La televisione svizzera per l’Italia

Il consigliere federale Alain Berset nuovamente nella bufera

Non c'è pace per il presidente della Confederazione Alain Berset. Dopo la bufera sulle indiscrezioni uscite dal suo Dipartimento durante il Covid, ora a tenere banco è polemica tra il consigliere federale, contrario alla riesportazione di armi verso l’Ucraina, e i vertici del suo partito, il PS. 

Contenuto esterno

Fanno ancora discutere le dichiarazioni di Alain Berset sul domenicale NZZ am Sonntag. Il presidente della Confederazione ha difeso con forza la posizione del Governo, contrario alla riesportazione verso l’Ucraina di armi e munizioni di produzione elvetica. Per Berset la Svizzera deve mantenere il nocciolo duro della sua neutralità: “Le armi svizzere non devono essere usate in una guerra”, aveva asserito il consigliere federale, mettendo in guardia da un’atmosfera simile a quella che regnava prima della Prima Guerra Mondiale. “Anche oggi sento questa frenesia bellicosa in certi ambienti. E sono molto preoccupato”, aveva spiegato.

Critiche a questa posizione sono arrivate da più parti e anche dai vertici del Partito socialista. Il copresidente del PS Cédric Wermuth in un’intervista alla NZZ ha parlato di mancanza di coerenza e di un Consiglio federale che si nasconde dietro la neutralità. “Condivido con Berset il desiderio di porre fine allo spargimento di sangue in Ucraina – ha detto Wermuth – ma non la sua analisi della situazione e nemmeno le sue conclusioni”.

Una scelta di parole sbagliata

In seguito a queste critiche, il diretto interessato ha ammesso, in un’intervista al portale online del quotidiano Tages Anzeiger, che la sua “non è stata la scelta giusta delle parole”. “Per essere assolutamente chiaro”, ha detto, “sto parlando di un clima di pura logica bellica, che mi preoccupa. La mia intenzione non è mai stata quella di criticare individui o Stati specifici, ma di dimostrare che ci sono altri modi per sostenere l’Ucraina”. Ha però ribadito che, allo stesso tempo, la risposta all’aggressione russa non può essere il solo riarmo dell’Ucraina. La Svizzera deve pensare in termini di pace e diplomazia, che sono la sua forza.

Contenuto esterno

Problemi tra Berset e il suo partito?

“Il minimo che possiamo dire è che le affermazioni di Alain Berset non sono passate inosservate”, commenta Nicola Zala, corrispondente RSI a Berna, “quel suo accusare ‘alcune cerchie’, senza specificare quali, ‘di trovarsi in un’euforia bellica’ sta suscitando polemiche. Non solo da parte di chi, come il PLR e il Centro, vorrebbe aiutare l’Ucraina anche permettendo la riesportazione di armi svizzere da parte di Stati terzi, ma pure all’interno del PS. Vedere i copresidenti del partito Mattea Meyer e Cédric Wermuth prendere ufficialmente le distanze dal proprio ministro, soprattutto quando parla della necessità di trattare quanto prima con Mosca fa una certa impressione…

Che i temi della neutralità e della riesportazione di armi a favore di Kiev dividano il PS era risaputo, ma sorprende che i vertici e diversi parlamentari del PS critichino pubblicamente e sulla stampa il proprio consigliere federale. Il 22 febbraio scorso, anche Ignazio Cassis difendendo a spada tratta la posizione del Governo di non permettere la riesportazione di armi non aveva certo fatto un favore al presidente del PLR Thierry Burkart, fra i più attivi in Parlamento per ottenere un allentamento delle regole di riesportazione, ma mai, o almeno non pubblicamente, si era arrivati a un botta e risposta o addirittura a uno scontro tra un consigliere federale e il proprio partito”.

“Dire che i socialisti abbiano un problema con Berset”, conclude il corrispondente RSI, “credo sia esagerato: non si possono però negare frizioni che potrebbero richiedere in casa PS un incontro chiarificatore”.

Attualità

operaio di spalle in cantiere

Altri sviluppi

Il Governo adotta i provvedimenti per la protezione salariale

Questo contenuto è stato pubblicato al Formalmente approvate, aggiungendone una quattordicesima, le 13 misure annunciate un mese fa per lottare contro il dumping sociale e salariale, timore diffuso in relazione ai rapporti con l'Unione europea.

Di più Il Governo adotta i provvedimenti per la protezione salariale
facciata edificio bns

Altri sviluppi

Analisti: “La BNS potrebbe aver terminato il ciclo di ribassi dei tassi”

Questo contenuto è stato pubblicato al Con la sua decisione annunciata giovedì di tagliare il tasso guida dallo 0,50% allo 0,25% la Banca nazionale svizzera (BNS) potrebbe essere il primo, fra i grandi istituti centrali, ad aver terminato il ciclo di ribassi del costo del denaro.

Di più Analisti: “La BNS potrebbe aver terminato il ciclo di ribassi dei tassi”
migranti su un barcone in mare

Altri sviluppi

Il 2024 è stato l’anno più letale per i e le migranti

Questo contenuto è stato pubblicato al Il 2024 è stato l'anno più letale mai registrato per i migranti, stando agli ultimi dati resi noti venerdì dall'Organizzazione internazionale per le migrazioni (OIM): lo scorso anno almeno 8'938 persone sono morte sulle rotte migratorie in tutto il mondo.

Di più Il 2024 è stato l’anno più letale per i e le migranti
fan di taylor swift

Altri sviluppi

Una serie sugli “Swifties” vince nella categoria “Attualità” degli Swiss Press Photo

Questo contenuto è stato pubblicato al I vincitori degli "Swiss Press Photo" 2025 sono stati svelati oggi. Nella categoria "attualità" si è imposta Anne Morgenstern grazie alle sue foto dei fan della pop star Taylor Swift, i cosiddetti "Swifties", pubblicate sulla "Neue Zürcher Zeitung" (NZZ).

Di più Una serie sugli “Swifties” vince nella categoria “Attualità” degli Swiss Press Photo
insegna di Beyondgravity

Altri sviluppi

Ruag International scivola nelle cifre rosse nel 2024

Questo contenuto è stato pubblicato al Ruag International, società nelle mani della Confederazione, ha visto le vendite crollare l'anno scorso. Investimenti nella produzione e nella trasformazione digitale hanno avuto il loro peso secondo l'azienda, che registra una perdita.

Di più Ruag International scivola nelle cifre rosse nel 2024
insegna ubs

Altri sviluppi

Bloomberg: “UBS sta valutando la possibilità di trasferirsi all’estero”

Questo contenuto è stato pubblicato al UBS sta valutando la possibilità di trasferire la propria sede centrale dalla Svizzera all'estero, indica l'agenzia di stampa economico finanziaria statunitense Bloomberg, che cita persone che hanno familiarità con la questione.

Di più Bloomberg: “UBS sta valutando la possibilità di trasferirsi all’estero”
conferenza stampa plr

Altri sviluppi

I liberali radicali lanciano una campagna contro l’Iniziativa per la sostenibilità dell’UDC

Questo contenuto è stato pubblicato al Il Partito liberale radicale svizzero (PLR, destra) non è disposto a rischiare di annullare l'Accordo sulla libera circolazione delle persone con l'UE per moderare l'immigrazione, come previsto dalla iniziativa dell'UDC "No a una Svizzera da 10 milioni! (Iniziativa per la sostenibilità)".

Di più I liberali radicali lanciano una campagna contro l’Iniziativa per la sostenibilità dell’UDC

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR