decisioni del governo sulle riaperture). Da segnalare anche l'ultimo sondaggio SSR sul voto del 7 marzo che indica un assottigliamento dello scarto tra favorevoli e contrari al divieto di burqa promosso dal Gruppo di Egerkingen.
Il viaggio nel 2015 ad Abu Dhabi offerto dal principe ereditario Bin Zayed Al Nahyan è costato una condanna pecuniaria (sospesa) di 50'000 franchi al discusso consigliere di Stato ginevrino Pierre Maudet.
Il governo federale resiste a pressioni di economia e cantoni: il primo marzo riapriranno tutti i negozi e i musei ma per bar e ristoranti bisognerà attendere almeno fino al 22 marzo.
Fumata nera per la nomina del nuovo capo della Procura federale, in sostituzione di Michael Lauber, dimessosi in seguito al caso Fifa. I tre candidati in lizza non hanno convinto la Commissione giudiziaria dell'Assemblea federale.
Lo scarto tra favorevoli e oppositori all'iniziativa che intende vietare il velo integrale nei luoghi pubblici si è ridotto a due punti, secondo l'ultimo sondaggio pubblicato dalla SSR e l'esito della votazione popolare del 7 marzo torna in bilico.
Si aggira attorno ai tre punti il calo dell'economia elvetica nel 2020, il peggiore risultato dal 1975, in seguito alla crisi petrolifera. Ma secondo gli analisti i fondamentali del sistema elvetico restano solidi.
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