Lo svizzero Philippe Lazzarini respinge le richieste di dimissioni dall’UNRWA
Phillippe Lazzarini è alla testa dell'UNRWA dal marzo 2020.
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tvsvizzera.it/mar/Keystone-ATS
Dopo le gravi accuse lanciate da Israele, il responsabile dell’agenzia dell’ONU per i profughi palestinesi ha dichiarato lunedì di non avere “intenzioni di dimettersi”.
Il Governo israeliano ha in sostanza accusato l’UNRWA di essere in collusione con Hamas, dopo la scoperta di una galleria sotto la sede centrale dell’organizzazione delle Nazioni Unite nella città di Gaza. Galleria che il movimento islamista avrebbe utilizzato come centro dati per il servizio di intelligence militare. Già dopo il massacro compiuto il 7 ottobre, Gerusalemme aveva indicato che alcuni dipendenti dell’UNRWA sarebbero stati coinvolti nell’attacco a fianco di Hamas.
Domenica il ministro degli esteri israeliano Israel Katz ha chiesto la sostituzione del capo dell’UNRWA. “Non ho intenzione di dimettermi”, ha risposto lunedì lo svizzero Philippe Lazzarini, intervenendo in una conferenza stampa congiunta a Bruxelles insieme al responsabile della diplomazia europea Josep Borrel.
Nel servizio del TG, la notizia e le reazioni da Berna:
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“Le indagini sono state già lanciate e stiamo parlando delle azioni di 13 dipendenti su 30’000: l’UNRWA assicurerà la presa di responsabilità individuale, non la punizione collettiva – ha sottolineato Lazzarini. Fermare i lavori dell’UNRWA significa una catastrofe umanitaria a Gaza e nei Paesi del Medio Oriente e questo avrebbe un impatto sulla sicurezza europea: 5,6 milioni di persone dipendono dall’agenzia”.
“Quelle all’Unrwa sono accuse, e ripeto accuse, e vanno provate”, ha dal canto suo affermato Borrel.
Problemi finanziari
L’organizzazione umanitaria dell’ONU è confrontata con seri problemi finanziari, dopo che diversi Paesi occidentali, tra cui in particolare Stati Uniti e Germania, hanno temporaneamente sospeso i pagamenti in seguito alle accuse rivolte da Israele. Complessivamente sono attualmente bloccati 450 milioni di dollari. “Siamo in trattativa con diversi Paesi per capire quali condizioni devono essere soddisfatte affinché questi fondi siano sbloccati”, ha indicato Lazzarini.
La Svizzera ha temporaneamente sospeso il versamento di 20 milioni di franchi a favore dell’UNRWA, in attesa dei risultati dell’indagine circa l’eventuale coinvolgimento di dipendenti dell’agenzia nell’attacco perpetrato da Hamas il 7 ottobre scorso.
Solo per pagare i suoi 30’000 dipendenti, l’UNRWA ha bisogno di 60 milioni di dollari al mese. Si prevede che a partire da marzo le spese supereranno le entrate.
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