Dalla Svizzera aiuti al Medio Oriente con il contagocce
La Confederazione avanza con i piedi di piombo con gli aiuti in Medio Oriente. Il Consiglio federale ha deciso che il versamento di 56,2 milioni di franchi di contributi a scopo umanitario avverrà in modo scaglionato e solo dopo la consultazione delle Commissioni della politica estera. Il sostegno annuale all'Agenzia delle Nazioni Unite per i profughi palestinesi (UNRWA) resta per contro sospeso.
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tvsvizzera.it/fra con Keystone-ATS
Il Consiglio federale ha incaricato mercoledì il Dipartimento degli affari esteri (DFAE) di procedere in tal senso. I fondi sono destinati a organizzazioni svizzere (come la Croce Rossa Svizzera, la fondazione Terre des hommes e Caritas), al Comitato internazionale della Croce Rossa, ad agenzie delle Nazioni Unite così come a organizzazioni non governative internazionali e, in parte, locali (Danish Refugee Council, Handicap International, Save the Children).
Per quanto riguarda i 20 milioni di franchi di sostegno finanziario annuale all’UNRWA – sospeso in seguito alle accuse di coinvolgimento di dodici dipendenti nel massacro avvenuto in Israele il 7 ottobre – il Governo si limita a dire che ha preso atto della pubblicazione, il 22 aprile, del rapporto sulla revisione esterna dell’Agenzia condotto sotto la guida dall’ex ministra degli esteri francese Catherine Colonna e lo esaminerà in modo dettagliato. Deciderà in seguito sulla base di una valutazione complessiva.
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Critiche da sinistra per la sospensione degli aiuti all’UNRWA
La decisione del Consiglio federale di rinviare una decisione sul sostegno all’agenzia dell’ONU per i rifugiati palestinesi viene criticata da Socialisti (PS) e Verdi. A loro avviso, gli aiuti per Gaza vanno sbloccati al più presto tenuto conto della catastrofica situazione sul posto.
Secondo il PS, la situazione a Gaza è catastrofica. Data la terribile situazione aspettare non è un’opzione, stando a un comunicato del partito. Il “senatore” socialista Carlo Sommaruga afferma che “la Svizzera deve fare tutto il possibile per salvare vite umane” e che il ritiro dei fondi “è vergognoso ed equivale ad abbandonare le persone sul posto”.
Per i Verdi, la decisione dell’esecutivo è “scandalosa”. “La popolazione rischia la vita e deve fare i conti con la mancanza di cibo, acqua e accesso alle cure mediche. La guerra ha già causato la morte di oltre 30’000 persone, senza contare quelle ferite o costrette a fuggire”, si legge nella nota.
Petizione a favore dell’UNRWA
Nel frattempo, Amnesty International fa sapere che lunedì prossimo, 29 aprile, consegnerà due petizioni con 45’000 firme in cui si chiede al Consiglio federale e al Parlamento di garantire il finanziamento dell’UNRWA e di impegnarsi per un cessate il fuoco immediato a Gaza.
Le petizioni chiedono alla Svizzera di non dimenticare la sua tradizione umanitaria e di schierarsi chiaramente dalla parte del diritto internazionale umanitario.
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