Pierre Maudet condannato per accettazione di vantaggi
Il consigliere di Stato del cantone Ginevra Pierre Maudet è stato condannato lunedì dal Tribunale di polizia a una pena pecuniaria sospesa con la condizionale e a pagare allo Stato 50'000 franchi.
Acconsentendo a partecipare a un lussuoso soggiorno con la famiglia ad Abu Dhabi nel 2015 – soggiorno finanziato dal principe ereditario Bin Zayed Al Nahyan – il magistrato ginevrino si è assunto il rischio che questo viaggio gli fosse stato offerto con l’obiettivo di influenzarlo e per questo si è reso colpevole del delitto di accettazione di vantaggi.
È la conclusione a cui è giunta la giudice unica Sabine Mascotto, che ha condannato Maudet a una pena di 300 aliquote giornaliere (120’000 franchi) e a pagare allo Stato una compensazione di 50’000 franchi, ovvero il prezzo stimato del viaggio.
Scarsa collaborazione
Il consigliere di Stato è per contro stato assolto dall’accusa di accettazione di vantaggi in relazione a un sondaggio elettorale nel 2017 finanziato da amici e uomini d’affari a lui vicini.
Il tribunale ha sottolineato che Pierre Maudet ha dato prova di scarsa collaborazione durante la procedura, cercando anche di dissimulare prove e ha mentito. La giudice ha sottolineato che il ministro si è reso conto del problema che poteva suscitare questo viaggio nel Golfo Persico.
L’accusa aveva chiesto una condanna a 14 mesi di detenzione sospesi, non riconoscendo nessuna circostanza attenuante per il consigliere di Stato. Il soggiorno in un albergo di lusso è stato organizzato da due uomini d’affari amici del consigliere di Stato. Per un funzionario pubblico, ottenere regali per compiere il proprio lavoro è un reato penale, ha sostenuto il procuratore durante l’arringa.
La difesa chiedeva invece l’assoluzione. Per gli avvocati del consigliere di Stato, Maudet era stato invitato al Gran Premio di Formula 1, un’importante vetrina per gli Emirati, come centinaia di altri vip e in ragione del suo status. Non vi è stato inoltre alcun legame tra il viaggio e una presunta cooperazione a livello di polizia. In sostanza, Maudet ha sempre e solo cercato di difendere la sua città e il suo cantone, per la difesa.
Maudet farà ricorso
Assieme a Maudet comparivano anche il suo ex capo di gabinetto, che è pure stato riconosciuto colpevole di accettazione di vantaggi e condannato a una pena di 360 aliquote giornaliere sospese.
Condannati anche Magid Khoury e Antoine Daher, i due imprenditori che hanno organizzato il viaggio.
Poco dopo la lettura del verdetto, Pierre Maudet ha rilasciato una breve dichiarazione, sottolineando che la sentenza lo ha assolto su due punti. Il consigliere di Stato ha già annunciato di voler presentare ricorso.
Carriera al capolinea?
Il verdetto rischia di dare un colpo fatale alla carriera di questa personalità di spicco della politica cantonale e federale, che nel 2017 si era candidata per la successione di Didier Burkhalter nel Governo federale.
Maudet, 42 anni, si è dimesso dalla carica di ministro cantonale nell’ottobre dello scorso anno, candidandosi però per la sua stessa successione nell’elezione in programma il prossimo 7 marzo. Un’elezione che però sembra ormai compromessa.
tvsvizzera.it/mar/ats con RSI (TG del 22.2.2021)
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